LE STELLINE DI GIUSTUSBLOG – Elezioni amministrative Santa Teresa Gallura Lettera aperta alla Signora Nadia Matta capolista di Futuro Diverso

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Quando si dice che “il buon giorno si vede dal mattino” nel caso specifico, la presentazione o meglio la chiusura della campagna elettorale di Futuro Diverso, fatta dalla sua capolista ne è la migliore prova e inizio questo mio pezzo partendo da ciò che ha detto nella chiusura del suo intervento.
Mi si voglia perdonare se prima di entrare nell’argomento specifico mi permetto, di riportare una citazione:
“Nell’universale azione redentrice e rigeneratrice, a cui il mondo aspira, voi giornalisti avete un ruolo di grande responsabilità; per la natura della vostra missione; per il posto che occupate e per l’influsso che potete esercitare nella società.
Giustamente fieri dei diritti-doveri dell’informazione, voi siete vigili testimoni di tutto ciò che la vita offre nella varietà e molteplicità dei suoi risvolti.
(Giovanni Paolo II – 27 gennaio 1984 ai giornalisti udienza in Vaticano)
Codice Deontologico del giornalista
Art. 2 “. In forza dell’art. 21 della Costituzione, la professione giornalistica si svolge senza autorizzazioni o censure. In quanto condizione essenziale per l’esercizio del diritto-dovere di cronaca, la raccolta, la registrazione, la conservazione e la diffusione di notizie su eventi e vicende relativi a persone, organismi collettivi, istituzioni, costumi, ricerche scientifiche e movimenti di pensiero, attuate nell’ambito dell’attività giornalistica e per gli scopi propri di tale attività, si differenziano nettamente per la loro natura dalla memorizzazione e dal trattamento di dati personali ad opera di banche-dati o altri soggetti.”.
Testo Unico dei Doveri del Giornalista
“È diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d’informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede.”
Chiedo scusa alla signora Matta se mi sono permesso di tediarla con alcuni punti di riferimento alla professione del giornalista ed ai quali rare eccezioni derogano da questi punti fondamentali. Lei ha chiamato in causa la professione ed uno in particolare che , a suo dire avrebbe scritto stupidaggini, ovviamente non avendo fatto nomi, nessuno può dire a chi erano rivolte le sue accuse. Ho ricevuto una telefonata di un collega che riteneva fosse tutto rivolto a lui, ed io ho ribattuto, perché non a me? Signora Matta, perché non si riascolta con un attimo di mente sgombra da ripicche e apprensioni, suo intervento, spero non esprima il suo vero animo, perché, mi creda è talmente astioso tale da destare preoccupazione: si, preoccupazione che lei possa raggiungere la carica per la quale è candidata, mi creda in quelle condizioni non potrebbe mai fare il sindaco di un paese, allo stato delle cose, sarebbe quanto mai inadatta. Vede mi permetto di scriverlo da osservatore indipendente da ogni e qualsiasi condizionamento, con il cuore in mano, se così fosse veramente vedo nero per il paese che le sarebbe messo in mano. Mi perdoni, non è il giornalista che scrive, bensì il semplice elettore.
Lei ha iniziato il suo dire accusando il suo concorrente di aver impostato il suo discorso di presentazione contro le persone: Vede Signora Matta, io ero presente quando lo ha pronunciato, e posso assicurarlo, lo può sempre verificare, non più di quattro volte, per il resto ha parlato della sua persona, cosa molto importante, delle sue esperienze, di come intende amministrare qual’ora venga premiato dall’elettorato, delle sue radici, e dell’amore che nutre per il paese in cui è nato. Lei? L’opposto: oltre a raccontare le magnificenze dell’amministrazione Bardanzellu, per la quale mi consenta di non esprimermi, ha impostato il suo intervento forse parlando di programmi? Ha parlato della sua persona? Ha detto qualcosa su come intenderebbe amministrare? Ha solo puntato tutto sulla denigrazione del prossimo senza nulla di costruttivo, solo critiche magnificandosi della opposizione fatta. Mi scusi: ma lei sa cosa significa opposizione? Crede che un interventino iroso in Consiglio sia fare opposizione? L’opposizione si fa sempre e comunque ed ovunque finchè non si raggiunge un risultato. Quante volte si è rivolta alla stampa per appoggiare la sua “opposizione”. A, mi scusi, i giornalisti scrivono stupidaggini. Mi ascolti se le stupidaggini non fanno notizia, non troverà mai un giornalista che le riporti. Si rilegga il suo banale intervento. Se vuole poi ne parliamo.
Giuseppe Tusacciu
Iscritto all’Ordine dei Giornalisti – elenco Pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e Molise – Roma) tessera n° 062988; 23.01.1981
È stato:
Consigliere Nazionale dell’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana);
Vice Presidente dell’UCSI – Lazio;
Consigliere e Membro del Direttivo della Sezione Italiana dell’AGE (Associazione Giornalisti Europei);
Vice Presidente e Tesoriere dell’ACEC (Associazione Cristiana Europea della Comunicazione ).