GIAN MARIO GRINDI RISPONDE AL SINDACO BARDANZELLU

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Il Sig. Grindi aveva inviato la sua risposta al Sindaco come commento . Dopo averla letta, mi è sembrato riduttivo relegarla a semplice commento, pertanto ho preferito dargli lo spazio di primo piano, lasciando aperta la discussione a chiunque voglia o intenda intervenire in questa querelle che sta assumendo la dimensione di dibattito.
giustus
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Egr. Sig. Sindaco

Comune di Santa Teresa Gallura

e p.c. Alla Giunta Comunale

e p.c. Al Consiglio Comunale

Ricevuta per conoscenza la Sua lettera inviata all’Ing. Fantola, (Il sito http://www.rifarmatori.it Le avrebbe chiarito i dubbi sulla mia titolarità e Le avrebbe evitato di attribuire cariche errate all’Ingegnere), La ringrazio dell’opportunità che mi viene offerta di specificare alcune tra le più significative motivazioni che hanno indotto alla richiesta delle Sue dimissioni.

1) Il programma elettorale dal titolo “INSIEME PER CAMBIARE” non è stato onorato; nulla di ciò che contenuto è stato realizzato; le ammiccanti promesse fatte sono rimaste infatti solo sulla carta, il Turismo in primo luogo, settore economico trainante per l’economia di S. Teresa è stato del tutto ignorato; tutto l’impegno è stato pro­fuso ad esclusivo vantaggio del “solito settore” a completamento del­la mortificazione del nostro splendido ed esclusivo territorio che il Buon Dio ci ha regalato e, ben altre prospettive avrebbe dovuto offrire alle nuove generazioni costrette invece ad un futuro precario, privo di prospettive, certezze e stabilità economica.

Con arroganza e presunzione Lei ha volutamente ignorato tutte le altre cate­gorie imprenditoriali evitando e respingendo incivilmente con assoluta mancanza di democrazia qualunque forma di dialogo o confronto dimen­ticando che TUTTI gli imprenditori (artigiani, pescatori, commercianti, alberga­tori, pubblici esercizi, ristoratori, operatori turistici e tutte le attività in generale) rappresentano la componente più significativa e importante del tessuto economico e sociale e ben al­tra considerazione è dovuta.

Amministrare la “CASA DI TUTTI” è un compito molto importante che impli­ca buon senso, grande capacità e imparzialità.

2) Devo deluderla ma non ho scoperto solo ora che il turismo va male, andava male anche prima della crisi economica globale che ben conosco e, in funzione proprio delle scelte fatte anche dalla Sua amministrazione.

Basta solo riflettere sullo stato del paese presentato ai turisti in occasione della Pasqua per capire quanto poco conti per Lei e, nulla è cambiato per la stagione ormai in corso. Non è certamente in questo modo che si contrasta la crisi globale se ciò e il pretesto.

3) Al centro del mio interesse non stanno certo le Sue dimissioni in se considerate..//.. ma il sogno di vedere il mio paese che cresce in tut­te le direzioni, il sogno di non essere più costretti a subire imposizioni senza confronto democratico, il sogno è la civile convivenza, il sogno è che tutti i cittadini non siano più mortificati nella dignità con la negazione di un la­voro sereno e sicuro, il sogno e che le Amministrazioni pubbliche veramente amministrino in nome e per conto della cittadinanza con ca­pacità e intelligènza.

4) Lei chiede le mie dimissioni da cittadino e non nego che soprattut­to durante i quattro anni della Sua amministrazione qualche volta ho avuto la tentazione di lasciare S. Teresa proprio in relazione al modo in cui essa è governata ma, il buon senso e la caparbietà hanno prevalso; non sono io che devo mollare e da ciò tragga le Sue conclusioni.

5) Lei mette in discussione la mia titolarità a rappresentare il partito dei Riformatori Sardi; Le ricordo che quattro anni fa sono stato candidato alle elezioni provinciali e praticamente senza padrini o grandi apparati, nel pochissimo tempo intercorso tra la candidatura e le elezioni ho avuto il grande onore di raccogliere il consenso di circa 250 elettori.

Dica Lei piuttosto quale partito rappresenta e organizzi un sondaggio che attesti il Suo personale consenso.

6) La contestata percentuale del 15% scaturisce da logica analisi sul totale ottenuto nel risultato elettorale del 2005 che è stato del 29%, in relazione alla fuoriuscita del PSD’AZ nonché di alcuni elementi dell’ U.D.C., avvenimento da Lei negato ma che tutti conoscono.

Complimenti Signor Sindaco, ancora una volta non ha saputo resistere nel manifestare la Sua personale ostilità nei miei confronti e la Sua richiesta dì chiarezza non ha certo espresso argomentazioni politiche di spessore ma, soltanto insulti gratuiti del tutto fuori luogo (e questo si è personale e strumentale) che non desidero neppure commentare.

Le dico soltanto che la disistima è ricambiata ma è politicamente motivata e trae origine dal comportamento tenuto nell’ambito della carica che ricopre.

Santa Teresa Gallura, li 26.05.2009

Riformatori Sardi

Coordinatore Cittadino Santa Teresa Gallura

Rappresentante nel Coordinamento Provinciale della Gallura

Gian Mario Grindi

g.grindi@alice.it
Gian Mario Grindi
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S. TERESA GALLURA – QUANDO E’ TEMPO DI NERVI SALDI

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S. TERESA GALLURA – QUANDO E’ TEMPO DI NERVI SALDI

 

Nei giorni scorsi , la sezione locale dei Riformatori Sardi emetteva un volantino-lettera indirizzata al Sindaco al quale venivano rivolte accuse di ‘immobilismo e di incapacità amministrativa’, di avere la responsabilità del degrado del paese, dello stato di crisi del  turismo, principale fonte di sostegno all’economia della comunità, nonché l’incapacità pure di portare a termine le iniziative ed i lavori lasciati dalla precedente Amministrazione di sinistra. Questi motivi, ritenuti estremamente gravi, per i Riformatori Sardi,erano sufficienti per chiederne le dimissioni e rimettere il mandato al giudizio dei cittadini, tanto più che, a loro dire, allo stato delle cose, il consenso dell’attuale ammistrazione non supera il 15%.

 

 

La risposta del Sindaco non si è fatta attendere. Indirizzata all’Ing. Massimo Fantola, Segretario Regionale dei Riformatori Sardi, Piero Bardanzellu ha inviato una lettera di protesta  per la richiesta di dimissioni che gli era stata rivolta. Mettendo in dubbio la rappresentanza di Santa Teresa  dei Riformatori, il Sindaco, rivolto a Fantola, ritiene “indubbiamente grave che un’importante forza politica venga utilizzata strumentalmente per fini personali”.

“Con linguaggio becero e supponente, l’estensore della lettera esamina la situazione politco- amministrativa, effettua una presunta analisi economica e trae drastiche conclusioni. Tra l’altro –prosegue Bardanzellu –  scopre che il Turismo è in crisi! Non se ne era accorto nessunoma, quasi per miracolo, è arrivata una mente eccelsa che ha rivelato l’arcano. Come è universalmente noto, la crisi economica (e, conseguentemente, anche quella turistica) è a livello mondiale”.

Sul piano puramente politico il Sindaco risponde all’estensore della lettera: “Il novello arcangelo0 vendicatore chiede le dimissioni anche per ragioni politiche, parla di fuoriuscita del PSd’Az dal Consiglio Comunale (il Gruppo di maggioranza non ha allontanato né intende allontanare nessuna delle componenti della coalizione), di una spaccatura dell’UDC (il Gruppo di non ha spaccato nulla), di fibrillazioni in Forza Italia (la componente principale della coalizione gode ottima salute) e conclude affermando che la maggioranza consiliare non ha più del 15% del consenso popolare”.

Bardanzellu conclude: “Non si sa bene su quali basi l’acuto osservatore abbia effettuato i suoi calcoli ma la cosa interessa poco. Evidentemente non ha tenuto conto dei risultati delle ultime elezioni e si è affidato alla cabala. In ogni caso, visto che è fortemente affetto dalla fissazione delle dimissioni, cominci a dare l’esempio: si dimetta da cittadino”.

Questa la lettera del Sindaco. A noi il diritto dovere di cronaca.

L’ironia dello scritto di Bardanzellu è lampante che nasconde l’estrema tensione che i Riformatori gli hanno creato. Va bene che negli anni passati, prima che arrivasse la “crisi economica”, c’è voluta , appunto la crisi per rendersi conto che il turismo non tirava, lui non ha mai avuto modo di accorgersi di come stava conducendo l’Amministrazione, chiuso come era ed è  in quella specie di torre d’avorio, piena appunto di quei bigliettini cui viene fatto cenno nel volantino dei Riformatori (ai quali, sia ben chiaro, nulla ci lega).

Riteniamo però esagerata la richiesta di dimissioni perché non ci si dimette per aver perso metà, anzi un po di più, di quel partito che lo ha espresso (UDC); non ci dimette se si perde pure un’altra componente che ha contribuito con i propri voti alla sua elezione (PSd’Az); non può essere motivo di dimissioni neppure quando il consenso, già scarso al momento delle elezioni è andato via,via scemando per aver addirittura disilluso pure i suoi più grandi sostenitori.

Le ultime elezioni:  a parte che non era la faccia di Bardanzellu ad essere esposta, è vero che i due cognomi iniziano entrambi con la lettera B, ma una certa differenza in termini elettorali c’è; poi non mi si vorrà dire che chi a votato per il PdL alle elezioni politiche siano tutti coloro che lo hanno sostenuto per la sua elezione a Sindaco. Se pensa questo vuol dire che è ancora in letargo, la primavera è belle che passata, forse è il caso che si svegli.

 

Con questo scritto in rete si apre un dibattito fra i cittadini di Santa Teresa e con chi ne conosce le cose. Chissà che non ne venga fuori una forma di pseudo sondaggio che illumini il nostro Sindaco.

 

 

SANTA TERESA G. – IN PREVISIONE DEI PROSSIMI APPUNTAMENTI ELETTORALI, PRENDE CORPO IL POPOLO DELLA LIBERTA’

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COMUNICATO STAMPA

 

 

Lunedì 11 maggio 2009, si sono riuniti i sigg. Pierpaolo Nicola Asara, Armando Soro, Giuseppe Tusacciu, Giuseppe Ogno, indicati rispettivamente dal Coordinamento Comunale di Forza Italia e dal Circolo di Alleanza Nazionale, per coordinare, in via provvisoria e in attesa delle indicazioni degli organi centrali, la costituzione, in sede locale, del nuovo soggetto politico: Il Popolo della Libertà.

 

L’incontro, che si è svolto in un clima di totale collaborazione, ha preso atto della decisione dei vertici dei rispettivi Partiti di costituire la nuova entità politica alla quale, attraverso le varie fasi congressuali, hanno aderito tutti gli iscritti.

 

A seguito di una serena e costruttiva discussione i quattro rappresentanti hanno convenuto sull’opportunità, di fare informale comunicazione agli organi provinciali del Partito e di convocare i componenti dei rispettivi ex direttivi e, con loro, predisporre un programma operativo, indispensabile per dare corso all’attività politica locale in previsione dei futuri appuntamenti elettorali.

 

Pierpaolo N. Asara

Armando Soro

Giuseppe Tusacciu

Giuseppe Ogno

 

 

 

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Nemmeno le elezioni bloccano la guerra nel PD

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Ho voluto pubblicare questo articolo di Sergio Bindi che ho trovato sul sito “comunicazioni” perchè corisponde a quanto io stesso valuto sui movimenti palesi e sotterranei che sono in corso nel PD. Nella parte finale ci sono alcune considerazioni sul Presidente della Camera dei Deputati. Bisogna dire in proposito che certi attegiamenti sono difficili da condividere, si possono solo comprendere se si considera la solitudine in cui è venuto a trovarsi dopo l’unificazione nel PdL. E’ sempre più evidente che i colonnelli di una volta non sono aumentati di grado, sempre colonnelli sono rimasti, ma, da buoni militari loro rispondono solo allo Stato Maggiore costituito. A mio parere, se acque agiitate vi sono certo non sono quelle agitate dal Presidente della Camera dei Deputati.

giustus

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Franceschini non riesce più a controllare la situazione: fa richiamare all’ordine, sull’immigrazione, Sergio Chimaprino che , però,risponde per le rime; offre solidarietà all’ex-sindaco di Firenze Domenici perché Lapo Pistelli non intende votarlo alle europee e l’ex-popolare rincara la dose. Rutelli contesta una gestione troppo a sinistra e anche lui approva i derespingimenti di immigrati clandestini, mentre D’Alema pare sempre più favorevole a creare un grande  partito socialista. Fini, intanto, agita le acque nel Pdl.

Dario Franceschini sperava in una tregua almeno in campagna elettorale, invece la situazione gli sta esplodendo nelle mani. E non riesce più a controllare un Pd, nel quale troppi sperano in un risultato estremamente deludente alle europee per giungere a breve ad una resa dei conti che può determinare anche scissioni.
C’è chi esce allo scoperto  contro la segreteria, come, ad esempio, Fassino, la Turco e Sergio Chiamparino e chi, come Massimo D’Alema, lavora più nell’ombra, ma pare lavorare alla creazione di un grande partito socialista di stampo europeo che recuperi anche coloro che se ne andarono dai Diesse alla vigilia di costituire il Pd.
A dimostrare come le tensioni interne sia ormai esplose ci sono due casi emblematici. Il primo si è verificato a Firenze, dove l’ex-sindaco Leonardo Domenici s’è candidato alle europee  e s’è preso un clamoroso :”io non lo voto” da parte di Lapo Pistelli che non l’ultimo venuto, bensì un big dell’ex-Margherita e addirittura responsabile del settore esteri del Partito. Franceschini è corso immediatamente ai ripari telefonando a Domenici ed esprimendogli la sua solidarietà , mentre il segretario dei democratici toscani,  Andrea Manciulli, dice che “Le posizioni di Pistelli non solo sono inaccettabili , sono dannose per i risultati elettorali.”  Il “reprobo”, però, non ci sta e invita addirittura gli altri a non votare Domenici, dicendo: “ c’è un’offerta politica contraddittoria. Come si fa, cioè, a candidare alle europee il sindaco uscente e, al tempo stesso, puntare sul giovane Matteo Renzi  che ha vinto le primarie chiedendo “facce nuove” e presentandosi proprio come l’anti-Domenici?” Renzi non è intervenuto, ma i suoi collaboratori, preoccupati per le polemiche che rischiano di favorire il candidato pdl, l’ex-calciatore Galli, si chiedono: vogliamo perdere il Comune di Firenze ?
Il “caso” più grave, comunque, è quello che vede a protagonista il sindaco di Torino e componente la segreteria Pd Sergio Chiamparino che ha preso decisamente posizione  a favore dei derespingimenti degli immigrati clandestini così come hanno fatto  altri big come Fassino e la Turco, anch’essi piemontesi.
Franceschini non ha voluto far passare sotto silenzio questa “rottura” e così ha fatto inviare una lettera di duro richiamo scritta dal presidente dei deputati Pd Antonello Soro, ex-popolare. E per dare risalto alla questione  è stato reso noto, ieri, il contenuto di una lettera che non era ancora giunta a Chiamparino, scorrettezza di non poco conto. L’interessato, però, è quasi andato a nozze nel replicare, addirittura attaccando la segreteria  e rivendicando il suo diritto-dovere a dire quel che pensa. Lo ha fatto con una lunga intervista a “Repubblica” , replicando innanzitutto all’accusa di slealtà mossagli da Soro. “ Io sleale? – ha detto – Non c’è stata nemmeno una riunione di segreteria sul problema dell’immigrazione clandestina così come su altri temi delicati.Ho il diritto, oltre il dovere, di esprimere la mia opinione, visti anche i ruoli  che ricopro, in attesa di avere un luogo nel partito dove poterla esprimere”.
Mi pare un vero e proprio atto di accusa a Franceschini e mossa da un personaggio che potrebbe anche candidarsi alla segreteria dei democratici e fa parte di quella schiera che comprende anche il sindaco di Venezia Cacciari(“un riferimento culturale ed esistenziale” lo definisce Chiamparino) ed è critico verso i vertici Pd.
“Non ho ancora ricevuto una lettera – spiega, ancora, il sindaco di Torino,-, nemmeno una telefonata, se riceverò qualche cosa risponderò , ma non ho nulla da precisare . la mia posizione è chiara, è quella espressa da Fassino.” Poi l’esponente democratico si toglie un altro sassolino dalla scarpa: la contrarietà a Cofferati capolista nel Nord –est alle europee.”Ero per candidati vicini al territorio, non avevo nulla contro Cofferati in quanto Cofferati, ma perchè non lo ritenevo radicato. Comunque, si è discusso  ed è passato un criterio diverso rispetto alla mia idea. Bene, Dopo non ho un “bè”. Almeno se n’é parlato. Sull’immigrazione nessun dibattito, così come su altre questioni , come la laicità.”
Vi risparmio il resto che è sempre in linea con quel diritto-dovere di parlar chiaro  che è tipico di Sergio Chiamparino e che, evidentemente,non piace a Dario Franceschini. Che si trova alle prese con problemi, probabilmente, piu’ grandi di lui, perso nell’inseguire Di Pietro in un antiberlusconismo che porta voti solo al Cavaliere, incapace di comprendere che le spinte disgreganti in atto all’interno del partito rispondono a precisi disegni politici. Con Rutelli che rema per creare un nuovo centro e Massimo D’Alema,  più coperto ed abile tessitore dietro le quinte,impegnato a costruire un nuovo grande partito socialista che recuperi anche coloro che uscirono dai Ds nel momento in cui si prepara il Pd. Nel caso più benevolo il segretario dei Democratici comprende tali spinte, ma non sa opporvisi e finisce per favorirle.
Di contro Gianfranco Fini agita un po’, ma solo un po’, il Pdl  con la sua ansia di smarcarsi da Berlusconi, di affermare la discontinuità dal Fini braccio destro di Almirante,al punto da fare l’antifascista lui che sfilava con il saluto fascista e da  attorniarsi di esponenti gay sorridenti, lui che sosteneva come un gay non potesse fare il maestro.L’ex-leader del Msi, prima, e di Alleanza Nazionale, poi, rischia, a mio avviso, di seguire la strada di Pierferdinando Casini che, ora, si trova nel guado, né carne né pesce, tentato, dopo le europee, di far la pace con il Cavaliere  , c’è chi dice : farà il superministro, lasciando libera l’Udc di tornare nel centrodestra , addio anche del segretario Cesa.  In sostanza Casini si riposizionerebbe pronto a sostituire Berlusconi quando fosse necessario. Mi pare, questa , un’ipotesi un po’ ardita e vedo, semmai, più probabile Francesco Rutelli in questo ruolo, aiutato da Enrico Letta  che ha ottimi rapporti con Giulio Tremonti. Fini vorrebbe inserirsi in questo gioco , ma ho l’impressione stia esagerando e gli eccessi, in politica, son sempre negativi. Inoltre, a mio avviso debbono stare attenti tutti a non forzare la situazione o a  renderla tesa. Perché il Cavaliere potrebbe avere la tentazione di  fare una grande pulizia attraverso elezioni anticipate , rinunciando a certe frange, ma rinsaldando l’alleanza con la Lega.  Non so se Mario Segni abbia fatto bene i conti, sostenendo che Berlusconi, con il 40% attribuito al Pdl dai sondaggi, avrebbe alla Camera gli stessi seggi di maggioranza assoluta che otterrebbe se passasse il sì al referendum.  In sostanza, se qualcuno ,  richiami Fini o Casini o  parte dei cosiddetti “poteri forti” estremizza le manovre, bèh!, il premier ha le armi per reagire e farla pagare a eventuali avversari  moderati. Quanto all’opposizione, vi siete accorti che esista davvero? E D’Alema , al di là di quel che appare, secondo voi è un nemico o un potenziale alleato del Cavaliere?

Sergio Bindi

A Santa Teresa Gallura un nuovo blog

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La Lazio ha vinto la “Coppa Italia”; Franceschini, pseudo-leader del PD, ha lanciato gli ultimi strali contro Berlusconi; Berlusconi, con il suo sorriso ‘colgate’tranquillizza attraverso l’etere, gli italiani sugli sviluppi della crisi globale e difende la banda Bossi dagli attacchi della sinistra; Casini continua con i suoi argomenti altalenanti che lasciano il tempo che trova; la Sinistra a sorpresa abbandona il suo ateismo storico per fare fronte comune con la Chiesa italiana; di Di Pietro non vi è notizia Lui con “L’italia dei plus-Valori” non ha più argomenti per attaccare il leader del PdL, in quel settore è stato ormai irremidiabilmente scavalcato da Franceschini.

In questo clima, oggi, in questo giorno di metà maggio prende corpo un nuovo blog del quale, siate sinceri , se ne sentiva veramente la mancanza. “santateresagallurablog.it”, nasce per il gusto di Giustus, quello di poter dire la sua sugli argomenti, sui quali gli piacerebbe poter discutere e  interloquire con tanti amici ma che, per le distanze e per rispetto del tempo altrui e del proprio, lanciandoli nella rete così come si butta un sasso in uno stagno per il gusto di vedere quelle onde concentriche che si allargano.

Su che cosa  si potrà discutere in questo blog? Nelle intenzioni di Giustus,  appariranno argomenti di varia natura, cioè quelli che il moderatore riterrà di volta in volta più interessanti, non solo per se stesso ma anche per i suoi potenziali interlocutori. Preminenti saranno i fatti locali, certo solo se ritenuti degni di interesse,; la politica, a tutti i livelli sarà predominante; la cultura avrà un suo ruolo anche attraverso la conoscenza dei  personaggi che la determinano; si parlerà di sociale e di sport, alla fine ne verrà fuori una specie di ratatuille ma, in fondo, quello che si vorrebbe è che diventi un punto di incontro, uno scambio di vedute, la possibilità di uno scambio di idee e, senza presunzione, un arricchimento per tutti, realizzato senza pretese,approfittando e utilizzando, senza interromperlo, un momento di relax.

Auguri al blog, al suo amministratore, a coloro che partecipando lo faranno crescere.

Giustus