PER L’UCCELLINO CHIACCHERONE, E’ FICTION IL DUELLO RENZI – BERLUSCONI

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Un uccellino romano, di quelli impiccioni, mi ha cinguettato in un orecchio un pò cinguettii che è riuscito a raccogliere nei cornicioni dei “palazzi romani”. Certo, io l’ho stuzzicato un pò ma lui era in vena di loquacità, pertanto, perche non approfittarne?

Secondo il mio amico passerotto canterino, il teatrino della polititca sta assumendo sempre con contorni più marcati, ad una fiction, messa in scena da Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. I due avrebbero un accordo di ferro, siglato con la parte “riservata” del Patto del Nazareno e con beneplacito di alcuni poteri forti internazionali, i quali, però, sarebbero in lotta con altri e , quindi, ci sarebbe anche chi rema contro il premier, ormai sotto al 50% nelle preferenze degli italiani, che in un mese gli hanno tolto la fiducia peri oltre 5 punti, e l’ex-premier, che ha qualche problema in casa sua con quel Fitto che non intende stare in riga.

La vecchia e resistente intesa prevede un nome non politico per il Quirinale, con Gianni Letta segretario generale. .L’altro punto sono le elezioni anticipate , previste il 22 febbraio con il Consultellum, ossia il sistema uscito dalla sentenza della Suprema Corte, dunque con il proporzionale puro, ma Napolitano non vuol esser lui a sciogliere le Camere, per questo si slitterebbe di un mese, due al massimo. Berlusconi, in una intervista, s’è lasciato sfuggire (forse di proposito): “siamo in campagna elettorale : si va al voto a marzo con il Consultellum o dopo con l’Italicum “. L’ex-Cavaliere sa bene, però, che la nuova legge elettorale difficilmente passerà le forche caudine del Senato e della sinistra Pd, mentre il proporzionale va bene a tutti ed è propedeutico alla “grande coalizione” che dovrebbe trasformarsi nel nell’”annunciato partito della nazione” , anche se le varianti possono essere molte con la frammentazione che si determinerebbe tra le forze politiche.

Il primo scoglio, comunque, che i Renzi-Berlusconi devono superare è quello della maggioranza per eleggere il nuovo Capo dello Stato. Già cento “grandi elettori” Pd hanno fatto sapere che non voteranno un candidato imposto, stesso discorso, in Forza Italia, di Fitto e soci. Per questo la sceneggiata s’è trasformata in fiction, ossia nel presunto duello tra premier ed ex-premier con il primo che tuona: “ Silvio non dà più le carte, sì alle riforme con i grillini”- come titola “Repubblica” e riportano , sostanzialmente così, gli altri quotidiani. Renzi sa benissimo che Grillo non farà la sua sponda e , quindi, la maggioranza dei “grandi elettori”, che sta con lui, non cadranno nella trappola renzian-berlusconiana. Gli altri, ossia i non pochi fuoriusciti, con tutta probabilità sì e tali da sostituire gli eventuali franchi tiratori PD e FI . Eppoi nel segreto dell’urna non potrebbero arrivare altri voti dinnanzi ad un candidato extra-politica e autorevole? Se anche questo cadidato, certo ben visto dagli italiani, cadesse Renzi-Berlusconi potrebbero tranquillamente attaccare la vecchia politica, presentarsi agli italiani come i fautori del cambiamento, bloccati dai giochi politichesi. Facile cambiare cavallo ,mettiamo con uno scienziato come Giacomo Rizzolatti o un candidato simile , per ripiegare alla fine su un politico meno politico come l’attuale ministro degli Esteri , da sempre “riserva” del premier e stimato anche dll’ex-premier.

L’importante è che non trascinino troppo a lungo la fiction,mentre il Paese rischia di incendiarsi con i dati economici ancor più negativi e le speranze nel futuro sempre più tenui. Non è, infatti, questo, tempo di sceneggiate dinnanzi ad una realtà che , per troppi italiani, sta per trasformarsi in dramma.

giustus