SEA WATCH 3 – CHIARIRE LE PROPRIE POSIZIONI

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Non sarei mai intervenuto su un argomento delicato come quello della Sea Watch 3, delicato, principalmente, perché tocca problemi non facilmente dipanabili. Cerco di farlo ponendo il primo piano il massimo del buonsenso che un fatto di cronaca come questo consente di avere.
Vorrei intanto chiarire che non sono ne un estimatore e, neppure un denigratore di Salvini, non mi piace, senza tener conto neppure della pancia, ma semplicemente con la pianta dei piedi, viene definito assassino e portatore di tali epiteti irripetibili che, per abitudine non ho mai dedicato ad alcun essere umano ma, neppure animale. Posso ben dire che il rispetto, ovunque e comunque, è stato un valore messo sempre al di sopra di tutto, anche quando viene rivolto con i insulti gratuiti e insensati.
Torniamo all’oggetto della discussione: ho letto di decreto crudele, ingiusto e incostituzionale; invocare uno Stato di diritto e, quindi, il riconoscimento del reato solo dopo la decisione del magistrato; eppoi, chi dice di essere sempre con chi salva la vita a chi è in pericolo di perderla.
Vorrei partire proprio da questa ultima affermazione: non ho sentito nessuno parlare del salvataggio e dei pericoli che hanno corso le persone che erano a bordo della Sea si è parlato di profughi raccolti a largo delle coste libiche me nessuno sul presunto pericolo di vita ma, nulla si sa di un eventuale naufragio, ciò che tutti abbiamo potuto vedere in questi giorni, una nave che ha zigzagato al limite delle acque territoriali italiane, le nostre unità hanno posto il limite di confine ma, allo stesso tempo hanno fornito assistenza a chi ne aveva necessità anche se non in pericolo di vita: la nave ha sempre avuto l’attenzione dello Stato italiano anche quando ha disatteso il divieto di superare il confine. Si può dare atto di questo?
Il decreto crudele, pur non entrando nel merito di quest’ultima parola, ricordo a me stesso che il decreto legge, fa parte del nostro ordinamento governativo e parlamentare e, in ogni caso ha effetti di legge sin dalla sua emanazione sottoscritta dal Presidente della Repubblica, che ne certifica la costituzionalità, e dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Disobbedire ad una legge, già di per se stesso, è reato e questo lo
individuano le forze di polizia e lo certifica un magistrato che dispone il fermo di il reato commette.
Si parla di Stato di Diritto: ebbene, è proprio quello cui ci si deve appellare per far rispettare leggi e comportamenti ai quali tutti dobbiamo rendere conto. Non capisco come si possa invocare lo Stato di diritto quando vengono violati i confini di uno Stato sovrano, quando si vuole usare prepotenza, quando lo Stato che permette di esporre la sua bandiera senza poi intervenire nei confronti di chi viola doveri verso un altro Stato, dove andrebbe a finire lo Stato di diritto se non si ricorresse al fermo di chi tenta di speronare un altro natante ma, ancor peggio se quel natante fa parte dell’esercito di un altro Stato. Vorrei ricordare anche che la stessa comandante della Sea ha dichiarato che lei sapeva bene a cosa andava incontro forzando il blocco e se ne assumeva tutte le responsabilità conseguenti al suo gesto.
Quindi di cosa vogliamo parlare?
Io non lesino il mio accordo per battaglie sacrosanto che, stando nei dettami della legge e nel rispetto delle Istituzioni, è capitato di essere insieme a contestare prepotenze che si volevano fare nei confronti di un paese che volevano prono ad interessi che nulla avevano a che fare con l’interesse comune. Per questo sarò sempre a fianco di chi organizza partecipando attivamente, lo sarei, per esempio, ad una manifestazione dove si esprimesse l’indignazione che merita, lo sfruttamento, ed ancor peggio, la privazione della propria famiglia a quei bambini seviziati, torturati e poi venduti da delinquenti senza coscienza e senza valori se non quello del denaro.
Ma questo è un altro discorso. Forse dedicare un po di sensibilità ad un argomento che tocca i nostri bambini, non sarebbe certo tempo perso. Questo, certamente, è stare vicino sempre con chi salva la vita.
Beppe Tusacciu