ANCHE A SANTA TERESA PEPPONE E DON CAMILLO –

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 SANTA TERESA. La querelle è iniziata a marzo. E tra chi se le suona di più tra Giovanni Poli e il parroco della chiesa di San Vittorio a Santa Teresa. Le campane suonano dal mattino alla sera: 219 rintocchi al giorno, precisamente ogni mezz’ora, dalle ore 7.30 alle 21.30.
 Le campane perennemente in funzione, quindi, procurano un fastidio notevole specialmente a tutti i turisti che abitano vicino alla chiesa. Ecco quindi l’esposto al sindaco di Santa Teresa Piero Bardanzellu. Giovanni Poli non ha ricevuto alcuna risposta e dunque ha inviato alla procura di Tempio un esposto per inquinamento acustico e rumori molesti prodotti dal suono delle campane.
 «E’ risaputo che il suono delle campane era l’unico orizzonte culturale che segnava la vita quotidiana della comunità cui veniva rivolto lo scandire inesorabile delle ore, quando molto probabilmente non tutti potevano permettersi un orologio» spiega Poli. Il quale chiede quale sia la funzione di questo fastidioso martellamento. «Per altro ai 219 rintocchi devono aggiungersi tutti i suoni prodotti per annunciare funzioni liturgiche con scampanii a distesa, canzoni varie tipo Ave Maria e, non ultimo, il doloroso rintocco relativo alla pietà dei morti».
 Poli è certo che si è di fronte ad un evidente, quanto gratuito inquinamento acustico. «Orbene – ha scritto Poli al sindaco – fermo restando lo scampanio per le funzioni religiose, non si capisce perché si debbano scandire le ore tenuto conto anche che un orologio al polso non manca a nessuno». Ma ricorda al sindaco anche la sentenza della Corte di Cassazione, 2316/1998, la quale «stabilisce che se è controversa la materia in merito al suono prodotto nell’ambito dell’attività liturgica, non lo è quella relativa al rintocco delle ore, per cui si configurerebbe il reato di cui all’articolo 659 del codice penale». Che cosa chiede Poli? «Per evitare fastidiosi e invadenti scampanii, si propone che l’ora venga scandita solamente al mezzodì e alla sera, alI’Ave Maria».
 Nell’esposto alla procura Poli scrive che «lo scampanio è un elemento di disturbo della salute e della quiete pubblica anche perché le stesse campane non producono quel suono basso, tondo quasi irrecepibile, ma bensì un suono acuto, alto, assordante e di frastuono tale da sollecitare il sistema nervoso provocando reazioni di grave disagio come se un equilibrio venisse improvvisamente meno. D’altro canto, la Corte di Cassazione bene si esprime nel configurare come reato il suono prodotto dal rintocco delle ore, considerando controversa la materia in merito al suono prodotto nell’ambito dell’attività liturgica».

Oggi è apparso su La Nuova Sardegna nella pagina della “Gallura”, l’articolo che abbiamo riprodotto integralmente. Al Sig. Poli, al quale non contestiamo il fastidio che gli possono produrre le campane del suo “campanile”, e non entriamo neppure nel merito delle tradizioni storiche che le stesse campane rappresentano, ci piacerebbe invece conoscere quali passi ha fatto -legali e presso le istituzioni- sui rumori, questi veramente molesti, prodotti, ad ore impossibili e con decibell molto sopra il tono delle campane, per turisti e indigeni, dai locali che circondano quel campanile. Non vogliamo parlare poi di ciò che quegli stessi locali produco attraverso i suoi avventori sulla piazza e nelle immediate adiacenze. Ci piacerebbe conoscere pure quale iniziativa ha intrapreso nei confronti della recente edizione della notte bianca che, in quanto a rumori non ha certo scherzato.

Sig Poli, ci faccia sapere. Saremo ben lieti di ospitarla nel nostro spazio.

“CRISTIANO RIFORMISTI”: testimonianza di impegno politico e sociale

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COMUNICATO STAMPA

 

 Su invito dell’On Antonio Mazzocchi, che ne è Presidente, si è costituita a Santa Teresa Gallura, l’associazione “Cristiano Riformisti”.

Alla sua costituzione hanno partecipato Giuseppe Tusacciu, Gianni Usai, Mario Cassoni, Masino Masu, Giuseppe Ogno, Nello Tamponi ed altri amici.

Responsabile del nuovo Circolo è stato temporaneamente nominato Giuseppe Tusacciu.

L’iniziativa ha trovato interesse unanime di partecipazione e, ad essa hanno dato la loro adesione circa cento persone che, condividendo i principi fondamentali dei Cristiano Riformisti che sono quelli della moderazione con quelli della dottrina sociale della Chiesa , dove al centro è il valore della persona, fuori dai conflitti, per una unità di intenti, ove necessario utilizzando anche una capacità di compromesso senza mai rinunciare ai valori che si ispirano all’agire con onestà nel rispetto dei diritti di tutti al di sopra di quelli personali.

I Cristiano Riformisti aperti a tutti coloro che intendono metterere in gioco il loro impegno, partono dalla convinzione che sia necessario rivedere tutte le procedure fin qui adottate sia nella politica che nel sociale ed adattarle alle nuove circostanze storiche nelle quali viviamo, a partire dal convincimento dei valori che portano al rispetto della dignità degli essere umani, nella responsabilità fondamentale della giustizia, della democrazia, della libertà, della solidarietà.

La consistente adesione all’associazione vi è stata per dare atto alla crescente necessità di essere solidali nel difendere i diritti di tutti, anche quelli di chi è diverso da noi, per questo riconosse il primato della politica, quella alta e nobile che è possibilità di riscatto solo se essa ha dei forti punti di riferimento morale.

Su questi fondamentali principi si fonda l’associazione, su questi principi tutti coloro che hanno aderito si impegnano a dare il proprio contributo al cambiamento, per attuare nuove politiche fattibili, per beneficiare delle opportunità che ci vengono offerte da questa nuova era, proponendosi quale forza trainante del cambiamento.

 

Santa Teresa Gallura, 7 agosto 2009

SANTA TERESA G. – IL PdL SI TIRA FUORI ?

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COMUNICATO STAMPA

 Il Popolo della Libertà di Santa Teresa Gallura muove i primi passi.

Dopo la formazione del coordinamento provvisorio avvenuto qualche settimana fa, di cui ne fanno parte Pierpaolo Nicola Asara, Giuseppe Ogno, Armando Soro e Giuseppe Tusacciu, la nuova realtà politica si organizza per le prossime elezioni comunali.

“Abbiamo intenzione di chiudere con il passato, vecchio,recente e attuale – si legge in un breve documento –, di portare a Santa Teresa un nuovo modo di fare politica, una nuova politica che rilanci il nostro comune, il turismo, l’urbanistica, la gestione portuale, l’ambiente; stiamo già lavorando per gettare le basi per un programma strategico di ampio respiro, che verrà, al più presto, presentato a tutti gli operatori dei vari settori al fine di condividerne i problemi e con loro cercare insieme nuove proposte. Il proposito sarà quello di chiedere la massima collaborazione attiva della cittadinanza in un impegno fattivo verso lo sviluppo del nostro Comune. Santa Teresa  merita di tornare ad essere il fulcro del turismo gallurese e verso quello obiettivo dovremo, tutti assieme, magari superando le vecchie barriere politiche, batterci perché questo possa divenire realtà”.

Il comunicato stampa sopra riportato, apparso qualche giorno fa su La Nuova Sardegna, ha voluto mettere in chiaro la posizione del partito di Berlusconi nei confronti dell’attuale maggioranza che amministra il Comune e, stando alla reazione, è riuscito in pieno nello scopo. Infatti, quando qualcuno ha fatto notare la cosa al sindaco, questi avrebbe risposto: “Niente paura, il comunicato nasce da un gruppo di persone che pensa di poter vendere il cinghiale prima di averlo preso”.

La metafora non è tra le più brillanti anche perchè, se lui conoscese bene i suoi amministrati, a Santa Teresa i cacciatori sono tanti e tutti abbastanza bravi. Attenzione signor sindaco potrebbe passare nella posta giusta ed allora il rischio di essere impallinato sarebbe grande.

Abbiamo avvicinato qualcuno degli estensori del comunicato, solo uno si è espresso con parole di tranquillità nei confronti del sindaco, infatti ha dichiarato che Bardanzellu non era mai entrato in discussione.

Che significa?

Questo non ha voluto specificarlo.