DEL DOMAN NON V’E’ CERTEZZA

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Lorenzo il Magnifico, in occasione di un carnevale, componeva una memorabile quartina della quale mi piace prendere l’ultima rima: “del doman non v’è certezza”. Nell’antivigilia dell’inizio del nuovo anno, a pochi giorni dalla elezione del nuovo Capo dello Stato, la rima del Magnifico non poteva essere più appropriata. Nel nostro parterre politico ormai sta succedendo tutto e il contrario di tutto. La pandemia sembra essere un diversivo, un paravento dove dietro succedono le cose più incredibili.

Andiamo con ordine: coloro che erano alleati non si capisce se lo siano ancora, almeno per quanto riguarda il nuovo inquilino del Quirinale. Ve lo immaginate Letta e Conte divisi sull’uomo e uniti dal terrore di Renzi. Qualche velinista solitamente ben informato sostiene che l’ex sindaco di Firenze abbia una trattativa avanzata co Salvinie DiMaio e persino con Berlusconi, anche se quest’ultimo che non si fida di nessuno, gioca su due tavoli: sostenere Draghi al Colle con l’accordo di un Presidente del Consiglio politico che dovrebbe portare a termine la legislatura con una nuova maggioranza dove la Lega andrebbe all’opposizione con una sguardo benevolo verso il governo in modo da recuperare un po di voti dalla Meloni.

Fantapolitica? Pe ora ci può pure stare anche se ormai i nodi stanno arrivando al pettine, l’unica speranza per il popolo italiano e che la sorpresa non sia tale da spaccare il Paese.

A tutti, Amici e Lettori i migliori auguri per un Anno 2022 portatore di cose belle.

BT