PER CASO, NON SARA’ CHE QUESTO GOVERNO PORTA SFIGA ?

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E’ un po di tempo che, quando cammino per le strade, cercando di evitare le buche ormai di casa in tutta italia, non vedo altro che gente con il volto preoccupato e, la maggior parte, in particolare uomini, con le mani nelle tasche dei pantaloni -e donne le ho escluse per ovi motivi, se potessero lo farebbero sicuramente anche loro-. Che stiano facendo scongiuri non potrei dirlo, ma, pensarlo non crea danno a nessuno.
Una volta si diceva: “Piove, Governo ladro”, ora si potrebbe dire: “Tira vento, Governo sfiga”.
Nelle mie letture mattutine ho trovato un reportage di statistiche ha attitaro la mia attenzione che mi piace sottoporlo a chi avrà voglia e pazienza di leggerlo magari con un sorrisetto sotto i baffi (ovviamente, si fa per dire).
Sempre con i dovuti scongiuri, è scritto: “Di certo c’è che da quando i giallo-verdi sono al potere e lo sconosciuto Conte si è insediato a Palazzo Chigi è accaduto di tutto, perfino, per la prima volta in Italia, il vento a velocità di 190 chilometri, terzo grado della scala degli uragani, onde da Tsunami che hanno devastato coste, trombe d’aria mai viste che hanno semidistrutto la ex-ridente Terracina, tragedie in serie da Nord a Sud, mettere in conto anche il crollo del Ponte Marconi e prima di quello autostradale per Bologna per il camion cisterna saltato per aria. Mi fermo qui, ovviamente, perchè l’elenco sarebbe troppo lungo, sarebbe sufficiente consultare la collezione di qualsiasi quotidiano da quando Conte è andato a Palazzzo Chigi ad oggi.
Intendiamoci, pochi italiani lo considerano un vero premier, appena il 16 %, mentre il 58% ritiene che il leader del governo indica Matteo Salvini e solo 14% il povero Luigino Di Maio che perde consensi anche come politico -4%,, seppure sempre sopra il 50%, scavalcato da Conte 59% ed addirittura il suo nemico accusato di tradire l’Italia (ma indicato da Salvini come salvatore dell’Europa e dell’Italia), Mario Draghi, (presidente della Banca Centrale Europea) con il 58% di gradimento appena entrato nell’hit Parade italiana, dove domina il segretario leghista con il 60% .
Se,poi, andate a vedere l’ultimissimo sondaggio odierno vedrete che i sempre maggiori mal di pancia grillini nei confronti dell’alleanza giallo-verde, quindi, del capo politico (si fa per dire) del Movimento sono più che giustificati. La Lega, infatti, è stabile al 30%, mentre i grillini hanno perso, rispetto a settembre, l’1,8%, scendendo al 27,6 con una flessione di oltre 6 punti rispetto alle politiche. Poichè sono in risalita rispetto a settembre sia Forza Italia, oggi quasi al 10% e Fratelli d’Italia al 3,1 % il centrodestra giunge, se unito, al 42,5%, ossia, avrebbe la maggioranza assoluta. Dico avrebbe perchè se Salvini continua a tenere in piedi un governo che non riesce a mantenere le principali promesse del “contratto”, ossia reddito e pensione di cittadinanza (grillini) che non si sa quando partirà e, soprattutto, con le risorse indicate nella manovra ora inviata al Parlamento potrà accontentare solo una piccola parte degli aventi diritto, mentre la famosa quota 100 mini-riforma della legge Fornero, si rivela solo come una finestra che non tutti gli aventi diritto accetteranno perchè andrebbero via dal lavoro con un pensione più bassa del dovuto (Leghisti). Quindi anche qui grosse delusioni, il rischio salviniano di imitare gli alleati-avversari nel dissolvere i voti, appare evidente.
Nè la Lega potrà continuare ad accettare il blocco da parte del M5S delle infrastrutture, ossia 24 importanti opere, soprattutto dopo l’aumento della disoccupazione, la crescita zero, la stagnazione del settore edilizio e le devastazioni degli ultimi giorni.
Non mi sembra un caso che il Governatore del Veneto, che ha avuto ingenti danni, abbia rilasciato un’ampia intervista sostenendo che dall’emergenza di questi giorni emerge un insegnamento: “Servono opere, opere, opere per mettere in sicurezza il territorio, per il monitoraggio dei fiumi e la manutenzioni dei boschi. E servono opere infrastrutturali come dell’Alta Velocità e la Pedemontana veneta e lombarda”. Musica, questo, per l’ANCE, secondo la quale se riattivassero tutte le famose 24 opere si potrebbero creare addirittura 300 mila posti di lavoro.
Zaia non è un leghista qualsiasi come non ,lo è il presidente della Lombardia che reclama da tempo, la realizzazione della Pedemontana lombarda: se aggiungete che tutte le associazioni industriali ed imprenditoriali del Nord Italia hanno sollecitato a gran voce le grandi opere forse, presto, Salvini sarà costretto a quello scontro decisivo che, sino ad ora, ha evitato, logorando, comunque, l’alleato-avversario Di Maio ed i grillini, ma indirettamente danneggiando gli italiani.”
Scusate, da stamane, dopo questa allettante lettura non posso che adeguarmi e camminare con le mani in tasca.