Si…! Stefano mi hai convinto. Voterò per la lista “Lungoni Adesso”.

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Ieri sera ho voluto partecipare ai comizi di chiusura della campagna elettorale. Avevo ancora qualche confusione su chi indirizzare il mio voto. Rinunciare a dare il mio voto a quel gruppo che almeno in parte ho contribuito a creare, è facile da dire, meno lo è il farlo. Devo sinceramente dire che mi è difficile dare un giudizio sulla lista numero tre, come chi legge il mio blog sa bene come la penso e quindi evito, saranno gli elettori a giudicare con il loro voto. Per le altre due liste in competizione devo dire che ho un grande rammarico. Cerco di immaginare come sarebbe potuta essere una lista che vedeva unite le due compagini: i due capolista uniti in quella intesa che li ha visti assieme a condurre un’opposizione seria, qualche volta dura, mai fuori dalle righe, assieme avrebbero avuto partita vinta a tavolino. Detto questo non conosco cosa sia stato il motivo di divisione, certamente vi sarà stato uno scontro fra due forti personalità e questo ha determinato lo strappo.

I programmi: entrambi ben lontani dal solito “libro dei sogni” della numero tre: ma, è gente abituata a scrivere tanto e a realizzare poco. Se tanto mi da tanto, se dovesse vincere “confronto e Dialogo”, assisteremmo al bluf dell’Amministrazione che li ha partoriti. La squadra: è difficile dare voti ma se dovessi giudicare le tre compagini da ciò che in queste giornate di campagna elettorale dovrei senz’altro dare un otto alla numero uno, un sei e mezzo alla numero due e un quattro e mezzo scarso alla numero tre.

A questo punto andiamo direttamente sulla numero uno: il programma, scritto in modo semplice, nulla di faraonico, poche cose concrete, al passo con i tempi che incombono su tutto il Paese, una attenzione particolare ai giovani, parte integrante di tutto il programma, al centro di ogni iniziativa. Una attenzione particolare all’assistenza ed alla sanità è stata svolta dalla dottoressa Liliana Scano. Lucido anche se con tratti di nuda concretezza l’intervento di Ignazio Mannoni; da sottolineare quanto detto esposto dalla Antonella Occhini ed anche dalla Laconi che ha voluto premiare nel suo intervento, l’importanza del voto con un particolare appello a non deludere coloro che sono venuti in Italia per trovare lavoro e democrazia e rischiano di assistere, attraverso azioni poco chiare di ritrovarsi ancora in uno stato di ricatto morale quando non anche materiale.

Poi, in chiusura Stefano Pisciottu: un intervento non solo programmatico, un intervento politico e di denuncia. A conclusione di una campagna elettorale impostata sul non accettare provocazioni si è sentito in dovere di richiamare alcune storture ed attacchi personali che sono stati indirizzati da candidati in altre liste. Senza scendere sullo stesso piano ha voluto denunciare le scorrettezze sottolineando che quei metodi non pagano.

A chi ha detto che votare per lista “Lungoni Adesso” perché, in caso di vittoria avrebbe rischiato un immobilismo per i prossimi cinque anni, dovuto, secondo questi detrattori, in quanto la loro posizione politica gli avrebbe preclusa i contatti in Regione, in Provincia, i in Parlamento. A costoro Stefano Pisciottu ha risposto: “ noi non abbiamo bisogno di raccomandazioni, la politica che noi andremo a portare avanti qualora fossimo chiamati ad amministrare, sarà nel pieno rispetto delle regole e non avrà bisogno di solleciti sottobanco. Quel modo di essere, quei metodi sono quelli che vengono usati da chi ha scarsa capacità e continua a pensare vecchio, a volersi muovere ante prima repubblica. Noi andremo a chiedere alle Istituzione ciò che ci spetta, ciò che il paese ha diritto di avere e lo faremo con dati di fatto sicuri che dall’altra parte vi sono persone di ben altro spessore di quelle che vorrebbero farci intendere e che non rifiuteranno ciò che lecitamente è dovuto. Chi pensa questo è vecchio e non ha capito che il mondo è cambiato, i blocchi sono rimasti solo nella sua testa, la nostra è libera da pregiudizi, a noi è sufficiente amministrare bene coscienti come siamo che solo così si fanno gli interessi del paese, gli interessi della Comunità”.

Pisciottu ha quindi concluso con un appello ai numerosi presenti a dare il loro consenso dopo aver guardato in viso tutti i componenti della sua lista: persone senza interessi personali da difendere, oneste, desiderose di mettersi in gioco per dare una amministrazione che amministri nell’interesse della comunità teresina.

Si…! Stefano mi hai convinto. Voterò per la lista “Lungoni Adesso”.

Beppe Tusacciu

CHIUDIAMO IN BELLEZZA LA CAMPAGNA ELETTORALE MA NON ABBASSIAMO LA GUARDIA CON I MISTIFICATORI DELLA POLITICA

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Siamo arrivati alla vigilia di queste elezioni amministrative che hanno visto una lunghissima campagna elettorale che ha impegnato un po tutti sia direttamente che indirettamente. Poche volte si è avuto un coinvolgimento così sentito, d’altra parte non poteva essere diversamente dal momento che si viene fuori da un quinquennio disastroso che non solo ha narcotizzato la politica ma, ancor peggio, ha mortificato gli elettori.

In questi giorni non si parla d’altro che di crisi economica, di tagli alla spesa, di richiamo ai sacrifici, tutto ciò non può che riflettersi su chi sarà chiamato alla responsabilità di amministrare gli enti locali.

Questo, il primo grande motivo di una scelta oculata su chi si manda a compiere il delicatissimo compito di amministrare. In tempi lontani, quando molti di noi eravamo convinti di vivere nel tempo delle vacche grasse, certi problemi non li sentivamo e solo ora ci rendiamo conto di cosa siano significati quei periodi, quando amministrava bene chi riusciva ad ottenere finanziamenti iperbolici per opere inutili: solo ora ci rendiamo conto del danno che abbiamo fatto non allo Stato, ma ai nostri figli, alle generazioni a venire.

Purtroppo in questa campagna elettorale c’è chi ancora sostiene che non bisogna votare quella lista perché se vincesse non avrebbe santi in paradiso che possano fargli arrivare facili finanziamenti. Costoro, sono la genia più pericolosa, non hanno capito che l’economia mondiale è alla frutta e che nel nostro Paese quella frutta l’abbiamo già mangiata a dismisura tanto tempo fa. Costoro non hanno capito che è arrivato il tempo che amministrare è cosa da persone serie e preparate, non da personaggi della politica naif.

Certo, l’abitudine è difficile da morire: si concorre per essere eletti, spesso lo si fa senza rendersi conto che poi quella elezione è un servizio che si deve rendere al cittadino e quel servizio va svolto con serietà, con spirito di sacrificio, ma anche e principalmente, con capacità. Se si hanno presenti questi principi allora non si vedranno più campagne elettorali dispendiose, non si sentiranno discorsi vuoti, i proseliti saranno sollecitati solo proponendo programmi, illustrando come si intende realizzarli e con quali mezzi, poi, lasciando la libertà all’elettore di valutare chi merita scartando quelli che mostrano di aver a cuore i propri interessi personali o di bottega.

Penso con grande ambascia a coloro che sono convinti che per amministrare per conto di una comunità sia sufficiente mettersi in gioco e che mostrare la propria faccia sia costruirsi un’immagine, penso a quelli che parlano senza pensare; penso a coloro che usano pensieri altrui facendoli propri senza capirli; penso a quelli che credono che la “cultura” sia acquisibile attraverso la “rete”. Misero è colui che pensa di fare il bene della collettività denigrando il prossimo o l’avversario convinto di poterne trarre vantaggio. Purtroppo c’è ancora chi si comporta in questo modo, dimostrando povertà di idee e di principi. Costui non potrà mai essere un buon amministratore anche quando dovesse essere eletto.

All’elettore vorrei raccomandare di non farsi ingannare dalle apparenze, mai come oggi è importante fare una scelta attenta su chi votare, Quasi mai chi strilla di più ha ragione, anzi, mai la ragione è di costoro.

Prima di mettere la croce sulla scheda valutate bene a chi votare, un errore costituisce un danno che dura cinque lunghi anni.

Buon voto a tutti.

Beppe Tusacciu

 

LASCIATO DAI SUOI DISCEPOLI, SOLO ALL’ULTIMA CENA

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Lasciatemi scrivere una breve riflessione su questo scorcio di campagna elettorale. Due righe, poco più.

Sono veramente a disagio, proprio io che non sono mai stato un estimatore dell’ormai ex sindaco di Santa Teresa. Ma, i miei potrebbero essere fatti che riguardano la mia  persona, comunque il problema ha trovato soluzione sabato primo maggio alle ore 12,00, quando la ricandidatura non ha trovato sponda in nessuna lista o iniziativa che dir si voglia.

Il mio disagio rimane comunque nel vedere come si sia consumata la “faccenda Bardanzellu”:  liquidata con spietata disinvoltura da coloro che per cinque anni sono stati li a pontificare nell’immobilismo più totale, godendo solo di un po’ di immeritata notorietà

Non vi è dubbio che le responsabilità ricadano sul Capo ma, se esaminiamo per bene cosa è successo in questi cinque anni passati, dobbiamo mettere sul piano della bilancia la scarsità della squadra e, quando anche il Capo avesse avuto qualche idea, la mancanza di elementi per portala a compimento era superlativa.

Chi aveva fatto una lista di opposizione, Alleanza Nazionale, questo l’aveva visto sin dal momento della formazione della lista, tra di noi si diceva allora che quella lista era più adatta per organizzare la festa di Buoncaminu (chiedendo scusa al Comitato per l’accostamento) che ad amministrare un paese. Le colpe del Sindaco: la mancanza di un briciolo di coraggio in più.

Quando si è accorto che con quella squadra non sarebbe andato da nessuna parte, avrebbe dovuto denunciare le carenze della sua maggioranza e, magari dopo due anni, mandarli a casa.

Ecco cosa avrebbe dovuto fare. Allora sarebbero stati i tempi giusti per riproporsi con nuovi volti scegliendo le persone giuste che avrebbero potuto concorrere a cambiare il volto di Santa Teresa.

Contravvenendo ad ogni logica, Lui ha voluto portare la sua croce sin sul Golgota rimanendo alla fine crocifisso da solo abbandonato pure dai Dismas e Gestas.

Peccato, avrebbe potuto riscattarsi e non lo ha fatto ed ora, non solo è stato abbandonato ma, mentre egli da solo deve espiare colpe non solo sue, il manipolo più importante della sua Giunta, la spina dorsale della sua amministrazione, lo ha “scaricato” per riproporsi, riciclandosi e cercando di farsi una verginità alle sue spalle.

Che esperienze. Certo è che ora quel che è fatto è fatto, ma poiché ci sono ancora quindici giorni per riflettere su chi votare non sarebbe male se l’ex sindaco intervenisse per far conoscere i meriti  di quella squadra che lo ha fatto patire per cinque anni ed ha messo in ginocchio il paese non certo per pregare.

Noi, la cittadinanza tutta ci aspettiamo uno slancio di orgoglio, un colpo di reni che potrebbe dare veramente una grande svolta al paese.

Beppe Tusacciu

 

DEDICATO A CHI SI SENTE ZORRO ED E’ SOLO CAPRA… ANZI BECCO

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In riferimento al mio ultimo pezzo scritto per il blog nel quale esprimevo alcune considerazioni circa la presentazione della lista civica “Consenso e Dialogo”, ho ricevuto una mail con la firma di un amico nella quale, confidenzialmente criticava il mio atteggiamento critico e di dissenso verso quella lista che, a suo dire, avevo lasciato contravvenendo alle regole del partito al quale appartengo. Per questo mi invitava a rientrare nei ranghi seppur in una posizione di minoranza, visto che non ero riuscito “a portare a termine il mio progetto di un centro-destra con capolista PierPaolo Asara”. Dopo tutto questo sproloquio, chi scrive si dilunga in una esposizione denigratoria verso personaggi della sinistra teresina sino ad infangare la figura del capolista della lista civica “Lungoni Adesso”.

Dal tono e dalle espressioni ci è voluto poco a dubitare che quella lettera fosse stata scritta dal firmatario, pertanto, dopo un paio di telefonate è subito saltato fuori l’inganno della firma falsa.

Avrei voluto pubblicare la lettera di cui si parla, non lo faccio per rispetto alla persona che ha subito questa falsificazione, e per coloro che vengono indicati ed offesi come fossero il male supremo di Santa Teresa, comunque molti, ai quali era stata indirizzata per conoscenza, la conoscono per averla ricevuta nello stesso modo come l’ho avuta io.

Quella lettera con quale qualche bricconcello ha  abusato della personalità altrui, commettendo un grave reato per il quale, molto probabilmente, verrà perseguito, merita una risposta, oltre ad alcune considerazioni.

Andiamo per ordine: lo scrivente sostiene, quindi, che io mi sarei risentito per non essere riuscito nell’intento di determinare capolista PierPaolo Asara e questo avrebbe dettato il mio abbandono dal partito. Errore. Io non ho mai abbandonato il P.d.L., casomai io ho abbandonato una trattativa dove di partitico non c’era nulla, la politica era lontana, e l’ho abbandonata proprio quando ho capito che si stava consumando un vero papocchio pasticciato, dove proprio i partiti venivano mortificati da una arroganza ignorante. Tutto questo lo scrivo per chi leggerà il blog non certo per chi abusa della personalità altrui, perché questi, lo scrivo con cognizione di causa, non ha la capacità di comprendere certe finezze.

Caro il mio biricchino, il tuo stato intellettivo è talmente limitato che, senza rendertene conto, vai per frasi fatte, che ripeti e riscrivi sempre uguali nei posti più impensati, dalle quali non sarebbe impresa difficile individuarti. Al tuo cervello sembrerà strano, ma preferisco lasciarti il gusto dell’anonimato, ti qualifica meglio.

Una cosa però voglio dirtela: per arrivare ad un grado di così alta meschinità, la campagna elettorale ti deve dare poche soddisfazioni e ben poche prospettive se sei costretto a ricorrere a tentare di screditare un modestissimo cronista delle cose teresine.

Consentimi un consiglio semplice, semplice: dedicati alla campagna elettorale e non perdere tempo a scrivere lettere anonime, credimi, se proprio vuoi e devi, fallo mettendoci la faccia, l’anonimato è ignobile e dimostra sempre una carenza endemica di coraggio e di onore (per non dire qualcosa di ancora peggio che riguarda la sfera sessuale).

Non posso augurare a te che ti nascondi ne ai tuoi eventuali ispiratori, parole di vittoria, non meriti nulla se non che l’elettorato salvi il paese dai quasi uomini come te.

Beppe Tusacciu

 

 

PISANU, SANCIU, SANNA E PRATO PRESENTANO AL MORESCO LA LISTA “CONFRONTO E DIALOGO” DI SANDRA CAREDDU

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Santa Teresa Gallura, 16 maggio 2010

Con la parata dei big del P.d.L. si è conclusa all’Hotel Moresco l’ultima delle presentazioni delle liste per le elezioni amministrative di Santa Teresa Gallura.

Una presentazione fatta senza parsimonia con gli interventi di alto valore politico da parte delle personalità, da Pisanu, Sanciu, Sanna e Prato, buoni i compitini letti dai candidati al Comune che si sono presentati come la novità ed il rinnovamento della politica teresina; sul palco è stata notata una assenza significativa, rappresentata dal padre dell’assente.

Tornando sul tema rinnovamento, una nota che dovrebbe far arrossire non solo chi quella posizione ha sostenuto, ma forse il rossore per la vergogna avrebbe dovuto avere maggior risalto su coloro che avevano esordito in questo scorcio di campagna elettorale con il totale distacco dalle posizioni della amministrazione uscente. Sono stati gli assessori ancora in carica nella giunta uscente a dimenticare il loro impegno politico e istituzionale per rimproverare la stessa e impegnata inattività negli scorsi cinque anni, addossando, non si capisce bene a chi, la responsabilità dell’immobilità, dell’inefficienza, dell’incapacità cui l’amministrazione uscente si è dimistrata. Loro erano e sono ancora li e vorrebbero testimoniare contro se stessi, cercando di addebitare alle amministrazioni precedenti le loro colpe.

Per fortuna a Santa Teresa hanno memoria lunga ed occhi per vedere: l’amministrazione di cui loro fanno parte, è stata talmente immobile che non solo non ha fatto nulla di proprio ma, ancora peggio, non è riuscita neppure a portare a termine quanto l’amministrazione Nicoli aveva  messo in cantiere. Queste critiche quanto mai inopportune, giungono da coloro che, senza rendersi conto, hanno operato per far rimpiangere quella amministrazione che loro criticano oggi.

Chi vi scrive queste cose le ha già dette e sottolineate in tempi non sospetti e lo possono testimoniare quegli amici che hanno preferito rimanere, senza vergogna,  in questa lista e che ora chiedono il voto con le stesse persone che hanno combattuto per ben cinque anni.

Sono rimasto meravigliato e un pò anche scandalizzato di un discorsetto fatto con veemenza da un candidato nel quale, con una metafora abbastanza scoperta, accusa l’incapacità di un assessore che non ha saputo gestire la promozione turistica, ma, nessuno ha parlato di cosa è stato fatto in campo sanitario e sociale, così come nulla si è detto sullo sport e lo spettacolo proseguendo per tutto il resto (vedi Silene). Certo come si può pretendere coerenza da chi si permette di dare ad altri la patente di incoerente, accoppiandosi poi in una lista che altro non è che una Bardanzellu bis in negativo, cioè, in forma peggiorativa. Per dirla in numeri, la lista capeggiata dalla signora Careddu è rappresentata per il 37% dalla vecchia amministrazione e se dovesse malauguratamente vincere le elezioni quella percentuale passerebbe al 55%. Questo è il rinnovamento che ci viene propinato e che l’elettorato è chiamato a votare.

Chissà se i Sen. Pisanu e Sanciu, nonché il consigliere regionale Sanna erano coscienti di essere venuti a rappresentare una lista la cui vittima sacrificale era solo e unico il povero Piero Bardanzellu, mentre gli altri, secondo loro, potrebbero rappresentare e amministrare Santa Teresa.

Che vergogna. Cittadini prima di dare il vostro voto valutate bene, Santa Teresa non è più nelle condizioni di sostenere una calamità di cinque anni.

Beppe Tusacciu

S.TERESA GALLURA – CENTRO TAPHROS – PRESENTAZIONE DELLA LISTA N° 2 “LINA CROBU Per…”

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Se queste elezioni dovevano dare un senso di novità, questa c’è stata. La presentazione della lista n° 2 “Lina Crobu Per…” ha dato un’immagine del tutto nuovo di approcciare l’elettorato: La capolista si è presentata con una lista composta per due terzi da elementi appartenenti al sesso femminile. Una rivoluzione non solo per Santa Teresa ma per l’intero Paese.

Detto ciò, senza alcun pregiudizio maschilista, la Crobu afferma, con estrema sincerità e coerenza, che non essendo riuscita ad affermare il suo progetto nella scorsa legislatura vuole riprovarci con le sue amazzoni.

Una punta polemica verso chi gli ha dato la delusione di aver intrapreso “altri percorsi”; si sente appagata dalla fiducia che un gruppo di persone coeso e convinto hanno riposto nel progetto di “     “rinnovamento nel modo di praticare la politica e gestire la vita amministrativa di santa Teresa”.

Cosa si può dire della lista “Lina Crobu Per…”? Non risponde a indirizzi partitici; è composta in maggioranza da donne; il livello di età è verso il medio, con qualche punta giovanissima (è l’unica ad aver candidato un ventenne); è rappresentativa di quasi tutte le categorie sociali.

Se la lista al femminile riuscisse a catturare il mondo al quale appartiene, non ce ne sarebbe per nessuno, sarebbe nelle condizioni di “stracciare” le altre liste, ma tutti sappiamo che le peggiori antagoniste delle donne sono proprio le donne e, quindi, la signora Crobu avrà il suo buon da fare per conquistarsi il voto femminile in primis.

Detto questo, l’indirizzo politico, al di fuori degli slogan ai quali ha rinunciato, è di ridare credibilità e prestigio  a Santa Teresa, e Dio sa quanto questo paese ne ha bisogno. Per questo non possiamo che augurargli un “in bocca al lupo” Lina.

Beppe Tusacciu

STEFANO PISCIOTTU PRESENTA “LUNGONI ADESSO”

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Alla stazione marittima, invasa da una folta presenza di teresini, si è svolta la presentazione della lista capeggiata da Stefano Pisciottu. Partecipanti dalle facce distese, fatto salvo qualcuna appartenente alle liste concorrenti, preoccupata per la parata abbastanza numerosa, ma, niente di che.

La manifestazione ha preso corpo con il rituale della presentazione dei candidati, dopo un breve e conciso intervento del Capolista che ha voluto sottolineare la volontà di evitare un programma da “libro dei sogni” per un concreto operare condiviso e trasparente da realizzare con l’apporto di tutti.

E’  scritto nella Premessa: “Perché ogni cittadino possa sentirsi attore delle scelte che interessano il proprio paese, è necessario favorire al massimo la circolazione delle idee. Per questo intendiamo potenziare e rendere efficienti canali informativi di nostra competenza (sito internet, incontri pubblici diretti, stampa…). Questo è il secondo impegno che prendiamo”.

Nel suo intervento introduttivo ci ha voluto spiegare perché “Lungoni adesso”. Quell’adesso, apparentemente statico, sta a rappresentare ciò che entra nella disponibilità immediata di chi dovrà amministrare questo paese studiandone le potenzialità, quelle evidenti e quelle nascoste, liberarle e dargli corpo, sviluppandone le potenzialità per indirizzarle verso mete di progresso e di sviluppo. Quindi, un “Adesso” rivolto verso il futuro, verso una azione condivisa e partecipata che tenga sempre come suo obiettivo la persona, le sue esigenze, il suo benessere.

Per chi frequenta Stefano Pisciottu non può che riconoscerlo in questi propositi. La sua storia politica ne fa fede: Stefano ha fatto già esperienze politiche amministrative, è stato consigliere di maggioranza ed in quella veste ha dimostrato, qualche volta con foga giovanile, di essere intransigente nei confronti di quelle che lui riteneva fossero delle storture, critico coerente nelle proprie idee, pungolatore quando necessario, partecipativo nell’interesse dei propri concittadini; Consigliere di opposizione, sempre presente nei problemi più spinosi, con una opposizione critica ma anche costruttiva. Gli ultimi cinque anni che lo hanno visto all’opposizione ha continuamente combattuto con fermezza l’immobilismo di un’Amministrazione distratta e inconcludente e, sicuramente, è stata questa esperienza a far maturare il desiderio di intervenire direttamente per dare una svolta al suo paese, colpito si, da una crisi che lui definisce “planetaria”, ma peggio ancora, dai danni chi nulla ha fatto negli anni passati per renderla più accettabile e meno pesante di quanto ora è.

Il programma: scarno in apparenza, pieno di contenuti nell’essenza. Un programma calibrato nelle cose che si possono fare, niente sogni, un vivere nella coscienza delle difficoltà, una analisi sulle cose vere. No, il turismo al servizio del cittadino, il cittadino per il turismo. Un capovolgimento di fronte che la dice lunga sulle intenzioni: l’impegno comune per migliorare la qualità della vita e con essa anche l’accoglienza dell’ospite. Come ottenere questo? Attraverso una attiva opera di servizi e di regole, di riqualificazione ambientale, di miglioramento delle strutture, di incentivazione ad evolversi, ad “aggredire” i problemi per trovare soluzioni compatibili.

La lista: sedici nomi rappresentanti tutti gli strati della società civile, dai professionisti  agli impiegati, imprenditori e rappresentanti del mondo agricolo e delle pesca. Per gli amanti dei numeri, la quota rosa è ampiamente rispettata (38%), i professionisti (25%), gli imprenditori (25%), gli operai (12,5%) impiegati (18,75%).

Nei propositi, una lista che potrebbe soddisfare le esigenze del paese. All’elettorato l’ardua sentenza.

Beppe Tusacciu

Ricevo, rispondo e pubblico – risposta ad uno sconosciuto e a chi la pensa come lui.

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(lettera di Simone De Giovanni)
Facevi prima a scrivere direttamente senza tanti giri di parole che lasci Solamente ed Esclusivamente perchè ancora una volta cercavi di lottare fino alla fine non per il bene del paese come asserisci tu, ma per il famoso e così detto posticino alla Presidenza della Silene “Ovviamente con richiesta di congrua remunerazione”. Faresti più bella figura a non scrivere e a ritirarti a vita privata tanto il messaggio ti sarà ben chiaro da tutti i giovani, non avresti neanche mai dovuto partecipare dall’inizio hai fatto solo perdere tempo e moralmente non te saresti mai dovuto assumerne l’impegno, in quanto il futuro è di noi giovani e pertanto sarà di nostra responsabilità l’avvenire. Ma come potevi mai pensare che alla fine il tuo peso politico di “12 voti” avrebbe prevalso?
La politica è come un Teatro e, pertanto bisognerebbe sempre capire dall’inizio quando è il momento di uscire di scena…

 

Ricevo, rispondo e pubblico.

Solo oggi sono entrato in possesso della mail in oggetto.

Non ho il piacere di conoscere il Sig. Simone De Giovanni, anche se, da come scrive, si direbbe che si tratti di persona che conosce le cose teresine e ritiene di conoscere anche il sottoscritto. Per questo mi sono permesso di fare qualche ricerca ed un breve giro di telefonate, a nessuno viene in mente chi sia, pertanto, a scanso di equivoci,  devo ritenere che potrebbe essere un nome di comodo messo li per mancanza di quella verve che fa preferire l’anonimato al posto del vero nome. Ma questa  non può essere certezza e come tale, in attesa di conoscere la persona o la vera identità, mi accingo a rispondere, lo faccio mettendoci la faccia così come ho sempre fatto,assumendomi tutte le responsabilità che la mia morale mi impone. Vede , Simone, ci sono persone alle quali certi valori sono sconosciuti e preferiscono colpire rimanendo nell’ombra: non è bello come comportamento mqa, in questo strano mondo nessuno è perfetto, anche la mancanza di coraggio è un sentimento, povero è chi lo custodisce in se.

Seguendo il suo aggrovigliato ragionamento, sarebbe stato comodo lasciare ma, diversamente da come pensa (sic), io amo Santa Teresa, tanto da viverci per libera scelta, ed anche, il più lontano possibile, di morirvi.

Come nei tempi passati, anche oggi, ho sempre dato la mia disponibilità a singoli o per la Comunità, cercando di rendermi utile per quanto era nelle mie possibilità. Vogliamo parlare dei benefici che ne ho tratto? Bene: il più importante e l’unico, mia moglie, una donna splendida che vive con me da ben quarantasei anni. Altro? ho portato, mai preso e continuo a dare senza nulla pretendere. Non ho terreni da lottizzare, non ho imprese da inserire, pago regolarmente le tasse e non nulla da chiedere a nessuno Si guardi attorno e mi dica, della lista per la quale mi sembra parteggi, quanti si trovano nella mia condizione? Vuole che le faccia l’elenco?  E lei, Siamo sicuri che per lei è la stessa cosa? Come facciamo a saperlo? Andiamo a fidarci?

La Silene: crede di sapere tutto, di essere intelligente ma lo dimostra poco. Se fosse come dice, sarebbe stato semplice per me mettermi tranquillo ed attendere sperando nella vittoria del gruppo che ho lasciato, forse poteva anche andarmi bene, ma questa sarebbe stata la sua morale, la mia è completamente opposta. Io le cose storte preferisco denunciarle convinto di fare un buon servizio al paese ed ai suoi cittadini e a me stesso. Chiedere scusa ai cittadini mi sembra doveroso per chi, seppur in buona fede ha partecipato attivamente alla formazione della coalizione che ha prodotto quella lista: ma, a tutto c’è un limite, quando la politica è giustificazione all’arroganza, quando questa diventa discriminazione alle persone ed ai partiti, allora non si possono condividere quelle posizioni, sono quelle che cozzano con i miei principi ai quali non posso abdicare. Capisce perché ho ritenuto di chiedere scusa così come ho fatto. Peccato che lei questo non l’abbia capito

In quanto a remunerazioni, posso assicurare lei e chiunque la pensa come lei (molto pochi invero) che io vivo bene del mio così come è sempre stato, con ciò che mi proviene da una mia vita di lavoro, anzi, per metterla a conoscenza qualora non lo sapesse, a dimostrazione  di circa cinquantanni di onorato lavoro, pubblicherò sul blog il mio curriculum-vitae così potrà prendere visione e cognizione che dopo tanta contribuzione, godo di una pensione che mi consente di vivere decorosamente senza dover ricorrere a qualsiasi forma di assistenza, inoltre, sempre per trasparenza, tuttora svolgo un’attività professionale, pertanto lo stipendio della Silene non ha mai solleticato le mie aspirazioni.

Sul ritirarmi a vita privata devo dire che sarebbe una vera iattura per lei se lo facessi. Immagini,  se non avessi fatto l’uscita che ho fatto, lei come avrebbe potuto scrivere le stupidaggini che ha scritto? E se fosse in lista?

Dice di essere giovane e, se lo è, farebbe bene a mantenere un po di modestia, così facendo non fa altro che far capire all’avversario che ha colpito il bersaglio: se capisse qualcosina di politica, se avesse almeno i primi rudimenti, non sarebbe mai caduto nell’errore di attaccare come ha fatto, un comportamento da bamboccio con scatti di impertinenza. Vede, sono i tipi come lei che mi danno la forza di continuare, sono quelli come lei che  mi fanno capire che c’è ancora bisogno di partecipazione perchè se si lasciasse e ci fosse anche una remota possibilità che lei potesse essere nuovo attore di quel teatro che ha citato, allora veramente varrebbe la pena continuare perchè pensare che cervelli come il suo potrebbero partecipare ad amministrare la cosa pubblica, sarebbe la iattura più grande che un paese possa subito.

Vede, io ho sempre avuto presente quel detto che dice: “la madre degli imbercilli è sempre in cinta”. Non voglio alludere che lei sia uno di quei figli, assolutamente, non lo penso, anzi con lei sarei felice di fare un dibattito pubblico, confrontarmi ma che dico, lei in pubblico, dovrebbe farsi conoscere ed io so bene che non potrò godere di tanto piacere.

Caro, prima di chiudere devo assolvere all’ultimo compito di tentare di farle capire il significato di quei 12 voti. Premesso che io non feci nessuna campagna elettorale, non sono entrato in nessuna casa, non ho chiesto direttamente a nessuno di votarmi. Se lei avesse avuto un pochino, veramente poco, acume avrebbe potuto fare qualche calcoletto, piccolo, piccolo, e si sarebbe accorto che i voti sarebbero potuti essere diversi, ma non importa. Quei 12 voti sono stati molti comunque, perchè magari hanno impedito ad un altro di un’altra lista di essere eletto, oppure hanno contribuito ad un candidato ad essere eletto. Come vede i voti vanno saputi leggere e questo per lei è troppo, anche se stessi per lungo tempo, ore, a spiegarglielo. Queste cose forse superano le sue possibilità intellettive. Mi spiego meglio: immagini che ora con il mio voto, riesca a spostare l’asse vincente da un gruppo all’altro, da un candidato all’altro e questo risultasse vincente, capisce quanto conta un solo voto o un’opinione? Ora capisce perchè non voterò per la civica di centro-destra, anzi, rifletta. perchè non segue il mio esempio? Mi creda sarebbe la cosa più saggia che potrebbe fare. Dove andrà il mio voto l’ho detto chiaramente, mi segua, mi dia retta.

Beppe Tusacciu

 

 

 

 

 

 

 

 

CURRICULUM-VITAE

 

 

Nome, cognome                                 Giuseppe TUSACCIU

 

Data, luogo di nascita                       29.09.1936 – Roma

Residenza                                           Santa Teresa Gallura – Via del Porto, 21

Stato civile                                         Coniugato

 

Studi                                                  Diploma di Scuola tecnica industriale – indirizzo sugheriero;

                                                           Diploma ragioneria

 

Note                                                   Iscritto all’Ordine dei Giornalisti – elenco Pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e Molise – Roma) tessera n° 062988;

 è stato:

Consigliere Nazionale dell’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana);

Vice Presidente dell’UCSI – Lazio;

Consigliere e Membro del Direttivo della Sezione Italiana dell’AGE (Associazione Giornalisti Europei);

Vice Presidente e Tesoriere dell’ACEC (Associazione Cristiana Europea della Comunicazione);

Insignito delle Onorificenze di Cavaliere, Ufficiale, Commendatore M.R.I..

 

Esperienza professionale                  Assunto, nel 1960, alle dipendenze della Democrazia Cristiana: nel 1966, il Vice Segretario Nazionale On. Flaminio Piccoli  lo ha voluto nella sua Segreteria dove ha svolto il ruolo di Segretario particolare seguendolo, negli anni, nei molteplici incarichi (Segreteria del Partito, Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati, presidenza del Consiglio Nazionale DC, Presidenza delle Commissioni Esteri della Camera dei Deputati  e del Senato.

                                                           Con l’On. Flaminio Piccoli è stato al Ministero delle Partecipazioni Statali dove ha avuto modo di studiare la struttura degli Enti partecipati.

                                                           Assunto alla SNAM, società del Gruppo ENI, è stato comandato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri nel Gabinetto dell’On. Moro.

                                                           Integrato nei ruoli ENI, veniva inserito nell’Ufficio Stampa con la responsabilità di redarre una nota politica per il Presidente e con l’incarico di mantenere i contatti con la stampa parlamentare ed i rapporti tra la stampa locale e le Società del Gruppo.

                                                           Per l’ENI ha fatto degli studi di pianificazione aziendale ed uno studio sulla pianificazione e gestione  della stampa locale, nonché un piano per la distribuzione dei giornali su tutto il territorio nazionale.

                                                           Nominato Dirigente, entra nei ruoli della SAMIM, Società del Gruppo ENI per la metallurgia, dove gli viene affidata la Direzione delle Relazioni Esterne ed i rapporti con la stampa e le Istituzioni.

                                                           Per la sua conoscenza delle Partecipazioni Statali, nel 1988, è il Ministro Carlo Fracanzani a richiedere la sua collaborazione per affidargli l’incarico di dar corpo ad un nuovo  Ufficio Affari Riservati, incarico che mantiene anche con i Ministri Piga e Andreotti (Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle PP.SS. ad interim).

                                                           Nel 1993, lascia il Ministero ed il Gruppo ENI.

                                                           Collocatosi in quiescenza, viene chiamato ad amministrare una nota società privata di servizi a Roma, conseguendo, nella stessa, importanti risultati organizzativi ed  economici.

                                                           Nel 2000 si trasferisce in Sardegna, a Santa Teresa Gallura, dove amministra diverse società impegnate nel campo sanitario nelle provincie Olbia-Tempio e Sassari.

                                                           Per la sua esperienza ha fatto moltissime consulenze di pianificazione aziendale.

                                                           Ha collaborato con gli Onorevoli Andreoni, Cristofori, Rojch, Boi, Scanu.

 

Esperienze politiche                          Dal 1954 ha militato nella Democrazia Cristiana, sino al 1992, senza aderire al Partito Popolare.

                                                           Nel 1994, su richiesta diretta del Presidente di Alleanza Nazionale, On. Gianfranco Fini, aderisce ad Alleanza Nazionale ed accetta la candidatura alla XII Circoscrizione dell’EUR – Laurentino, del Comune di Roma.

                                                           E’ stato membro del Direttivo e Vice Presidente del Circolo AN “Franco Boccognani” di Santa Teresa Gallura.

                                                           Con lo scioglimento di Alleanza Nazionale, confluisce nel Popolo della Libertà dove milita attivamente .

                                                           Con un gruppo di amici costituisce a Santa Teresa Gallura una Sezione dell’associazione dei “Cristiano Riformisti”, raccogliendo l’adesione di circa cento iscritti.

 

Esperienza giornalistica                   Ha collaborato:

                                                           Corriere di Reggio (Calabria)

                                                           AGIM (Agenzia Giornalistica Italia Meridionale)

                                                           ASCA

                                                           Il Borghese (direttore Mario Tedeschi)

                                                           ORE 12 (quotidiano economico)

                                                           Il Globo (quotidiano politico-economico)

                                                          

 

PERCHE’ DA ISCRITTO AL P.d.L.,MEMBRO DEL COORDINAMENTO PROVVISORIO CITTADINO, EX COMPONENTE DELLA DELEGAZIONE PER LA FORMAZIONE DELLA LISTA PER LE ELEZIONI COMUNALI, NON VOTO PER IL CENTRO DESTRA

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Forse ai molti non interesserà perché ho lasciato la “delegazione” del P.d.L. nella trattativa per la composizione di una lista di Centro-destra per le elezioni amministrative del 30 maggio 2010.

Lascio e la posizione che assumo nei confronti di quanto attivamente ho contribuito a creare è stata profondamente ferita nei principi fondamentali che regolano l’etica e le norme non scritte del vivere civile.

Amo troppo il paese che mi ha adottato per tacere.

Dico questo assumendomi tutte le responsabilità personali di quanto scriverò di seguito.

La prima risposta che do a me stesso è:

mi vergogno di essere stato anche io artefice della creazione di un mostro senza testa;

mi vergogno e la mia coscienza si ribella di fronte alle nefandezze che sono state perpetrate in nome e per conto della non politica, o meglio, di una politica “alla amatriciana” che vuole mascherare dietro una figura di un falso perbenismo, l’incapacità latente e la caparbia ottusità insita nel proprio essere;

mi ribello e mi allontano perché non posso accettare di essere indicato come complice di azioni che toccano e feriscono profondamente la persona in nome di quella politica che è lontana dal loro mondo, quella politica che colpisce alle spalle l’alleato, mentre tutti stanno a guardare, attenti che poi non tocchi a loro la stessa sorte;

lascio per non rinunciare ad essere me stesso, perché non accetto e non condivido le discriminazioni rivolte verso nessuno, alleati o avversari;

lascio perché trovo inaccettabile che si riproduca una riedizione in negativo della vecchia maggioranza, magari facendola passare come lista di rinnovamento;

lascio perché trovo ingiusto che tutte le colpe di immobilismo ed incapacità dell’amministrazione uscente siano addossate solo al sindaco mentre i partecipanti alla nuova lista mantengano ancora la carica di assessore, dal capolista in poi.

Non posso augurare un “in bocca al lupo” alla capolista perché non si può pensare di condurre una coalizione ponendo veti su esseri umani e offendendo la dignità dei partiti che dovrebbero sostenerla. Se gli augurassi di vincere farei un cattivo servizio alla Comunità.

La sig.a Careddu ha fallito nell’incarico che gli era stato affidato dai partiti che formavano la coalizione (P.d.L., P.Sd’Az., Riformatori Sardi) quando ha voluto “motu proprio”, estromettere un partito di quella coalizione. E non è sufficiente giustificarsi ora anche se quel partito è rientrato nella coalizione, dimostrando il senso di responsabilità a lei sconosciuto.

Lascio  per coerenza ai principi di correttezza ed onestà intellettuale, ai valori che hanno sempre segnato tutti i momenti, facili e meno facili che hanno seguito i passi della mia vita. Lo faccio con coscienza, assumendomi tutte le responsabilità e mettendoci direttamente la mia faccia. Lo faccio pubblicamente perchè  i cittadini che non conoscono i retroscena, sappiano e giudichino. Lascio perché non potrei dare il mio consenso a chi non stimo sul piano politico. Lascio invitando coloro che mi leggono di valutare bene su chi riporre la loro fiducia.

Io darò il mio voto a coloro che dimostreranno coerenza e serietà, quindi, volontà di ben amministrare questo paese lasciato in stato comatoso da una amministrazione inconcludente ed incapace, i cui componenti li ritroviamo in una lista ben definita.

Per rispetto delle Istituzioni, coerenza e solidarietà darò il mio voto per l’elezione del Consiglio Provinciale al candidato del Partito Sardo d’Azione.

Beppe Tusacciu

 

S. Teresa G., 30.04.2010