DOVE LO METTO IL NONNETTO?” IL SOLITO TOTI ( E NON SOLO LUI) LO VORREBBE IN GABBIA E ,QUINDI, DI FATTO AL CIMITERO. POI FA FINTA DI PENTIRSI.

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Mentre mi accingo a scrivere, mi viene da sorridere, questa volta il mio pezzo potrebbe rappresentare una specie “interesse privato in atti di ufficio”. Sicuro che nn sto commettendo alcun reato ma poiché il problema riguarda direttamente la mia persona…e una decina di milioni circa di anime che si trovano nella stessa condizione, ben capirete voi come la cosa possa creare imbarazzo.
Poi, la cosa che mi disturba e che quanto andrò a scrivere non collima con le espressioni –mi si perdoni il conflitto di parole- con quanto espresso da quel bravo giornalista che leggevo volentieri, prestato alla politica, il Toti, Governatore della Liguria a tempo pieno lui che nasce viareggino, catapultato dal giornale che dirigeva con successo a quella regione che a parte i confini, nulla ha a che spartire con i suoi natali.
Detto l’antefatto, andiamo al fatto vero e proprio: noi anziani super settantenni “per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del paese”. Quando poi gli è stato fatto notare lo sfondone per arrangiare le cose, sempre dichiarazioni riportate dal Corriere della Sera, ha aggiunto. “E’ un passaggio scritto in modo maldestro e mi dispiace se ha ferito qualcuno. Ma la sostanza è chiarissima (secondo lui, per tutelarci dal Covid19)”.
Peccato che il chiarimento suona peggio dell’antefatto, in effetti ad essere feriti dalle parole di Toti siano, appunto, una decina di milioni di persone, pazienza se si tratta di una generazione che ancora può ricordare una pandemia ben diversa, forse anche più grave, la fame, si, quella procurata da una guerra da loro, quella generazione, non certo voluta, quella stessa che poi è stata la generazione portante della ricostruzione di questo Paese, accompagnata dalla generazione successiva, quelle oggi il sig. Toti dice di essere improduttive, il che sarebbe tutto da dimostrare, quelle che in Italia o all’estero hanno dato tutto quel che avevano sul lavoro, sulla creatività , sui sacrifici, qualche volta con la vita (vedi Marcinelle).
Allora come la vogliamo mettere? Il sig. Toti ha trovato tutto pronto, assistenza sanitaria, scuola, lavoro, ed ora, per proteggerci vorrebbe limitarci la libertà, magari evitando pure di curarci da questa calamità. Ora cerca giustificazioni, non ha capito le sue parole, ma lei giornalista e pure bravo, torni alla sua professione e si spieghi meglio anziché fare gaffe e poi ricorrere a tutti gli stratagemmi per giustificare un suo pensiero piuttosto contorto.
Mi scusi il signor Toti, sentivo il dovere di farlo e, per quel che vale, l’ho fatto.