Sempre a proposito delle “Primarie” – ricevo e rispondo

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Da Tomaso Visicale:
“Dopo l’intervento di Paolo, legittimo vincitore delle primarie e “nostro” candidato alle imminenti elezioni amministrative, mi preme ed in qualche caso duole, argomentare su talune strumentalizzazioni ormai ampiamente condivise sui social. Premetto che tratta vasi di una discussione sula chat interna di un partito politico, e su un fatto contingente di natura politica (Primarie candidatura apicale centro sinistra): per cui, va’ da se’, anche per i meno avvezzi in materia, che tutte le aggettivazioni in essa contenute, persino quelle più forti o meno stilose, erano da intendersi, erano da intendersi riferite al solo livello politico, mai e poi mai al piano umano, men che meno al profilo morale e neanche a quello culturale… Di più.. il riferimento non era certamente diretto ai tantissimi cittadini che, di propria sponte, o poiché garbatamente invitati, hanno deciso di partecipare alla festa Democratica, ma solo ed esclusivamente a quei pochi “maldestri” che nello stesso momento, proprio nelle stesse ore in cui votavano alle primarie, erano e continuano ad essere attivamente impegnati nella composizione di una o più liste antagoniste. Non contesto dunque alcun reato di violazione di domicilio, ed in questo senso parla per tutte la scelta di svolgere le primarie nella casa più laica, quella della Comunità; contrasto viceversa la pretesa di qualcuno di voler selezionare, ante litteram, la classe dirigente dell’Una così come dell’Altra parte politica. Non funziona così il gioco Democratico, anche quando i meccanismi di scelta consentano a tutti di poter esercitare il proprio libero arbitrio, anche e soprattutto perché fra due mesi, la legge consentirà di esprimere un’unica preferenza, di votare un solo sindaco. Considero tutto questo poco opportuno se non addirittura inopportuno, e comunque, almeno ai miei cocchi, di basso bassissimo profilo politico. Nella spranza di essere stato sufficientemente esaustivo, colgo l’occasione per augurare a tutti, ma proprio tutti, un sereno confronto elettorale, e per scusarmi nei confronti di coloro che hanno erroneamente frainteso, un po meno, nei confronti di quei pochi che invece hanno strumentalmente argomentato in modo scomposto e poco elegante…per nulla, versus quel piccolo uomo…che mi dicono essere Ragioniere o Consulente di chissà cosa… lui si..di basso bassissimo profilo… P.S.: All’amico Giuseppe Tusacciu: Caro Giuseppe, leggendo la tua, mai vorrei, che a forza di specchiarti per meglio definire la forma del tuo profilo…. ti vedresti di rimando specchiata l’immagine con la sagoma di una delle tante Comari del paesino di Sant’Ilario che affollano i social di tutti i tipi. Non ti spaventare, te ne prego, vedrai che con un subitaneo battito di ciglia riapparirà la tua…che da sempre, considero di alto profilo…lasciando ovviamente il superlativo (Altissimo) solo a L’Amor, son sicuro condividerai, che “move il sole e le altre stelle”. Con grande stima e altrettanto affetto Tomaso”
Risposta:
Caro Tomaso, scomodare addirittura Dante ma, anche il sublime De André è veramente stata cosa inaspettata. Per ciò che riguarda quest’ultimo la citazione non può assolutamente appartenermi, la mia vita è sempre passata attraverso lo specchio e, ti assicuro, nessuna comare, ne teresina, ne di altre località, con il passare degli anni, ha subito i cambiamenti fisiologici, ti assicuro però che, neppure qualche ernietta dispettosa è riuscita a mutare l’incedere dritto della mia schiena abbinata all’altezza della mia testa.
Perdonami caro amico, mi dispiace tornare sull’argomento del nostro “malinteso”: se non volevate intromissioni esterne, era sufficiente evitare che altri non aderenti al vostro partito partecipassero alla votazione, cosa questa più che legittima, purtroppo ciò avrebbe avuto un qualche handicap, sarebbe stato come contarvi. Pensi che avrebbero votato circa ottocento persone.
Ormai, caro amico, i partiti esistono per lo stipendio parlamentare, per gli emolumenti che se ne possono ricavare, le tessere sono solo un simbolo per pochi e, poiché in paese ci conosciamo un po tutti, potrai convenire con me che la rappresentatività sarebbe potuto diventare modesta se non umiliante.
Forse un sincero ringraziamento a chi, in qualche modo ci ha messo la faccia per evitare figure peregrine, a chi le ha volute quelle primarie, (bravo chi ha avuto il buon senso di aprire il voto alla cittadinanza) quel ringraziamento sarebbe quanto mai meritato.
Quindi, nessuna selezione, stai tranquillo, sono certo che chi come me è venuto, appunto, per esprimere un voto che è numero e solo quello, la scelta elettorale, quella vera, la farà al seggio e spero tanto che sia seria e ponderata. Santa Teresa è alla frutta, credo che mai come ora sia stata lasciata una eredità che rischia di essere disastrosa e grande sarà la responsabilità di chi dovrà raccogliere il testimone, altro che macchie di destra o di sinistra.
Caro Tomaso, forse sarebbe auspicabile che si trovasse una formula che trasversalmente attraversi tutte le ideologie per mettere in campo il meglio che questo paese possa esprimere. Questa sarebbe vera democrazia, quella che pensa solo al bene comune. Chissà quanti degli aspiranti sindaco avevano questo concetto, oltre al desiderio di indossare la fascia tricolore.
Non mi sembra che anche questo tuo ulteriore intervento rappresenti questi intenti.
Io pensavo questo quando, con pennarello indelebile tracciavo la croce su un nome di quei tre candidati ed è questo l’augurio che faccio a Paolo, vincente nella contesa, spero voglia spogliarsi degli orpelli ideologici, lui o chi vincerà la partita elettorale, per avere solo ed esclusivamente la volontà di compiere ogni sforzo per il paese ed il benessere dei suoi cittadini.

LE STELLLINE DI GIUSTUSBLOG

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Domenica scorsa si sono tenute delle elezione “primarie” per la scelta alla carica di capolista di una lista per le elezioni comunali di Santa Teresa, lista che in teoria, vorrebbe essere aderente al Partito Democratico. Questa la cornice, il fatto: un caro amico mi telefona e mi dice: “Ieri ti ho visto che andavi a votare per le primarie del PD”. Non gli do tempo, ho capito dove vuole arrivare e subito gli faccio presente che io sono andato a votare benchè li miei ideali poco collimano con quelle predicate da quel partito, ma, in una discussione tra amici si parlava appunto dell’idea di procedere in tal senso sostenevo che l’idea era abbastanza buona, una espressione di democrazia e in quella occasione mi venne fatto presente che si sarebbe trattato di una elezione aperta a tutta la popolazione. In effetti, in un primo momento ho trovato strano che ciò avvenisse a livello “universale”, cioè, superando gli schieramenti politici, riflettendo, trattandosi di elezioni comunali la cosa ci poteva pure stare e, sin da allora, tempi della discussione, dissi che se avessi intravisto un candidato, a mio parere valido, avrei partecipato al voto.
Dopo la lunga premessa, ieri, un caro amico mi telefona: “Allora, alla fine sei andato a votare, ti ho visto mentre andavi al seggio, ho pure visto che i soliti posteggiatori elettorali ti guardavano un po con meraviglia ma con un certo compiacimento, almeno una certa parte, quella progressista: quindi devo dedurre che hai trovato un candidato che ritieni valido per amministrare il nostro paese”.
Certamente se sono andato ad esprimere un voto è evidente che su tre candidati, uno che a mio parere, qualora la vittoria dovesse andare alla sinistra, e poichè mi era concesso di poter esprimere una mia preferenza l’ho fatto convinto che nella persona alla quale ho dato il mio voto sia un moderato, che abbia le idee chiare per risollevare un paese che, non possiamo nasconderlo, è arrivato ad un punto di quasi non ritorno da uno oscurantismo endemico, e possa fare qualcosa per risollevarlo e tentare con la collaborazione di tutti di riportarlo sul giusto binario del progresso e del buon gusto.
“Quindi -mi riprende l’amico- avresti individuato quella persona”.
Lo stoppo subito: io avrei individuato la persona che rappresenta la sinistra più vicina caratterialmente a quegli scopi, probabilmente potrà esservi anche chi al centro o centro-destra abbia le caratteristiche che dovrebbero essergli proprie, sempre nella direzione che anticipavo prima. Ma, quelle sono cose che vedremo quando sarà possibile un confronto.
Solo alla fine di questo discorso ho capito dove voleva andare a parare questo amico, conosceva bene il mio pensiero e voleva farmi bere fino in fondo il calice amaro: così chiude annunciando che mi ha chiamato per comunicarmi una cosa che forse avrebbe potuto interessarmi. Chiedo di che si tratta: dice che preferisce mandarmi una nota per WhatsApp. ci salutiamo e aspetto.
Passati pochi secondi sento il campanellino che mi annuncia l’arrivo del messaggio. E’ lui, lo apro e che trovo un inciso di discussione chatt, si tratta di un intervento dell’amico Tomaso Visicale, responsabile provinciale del PD gallurese, dove sostiene che le elezioni sono state “una bellissima festa democratica…ahimé macchiata in maniera inequivocabile, dalla mano di discutibili personaggi della destra Teresina, peraltro tutti di basso…bassissimo profilo, che hanno strategicamente sporcato col pennarello indelebile l’esito delle primarie… scegliendo a “chi banda dassi”. E prosegue ringraziando il comitato organizzatore e quanti si sono prodigati in merito. Conclude con la firma.
Un proverbio sardo dice “A cabaddu tuccatu la sedda li pizzichighja”. questo proverbio che pur non si addice alla mia persona, l’ho voluto anticipare intanto per dire che in mio incedere è stato sempre quello di tenere la schiena dritta e la testa alta, comunque a scanso di equivoci, da eterno democristiano senza alcun motivo di vergogna, sono andato a votare a delle votazioni aperte, apprezzando per una volta un atto di vera democrazia locale che potrebbe aver espresso una novità eleggendo un giovane che si sta affacciando alla politica cittadina, dico questo non per simpatia, mi riferisco solo alla scelta che è derivata.
All’amico Tomaso vorrei dire che aver messo la faccia andando a votare uno dei tre candidati ritenevo di aver dato un contributo alla ricerca di una soluzione democratica, l’eletto, é stata una giusta scelta? Non mi riguarda. Ciò che maggiormente mi ha dato fastidio è l’accenno ai “Profili” più o meno bassi. Quanto è bello essere umili una volta gli specchi deformavano l’immagine, ora non più, riflettono esattamente ciò che vedono: sarà basso…bassissimo? Beh ognuno ha il suo. L’importante è specchiarsi.
Vorrei ancora aggiungere al rappresentante politico provinciale: perchè non andare a vedere i risultati elettorali delle elezioni provinciali, regionali, nazionali, di Santa Teresa Gallura, forse sarebbe stato illuminato dal fatto che a Santa Teresa Gallura, nessun sindaco di sinistra potrebbe essere eletto senza i voti del centro-destra. aggiungo ancora, così tanto per girare il coltello nella piaga: anziché imbrattare le primarie di sinistra con altre ideologie, da bravo e convinto dirigente di partito avrebbe potuto far votare gli iscritti, va bene ne sarebbe uscito un risultato da piattaforma Russeau, dove 48.000 clik influenzano decisioni che riguardano sessanta milioni di individui, in fondo avrebbe risparmiato tempo, se la sarebbe potuto cavare con un alzata di mano, e ne sarebbe uscito “puro” senza imbrattarsi e con un profilo smilzo ma integro.