IL MISTERO DEL PIANO SEGRETO DEL MINISTERO DELLA SALUTE NON DIVULGATO PERCHE’ AVREBBE SEMINATO IL PANICO TRA GLI ITALIANI! IL PREMIER CONTE CHE HA DA DIRE ?

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Negli interventi del Premier Conte,prima al Senato, poi alla Camera ho avuto l’impressione che fosse un tantino spento, questo benché volesse darsi un contegno di tranquillità. Che sia stanco non v’è alcun dubbio e, ne ha ben donde: un governo pasticciato, le fazioni in casa 5stelle, una maggioranza che si regge in piedi per caso con quelli che appoggiavano il governo per paura di nuove elezioni, ora ovviamente più tranquilli sotto quell’aspetto, un’opposizione in gran parte rigida. Quindi, siccome a tutto c’è un limite, come può stare un premier che gli arrivano sberle da tutte le parti? Ora salta fuori quanto già molti sono stati gli spifferi che lo avevano annunciato, lo scandalo del “lui non poteva non saperlo” e si è sprecato tempo ad intervenire per organizzarsi meglio e salvare qualche vita umana in più.
C’è voluto il direttore generale alla programmazione sanitaria del Ministero della Salute Urbani ha rivelare al “Corriere della Sera”, che in una inchiesta aveva criticato il Ministero per i ritardi nell’affrontare il Covid-19, dell’esistenza di un “piano segreto” che non era stato divulgato perché tra le tre ipotesi indicate ve n’era una da tragedia greca: 600-700 mila morti – tale, cioè da provocare panico tra gli italiani. Per questo il ministro della Salute ed il Comitato tecnico scientifico ritennero fosse opportuno di secretarlo, decisione che, credo, non potessero prendere senza l’ok del premier Conte.
Nessun ritardo, quindi, secondo Urbani perché dal 20 gennaio quel piano “abbiamo seguito” e il 5 dicembre erano stati allertati ospedali di una polmonite strana e pericolosa in Cina .
Vi risparmio i particolari dell’intervista di Urbani al “Corriere”, apparentemente per difendere il governo dall’accusa di essere intervenuto tardi, ma….: ecco questo ‘ma’ pone non pochi interrogativi. Il primo è: una decisione così grave anche sotto il profilo democratico poteva essere presa solo dal ministro della Salute con l’appoggio del Comitato-tecnico scientifico? Probabilmente no ed almeno il premier Conte dovrebbe essere stato informato ed aver dato l’ok alla segregazione. I capi-delegazione dei partiti di governo ne sapevano qualcosa? E Zingaretti, Crimi e Renzi erano stati informati visto che il Comitato Scientifico è composto da varie persone e, comunque, la decisione spetta alla politica , non a scienziati spesso divisi tra loro.
E ancora: in una democrazia parlamentare è possibile tenere all’oscuro Camera e Senato di un rischio così grave come la possibile morte di 600 mila o 700 mila cittadini, ossia una vera e propria strage? E chi aveva fatto una valutazione così catastrofica, del tutto lontana dalla realtà come persino l’ errata politica del premier inglese ha dimostrato? Non certo un funzionario del ministero e se l’indicazione fosse venuta da uno scienziato, mettiamo un virologo un errore così clamoroso comportava almeno l’allontanamento se avesse avuto un incarico pubblico.
Sin dall’annuncio cinese dell’epidemia, poi, trasformatasi in pandemia, un illustre scienziato, sempre ignorato dal governo e dal TG1 come il professor Giulio Tarro, collaboratore di Sabin nella costruzione del vaccino antipolio e suo successore a direttore del Centro Scientifico che quella scoperta fece, ha fin dall’inizio sostenuto che il coronavirus non è letale, come accertato dai ricercatori cinesi su un campione di 8o mila contagiati, e che i decessi nel 96% dei casi -come poi si è verificato- è dovuto a soggetti, per lo più anziani,con altre patologie. In sostanza si muore con il virus, non per il virus contro il quale il vaccino non serve , ma le terapie, come in altri casi, vincono il Covid-19, ad esempio utilizzando -diceva- il plasma dei guariti che hanno gli anticorpi necessari (oggi già una ventina di centri italiani stanno sperimentando le terapie ndr). Ora avendo, sin dall’inizio, altre indicazioni come si potevano prevedere, 600-700mila morti? Mistero, come direbbe una canzone di Ruggeri. E mistero sul fatto che un direttore generale Urbani abbia sentito la necessità di rivelare un segreto del genere che determinerà accese polemiche.
Ad essere maligni c’è da pensare ad un siluro contro l’attuale governo, in generale, e contro il premier Conte, in particolare. Perchè, comunque, “l’avvocato del popolo” non ne esce bene: se lo sapeva non ha informato almeno i capi delegazione ed i capi dei partiti che lo sostengono; se non era a conoscenza del “rapporto segreto” significa che non controlla nemmeno la situazione all’interno del governo e un ministro, insieme ad un gruppo di non politici, prende decisioni così importanti al posto suo:. E questo avviene, mentre Conte è in evidente difficoltà, i grillini, suoi primi sostenitori, sono spaccati, nel Pd l’insofferenza è sempre più evidente, non parliamo, poi, quella di Matteo Renzi, mentre l’ombra di Draghi incombe su di lui. Con che spirito andrà giovedì alla battaglia UE che oggi pomeriggio alla Camera ha definito molto difficile? “Io non mollo -ripete- ci ho messo la faccia, al mio governo non c’è alternativa:” Il problema,tuttavia, è che forse anche Zingaretti non la pensa più così.