S. TERESA GALLURA – QUANDO E’ TEMPO DI NERVI SALDI

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S. TERESA GALLURA – QUANDO E’ TEMPO DI NERVI SALDI

 

Nei giorni scorsi , la sezione locale dei Riformatori Sardi emetteva un volantino-lettera indirizzata al Sindaco al quale venivano rivolte accuse di ‘immobilismo e di incapacità amministrativa’, di avere la responsabilità del degrado del paese, dello stato di crisi del  turismo, principale fonte di sostegno all’economia della comunità, nonché l’incapacità pure di portare a termine le iniziative ed i lavori lasciati dalla precedente Amministrazione di sinistra. Questi motivi, ritenuti estremamente gravi, per i Riformatori Sardi,erano sufficienti per chiederne le dimissioni e rimettere il mandato al giudizio dei cittadini, tanto più che, a loro dire, allo stato delle cose, il consenso dell’attuale ammistrazione non supera il 15%.

 

 

La risposta del Sindaco non si è fatta attendere. Indirizzata all’Ing. Massimo Fantola, Segretario Regionale dei Riformatori Sardi, Piero Bardanzellu ha inviato una lettera di protesta  per la richiesta di dimissioni che gli era stata rivolta. Mettendo in dubbio la rappresentanza di Santa Teresa  dei Riformatori, il Sindaco, rivolto a Fantola, ritiene “indubbiamente grave che un’importante forza politica venga utilizzata strumentalmente per fini personali”.

“Con linguaggio becero e supponente, l’estensore della lettera esamina la situazione politco- amministrativa, effettua una presunta analisi economica e trae drastiche conclusioni. Tra l’altro –prosegue Bardanzellu –  scopre che il Turismo è in crisi! Non se ne era accorto nessunoma, quasi per miracolo, è arrivata una mente eccelsa che ha rivelato l’arcano. Come è universalmente noto, la crisi economica (e, conseguentemente, anche quella turistica) è a livello mondiale”.

Sul piano puramente politico il Sindaco risponde all’estensore della lettera: “Il novello arcangelo0 vendicatore chiede le dimissioni anche per ragioni politiche, parla di fuoriuscita del PSd’Az dal Consiglio Comunale (il Gruppo di maggioranza non ha allontanato né intende allontanare nessuna delle componenti della coalizione), di una spaccatura dell’UDC (il Gruppo di non ha spaccato nulla), di fibrillazioni in Forza Italia (la componente principale della coalizione gode ottima salute) e conclude affermando che la maggioranza consiliare non ha più del 15% del consenso popolare”.

Bardanzellu conclude: “Non si sa bene su quali basi l’acuto osservatore abbia effettuato i suoi calcoli ma la cosa interessa poco. Evidentemente non ha tenuto conto dei risultati delle ultime elezioni e si è affidato alla cabala. In ogni caso, visto che è fortemente affetto dalla fissazione delle dimissioni, cominci a dare l’esempio: si dimetta da cittadino”.

Questa la lettera del Sindaco. A noi il diritto dovere di cronaca.

L’ironia dello scritto di Bardanzellu è lampante che nasconde l’estrema tensione che i Riformatori gli hanno creato. Va bene che negli anni passati, prima che arrivasse la “crisi economica”, c’è voluta , appunto la crisi per rendersi conto che il turismo non tirava, lui non ha mai avuto modo di accorgersi di come stava conducendo l’Amministrazione, chiuso come era ed è  in quella specie di torre d’avorio, piena appunto di quei bigliettini cui viene fatto cenno nel volantino dei Riformatori (ai quali, sia ben chiaro, nulla ci lega).

Riteniamo però esagerata la richiesta di dimissioni perché non ci si dimette per aver perso metà, anzi un po di più, di quel partito che lo ha espresso (UDC); non ci dimette se si perde pure un’altra componente che ha contribuito con i propri voti alla sua elezione (PSd’Az); non può essere motivo di dimissioni neppure quando il consenso, già scarso al momento delle elezioni è andato via,via scemando per aver addirittura disilluso pure i suoi più grandi sostenitori.

Le ultime elezioni:  a parte che non era la faccia di Bardanzellu ad essere esposta, è vero che i due cognomi iniziano entrambi con la lettera B, ma una certa differenza in termini elettorali c’è; poi non mi si vorrà dire che chi a votato per il PdL alle elezioni politiche siano tutti coloro che lo hanno sostenuto per la sua elezione a Sindaco. Se pensa questo vuol dire che è ancora in letargo, la primavera è belle che passata, forse è il caso che si svegli.

 

Con questo scritto in rete si apre un dibattito fra i cittadini di Santa Teresa e con chi ne conosce le cose. Chissà che non ne venga fuori una forma di pseudo sondaggio che illumini il nostro Sindaco.

 

 

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