CHI SONO I POTENTI DEL MONDO? I LEADERS DEL G10 O I “SIGNORI DEL WEB ?

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Alcune sere fa, su La 7, la trasmissione di Rampini e Freccero, “In Onda”, alla quale hanno partecipato sociologi, filosofi economisti, per affrontare il tema del riconoscimento di chi sono i veri “potenti”  del mondo.

L’analisi che ho ascoltato in televisione è raccapricciante. Sì, perché tutto il potere sarebbe nelle mani di padroni del web che ci avrebbero trasformati quasi in robot al loro servizio. Sarebbero loro, i capi di Apple, Google, Facebook, Amazon, forse anche di Twitter a manipolarci. Sanno tutto di noi, delle nostre angosce, delle nostre gioie, delle nostre speranze, aspirazioni, passioni. E ci indurrebbero a fare quel che vogliono con l’aiuto dei loro algoritmi.

E’ la repubblica dei social network, del web che comanda ed ha cambiato il nostro modo di vivere, persino di pensare e, quindi, di agire? Ecco il “grande vecchio” molto spesso evocato, ecco l’ideologia della globalizzazione che trionfa e ci domina, riducendoci a vassalli, rendendo superati gli Stati nazionali, la politica, inutili anche le istituzioni internazionali perché il vero potere è, ormai, in altre mani. Putin, Trump, Xi Jianping , la Merkel ed i loro colleghi del G7 o G20 credono di avere in mano le leve del modo; ma così non è. A comandare sono i pochi “grandi fratelli “ del web.

Questa l’analisi fuori dal coro. Forse è fondata, forse esagera il potere di pochi tecnologi supermiliardari. Di certo, è estremamente preoccupante perché l’ideologia del globalismo esiste e si crede inarrestabile grazie ai progressi della scienza E della tecnologia. Perchè i robot sono già tutt’intono a noi, li abbiamo persino nei nuovi tipi di orologi o nella nostra cucina e, spesso, non ce ne rendiamo conto. Perché, inoltre, siamo videoregistrati dal basso e dall’alto, sanno tutto di noi, dei nostri conti correnti, di cosa facciamo .

Non c’è, dunque, salvezza da questo destino di sudditi addirittura “condizionati”? Spero e, soprattutto, credo di sì. Innanzitutto, i “signori del web” sono anche in guerra tra loro per l’egemonia e le guerre determinano sempre distruzioni oltre al fatto che in questo caso difficilmente ci sarebbe un vincitore. Inoltre, un Putin, un Trump, un Xi Jianping, penso, non se ne staranno, certamente, con le mani in mano ad assistere alla loro disfatta. I Componenti il dibattito, sostenevano che, secondo notizie riservate in loro possesso, avrebbero già trovato il modo di influire sulle menti umane e addirittura trasmettere comandi mentali a distanza. E pare che sia stato messo a punto anche un nuovo sistema per sostituire internet e rivoluzionare, così, il web e, nel contempo, avere gli strumenti per colpire i patrimoni dei big dei social network prima che essi possano imporre la moneta elettronica.

In questo quadro, che offre qualche concreta speranza, c’è un grande assente : l’Unione Europea. Anche l’asse Merkel-Macron appare fuori dalla nuova geopolitica del mondo che stanno disegnando Usa-Russia-Cina e che può contrastare i disegni dei “grandi fratelli” del web.

La domanda che mi sono posto al termine della trasmissione è: sapranno gli europei ritrovare la strada di una vera unità per inserirsi autorevolmente nei nuovi scenari globali? Mi pare, purtroppo, difficile, ma è necessario tentare. E l’Italia può giocare un ruolo estremamente positivo anche per la sua posizione strategica di “portaerei” su un Mediterraneo che interessa molto russi ed americani.