Anche Mattarella alla fine blocca Renzi

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Anche Mattarella mette uno stop pesante a Renzi e non è certo cosa da poco, tenuto conto delle difficoltà incombenti  che sta incontrando dentro e fuori dal suo partito. I cattodem sono allo scontro frontale sulle “unioni civili”, Alfano che, pur non mollando la poltrona, sullo stesso argomento non ci sta, quei dem che, su sua indicazione, avevano definito “una bufala” la svendita o regalo di acque territoriali alla Francia e che alla fine hanno dovuto ammettere che, in fondo, tanto “bufala” non è perchè il trattato con la Francia esiste,poi, anche Mattarella mette uno stop a Renzi e non cosa di poco, tenuto conto degli ostacoli che sta incontrando, e, chi più ne ha più ne metta. Ecco perchéva sempre peggio per il segretario-premier. Il Presidente Mattarella, da Houston dove era in visita alla Nasa, dice di no ad eventuali elezioni politiche anticipate perseguite da Renzi:”il governo ha davanti una prospettiva di legislatura “ .  I dati economici smentiscono, inoltre, l’euforia renziana e tagliano di brutto le previsioni del nostro governo per il 2016, mentre per l’anno scorso, quando,cioè, tutto congiurava a favore, cambio del dollaro,interventi della Bce , calo del prezzo del petrolio, la nostra è stata proprio una “ripresina “, ossia debolissima ed inferiore al previsto , appena lo 0.7% di aumento del Pil , fanalino di coda tra i grandi Paesi dell’Ue.

Come se non bastasse Papa Francesco, a conclusione dello storico incontro con il capo della Chiesa ortodossa Russa, Kirill, nell’aeroporto dell’Avana, firma una dichiarazione congiunta  che è una chiara, anche se indiretta, condanna per il ddl Cirinnà relativo alle Unioni Civili. , sul quale, oggi riprendono le votazioni. Leggete queste significative frasi  a commento del “secolarismo aggressivo” che minaccia e mette in crisi “la famiglia fatta da uomo e donna”: “Ci rammarichiamo che altre forme di convivenza si siano ormai poste allo stesso livello di questa norma , mentre il concetto di paternità e maternità come vocazione particolare dell’uomo e della donna nel matrimonio, santificato dalla tradizione biblica, viene  estromesso dalla coscienza pubblica.”

Dinnanzi a questo pronunciamento cosa ha fatto Matteo Renzi ? Come presidente del Consiglio, vista l’opposizione dei due alleati Ncd e Scelta Civica,  si rimette al Parlamento, come segretario del Pd  conferma in toto la “Cirinnà”, ossia dice no a Papa Francesco ed al Patriarca Kirill  e lascia uno spiraglio per  la libertà di coscienza sulle adozioni  per contentare i cattolici dem, ma con la spada di Damocle dell’emendamento canguro , presentato da un renziano doc, che   cancellerebbe tutti gli altri, rendendo impossibile qualsiasi cambiamento alla legge.

Sono in molti a chiedersi : perché non accettare lo stralcio della   Staepchild  adoption   chiesta anche da una parte di dem e rinviare il tema adozioni ad una legge che le riformi e le renda più facili come attendono almeno un milione e 300 mila famiglie  ? Mistero.  Forse è quel delirio di onnipotenza che sta portando il premier  all’autodistruzione; forse la volontà di fare una cosa di sinistra che gli faccia recuperare posizioni all’interno dei socialisti europei, i cui big non sopportano gli attacchi a tutto campo nei confronti dei vertici Ue .

Consiglierei a Matteo Renzi  di ricordarsi com è finito il sindaco di Roma Marino quando è entrato in rotta di collisione con Papa Francesco.  Che, come sostiene “Repubblica, avrà anche  firmato la famosa dichiarazione di Cuba  non condividendone  pienamente la durezza e che ha precisato non aver un valore politico, ma pastorale. Tuttavia quei concetti erano stati espressi in Italia dal Pontefice  in concomitanza del “Family Day”, i cui organizzatori  continuano a dire ai fautori della “Cirinnà” : “ci ricorderemo di voi nel voto.” Né il segretario-premier ha compreso che per contentare 11 mila coppie gay   con l’adozione rischia di perdere voti non solo moderati visto che la maggioranza degli italiani non vuole la stepchild e che un bel gruppetto di ex-comunisti minaccia di non votare le Unioni Civili, persino l’ex-capo dello Stato Napolitano sta cercando di mediare.

Il fatto è che rimanendo la legge un simil matrimonio, adozioni comprese, rischia di essere anti-costituzionale. Negli Usa hanno chiesto al Presidente Mattarella cosa penasse della questione. Ovviamente ha risposto che lui è un  “arbitro imparziale”  e solo  dopo l’approvazione della legge  valuterà “ se rispetta il dettato costituzionale”.  E voci e sussurri che vengono dal Quirinale fanno intendere che il Capo dello Stato non sia affatto convinto che così com è la “Cirinnà” lo rispetti.

Comunque sia, domani inizia la vera partita  e il presidente del Senato , già nell’occhio del ciclone per non aver concesso un voto segreto, chiesto anche dal presidente dei Vescovi italiani trattandosi di un “caso di coscienza”. Avrà il suo bel daffare  .Anche perché sullo sfondo c’è ancora l’emendamento canguro renziano, un modo per spazzar via  qualsiasi proposta di modifica., ma anche quello, probabilmente,  di far bocciare la legge nel suo complesso.