Passa alla Camera la riforma costituzionale ma Bersani annunzia battaglia al Senato

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By giustus

Può essere una vittoria di Pirro quella di Matteo Renzi oggi alla Camera. Sì, la riforma costituzionale che abolisce il Senato, ossia il bicameralismo, è passata con 357 sì, quindi anche gran parte della sinistra dem l’ha votata, ma Pierluigi Bersani ha annunciato che al Senato non dirà sì all’Italicum e con lui molti altri. La spaccatura nel Pd è, quindi, evidente, mentre Silvio Berlusconi è riuscito a ricompattare i suoi sul no, “è un giorno difficile- aveva mandato a dire ai deputati forzisti -, stiamo uniti .” Così anche i 18 verdiani, sostenitori del Patto del Nazareno, si sono allineati, pur esprimendo forte disagio e criticando la decisione di votare contro. Hanno, però, sostenuto, in una lettera inviata al Cavaliere: voteremo no non per disciplina di gruppo, ma per affetto e lealtà nei tuoi confronti”. E’ un riconoscimento alla leadership berlusconiana insieme a indiretta sfiducia nei confronti sia dei “duri” del cerchio magico, sia di Brunetta capogruppo a Montecitorio che nella dichiarazione di voto ha detto: “Signor presidente del Consiglio lei ha tradito la nostra fiducia per il potere. Per questo la riforma si è trasformata in un fantasma che si aggira nella nostra democrazia, una democrazia trasformata in una democratura.” Una definizione, questa, che si avvicina all’impostazione dei grillini (usciti per protesta dall’aula) per i quali, con la riforma, la Costituzione “ è stata rovinata con metodi fasciati”.

Ora il ddl Boschi, varato dai deputati in seconda lettura, passerà al Senato per il varo definitivo. E a Palazzo Madana la sinistra dem passerà all’attacco se Renzi manterrà il suo no a cambiare l’Italicum. Il no compatto di Forza Italia ha reso la minoranza del Pd ancor più decisa: “non c’è più l’ipoteca berlusconiana, ora possiamo tornare alle nostre impostazioni originarie, vedremo se il premier-segretario tiene più all’unità del partito o a mantenere quel che era stato concordato con il Patto del Nazareno”.

Nell’attesa di questo inevitabile showdawn, dalla rischiose conseguenze per il governo, un chiarimento si verificherà anche in Forza Italia. Se Berlusconi si vedrà, stasera, confermata l’assoluzione in Cassazione sul “caso Ruby”, avrà ancora più forza anche all’interno del partito e potrà riesaminare tutta la situazione dopo gli accordi e le alleanze per le regionali. E se qualcosa del Patto del Nazareno è rimasto lo vedremo. Perché, come fece al Senato, potrebbe anche cambiare idea ed offrire a Renzi il soccorso forzista che già, sulle riforme,ha nel recente passato salvato il segretario-premier.

Stiamo, così, entrando in una fase di grande turbolenza politica, pensate anche a cosa accade all’interno della Lega, e con un Silvio Berlusconi, confermato indirettamente anche dalla Suprema Corte nell’agibilità territoriale di leader, molto potrebbe cambiare.