Lo shopping Greco della Cancelliera

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Ora è proprio il caso di dire: basta! La Germania sta facendo affari d’oro con la Grecia, alle nostre spalle e sulla nostra pelle. Lo scrive Riva su “L’Espresso ed

ha ragione perché Angela Merkel, la Cancelliera , sta facendo un vero e proprio shopping in territorio greco, mettendo in atto un neo-colonialismo che ha sapore d’antico, riportandoci a tempi non del tutto dimenticati, perché era largamente praticato da molti Paesi europei in tutto il mondo. Anche noi italiani eravamo, in ritardo nei tempi ed in misura limitata, della partita, ma almeno portavamo anche strade e altre infrastrutture e costruivamo palazzi che sono lì ancor oggi. Eppoi eravamo così sfruttatori da non accorgerci che là, in Libia, c’erano gas e petrolio.

La Germania è, certo, una potenza economica e lo è diventata anche grazie al boom derivante dall’equiparazione marco del Nord  (quasi mille lire) e marco dell’est (circa 300 lire) con un potere d’acquisto triplicato per l’area ex-comunista che si è rivolta, per gli xacquisti, ai prodotti dell’area occidentale. Oggi sta perdendo qualche colpo e la sua Banca centrale, che ha nei cassetti troppi derivati, attraversa un pericoloso “ stato di salute – come scrivono alcuni analisti “finalmente ha ammesso di aver bisogno di un aumento di capitale” annunciando “un piano per raccogliere 8 miliardi di euro.” In sostanza la Deutshe Bank sarebbe “il grande malato d’Europa”. Forse ora l’austerity imposta all’Ue e criticata da fior di Premi Nobel per l’economia trova, in questo, una delle possibili, motivazioni visto che impoverisce molti Paesi e fa progredire Berlino.

Quel che è, certo, comunque che la Grecia è stata di fatto commissariata come hanno scritto molti mass media e la Merkel potrà continuare a fare shopping visto che già s’è comprata, dall’inizio della crisi, aziende, vari scali aerei ed addirittura, con la Deutche Telecom il 60% della compagnia telefonica di Stato. Inoltre ha venduto ad Atene due sommergibili per un miliardo e 200 milioni di euro e 70 carri armati Leopard, poco importa se quei due sottomarini sono lì fermi ad arrugginirsi perchè non armati, quindi, non ancora funzionanti.

In cambio di un’altra robusta dose di “lacrime e sangue” per i greci e della rottura nei due partiti di governo, la Cancelliera, con la mediazione di un Hollande che, magari in buona fede, ha fatto, come del resto il nostro Renzi, il gioco della Germania, ha garantito aiuti per 82-84 miliardi di euro. Tanta generosità, condivisa anche dal ministro delle finanze tedesco, impersonificazione della durezza, appare, però pelosa sia per l’interscambio al top Berlino-Atene, sia perché tutti quegli euro verranno dal “fondo salva Stati”, al quale contribuiscono anche gli altri Paesi dell’eurozona, compresa l’Italia (con il 17,9% ) che ha già dato alla Grecia, per questa via, 37,5 miliardi, oltre ai 10 miliardi di prestito bilaterale ed ora ne dovrà elargire altri 15 ,400. Il che significa 385 euro a testa per i circa 40 milioni di contribuenti attivi, cifra che alla fine arriverà ai 2 mila euro. Tutti soldi che usciranno dalle nostre tasche e che, in parte cospicue, andranno a finire nelle casse tedesche. C’è da meravigliarsi se, poi, in molti Paesi europei aumentano i movimenti anti-europeisti o populisti e perfino in Austria rispunta la voglia di neutralità con 261 mila cittadini che chiedono il referendum per uscire dall’euro. Tutto questo, mentre l’austerity continua ad imperversare, la crescita è un illusione, Renzi viene ormai snobbato dai big europei e, da noi, nonostante le tante sbandierate riforme renziane. il debito ha toccato un nuovo record: ben 2218 miliardi di euro con un aumento, nel 2015, di ben il 3,9%.

D’accordo, la Grecia è messa proprio male , ma siamo proprio sicuri che noi potremo stare meglio se non determiniamo una vera inversione di tendenza? Credo proprio di no anche perché l’attuale sistema non funziona più e non si vede ancora l’alba di un vero cambiamento. Ad iniziare da un’Unione Europea che si sta autodistruggendo.