SANTA TERESA GALLURA, UN PAESE DIFFICILE

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Seguendo una moda ormai diffusa globalmente, leggendo quanto avviene sul mondo della “rete”, pur nella confusione che vi impera, puoi formarti una tua idea sullo stato e sugli umori dell’ambiente che vorresti esaminare. E’ logico che più la ricerca è circoscritta, maggiore sarà la precisione del risultato, e si avrà una maggiore precisione se si riduce ad una selezionata presenza di “amici”, che possa essere qualificata per gli scopi che ti proponi di raggiugere.

La mia non vuole essere una ricerca sociologica, solo un punto di osservazione, una attenta curiosità su quanto avviene attorno a me.

Partendo da questa base, passata la “sbornia carnascialesca”, leggendo i post dei miei amici teresini, è difficile trovare motivi di ottimismo. Un caro amico, intervenendo su una discussione scrive: “…siamo tutti alle prese con un sistema che non è più quello di vent’anni fa. Penso che chiunque vada a governare questo paese (S. Teresa) non riuscirà nel portare benessere. Non vedo nessuna luce nel tunnel se non cambia il sistema”.

Parole tristi che dovrebbero far riflettere profondamente, che, purtroppo, rispecchiano il clima di tragica rassegnazione.

A questo punto mi chiedo:chi dovrebbe riflettere? Chi ci amministra o chi si propone ad amministrarci? Il richiamo a venti anni fa ci porta ad una gestione pluriennale fallimentare, sarebbe come dire:” si stava meglio quando si stava peggio”. Eppure in questo meraviglioso paese, che non è certo quello descritto dallo scrittore Carlo Levi, Eboli, dove Cristo si è fermato e poi ha proseguito per la sua strada, da noi Cristo si è fermato ed è rimasto,colmandoci di tanta bellezza che noi, pur apprezzandola, non sappiamo sfruttare per quanto esse ci offre, tutto procede come nulla fosse, tanto da dare sfogo a quel post cui facevo riferimento.

A maggio dovremo recarci alle urne per il rinnovo del Consiglio comunale, lo faremo, con quali prospettive? E’ vero che negli ultimi venti anni non è stato fatto nulla? Be, se dobbiamo essere sinceri, è stato fatto ben poco e, di quel che è stato fatto i cittadini stentano ad accorgersene. Non mi metto ad elencare le opere fatte così come non andrò ad elencare quelle non fatte, mi limiterò a citare due provvedimenti e per questi mi piacerebbe chiedere quanti di loro si sono accorti che ora vi sono e se si se mi esprimo il loro gradimento e beneficio che ne hanno tratto o ne potranno trarre in futuro. Chi sa, a parte gli addetti ai lavori, che a Santa Teresa è stata istituita un‘area SIC (Area di Interessa Comunitario) e che ormai è cosa fatta l’istituzione di un’area marina protetta? chi sa che questo istututo dovrà essere gestito da un consiglio con relativo presidente e direttore, ovviamente pagati con denaro pubblico e che la stessa istutuzione pone vincoli abbastanza stretti alla fruizione del bene comune?

Ma, nei vari conventicoli che si preparano e propongono di amministrare il nostro Comune non si dibatte pubblicamente di queste cose che sono e saranno il nostro futuro. Si preferisce trafficare su questo o quel candidato, su quanti voto porta, non sulle idee, non sui progetti, non sulle capacità, non sui programmi, si parla solo su quanto danno posso recare all’amico di ieri, avversario di oggi e, forse, chissà, anche di domani.

Ecco da cosa nasce il pessimismo del mio amico espresso con grande lucidità e lungimiranza nel suo post su facebook.

giustus