CHE QUALCUNO STIA GIOCANDO TUTTO A FAVORE DI SALVINI?

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Ieri i sondaggi davano la Lega al 37%, l’effetto prepotenza della Capitana da i suoi frutti, oggi non saprei, ho, però, la convinzione che le decisioni prese nei confronti della capitana, qualche altro punticino lo abbia portato.
Consentitemi di tornare sull’argomento del salvataggio di chi è in pericolo di vita. Come dice il dr Gino Strada: “…non bisogna aspettare che il naufrago abbia l’acqua al bordo della bocca, per riconoscere il suo status, è in pericolo di vita anche quando l’acqua arriva alla cintura”. Ma, quando non esiste documentazione del recupero comprovante quello “stato di pericolo di vita” e, constatato che i cosiddetti naufraghi non presentano sofferenza e, comunque, quando vengono intercettati durante l’approccio con il confine di uno Stato, gli viene fornita tutta l’assistenza, allora tutto cambia.
L’avvertimento di non superare il limite di confine, la nave che intende arrivare, non ad un porto qualsiasi, bensì in quel porto a costo di rimanere giorni, non un tentativo di raggiungere un’altra destinazione, no, una impuntatura bella e buona, quindi la dimostrazione che il pericolo di vita non c’era.
Questo per oltre dieci giorni, poi la forzatura del blocco, ingresso nelle acque territoriali italiane, ancora sosta dopo il fermo delle Forze di Polizia, ancora giorni di attesa e, alla fine, motori forza tutta e, via verso la banchina del porto di Lampedusa. I natanti delle Forze dell’Ordine? quelli si possono anche speronare, sono dello Stato Italiano, Tanto per quello che conta? Eppoi a bordo abbiamo le Istituzioni, quattro Parlamentari, due che contano meno del due di coppe con briscola denaro, gli altri due, beh, lasciamo perdere, un ex ministro ed un quasi nulla (come lo avrebbe sicuramente spiritosamente definito il Presidente Cossiga), sufficienti per una capitana che, forte della sua ricchezza e sostenuta, addirittura, dal Presidente della Germania sempre pronto a dare giudizi in casa altrui e non rispettare le sentenze in casa propria. Insomma, quella nave da seicento tonnellate di acciaio, arriva nei pressi della banchina e, siccome aveva dei naufraghi da salvare se ne fotte di un naviglio della Guardia di Finanza che si frapponeva al suo attracco, prosegue la della sua manovra e solo la prontezza e la capacità del nocchiere della piccola imbarcazione del Servizio Navale della Guardia di Finanza, evita la tragedia. Così la capitana può ormeggiare e inizia a sbarcare i moribondi che aveva recuperato in acque italiane, cioè quei quattro parlamentari che erano saliti a bordo. Si, loro erano i veri naufraghi, quelli che avevano necessità di assistenza immediata, tant’è che sotto bordo erano già pronti neurologi, psichiatri ed infermieri con camicia di forza pronta per l’evenienza. I quaranta profughi stavano bene in salute, almeno quanto la capitana con il suo equipaggio.
Questo perchè la crudeltà del Decreto Salvini, li aveva talmente sfibrati che sono scesi tranquillamente con le loro gambe, quel decreto che, ricordo a me stesso, è legge, fa parte del nostro ordinamento governativo e parlamentare e, in ogni caso ha effetti di legge sin dalla sua emanazione sottoscritta dal Presidente della Repubblica, che ne certifica la costituzionalità, e dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Disobbedire ad una legge, già di per se stesso, è reato e questo lo individuano le forze di pubblica sicurezza e lo certifica un magistrato che dispone il fermo di chi il reato commette.
Questo, però, è quello che era il mio sapere sino ad ieri, oggi non è più così: urtare una imbarcazione che, a pieno titolo, si trova tra luna nave e la banchina non è “speronamento”. Superare un confine che gli era stato vietato è un atto di cui vantarsi anche se le vite da salvare erano solo nella mente di una minoranza italiana rappresentata dalle persone che abbiamo già individuato, ma ancor peggio è che tutte queste cose le ha stabilite “motu proprio”, con relativa sentenza, il signor Procuratore Di Agrigento dr. Patronaggio. Attenzione, non crediate che approfittando di questa sentenza emessa con giustizia, dice che trova la sua logica a causa delle: “troppe tensioni politiche”.
Io sono sempre stato convinto che l’Italia fosse uno Stato di diritto”, ora comincia a torturarmi qualche dubbio: i confini non sono più confini, perchè chiunque può attraversarli a dispetto delle leggi che regolano il nostro ordinamento;il blocco dei servizi di sicurezza, non hanno più alcun valore: se una pattuglia di polizia ti intima l’alt, tu prosegui, troverai un dr. Padronaggio che, se gli racconti che stavi morendo di sete, lui sculaccia quei nullafacenti di agenti e a te da il premio di benemerenza per aver infine trovato una bottiglietta d’acqua per dissetarti, e così via.
Non scherziamo, tutti sappiamo come è andata a finire, al fondo di tutto è che sino ad oggi non si è mai riusciti a fare una riforma della giustizia seria, in altri tempi ci si era provato, si ricorderà il famoso “compromesso storico”, allora, l’accordo con il PCI prevedeva tutto un pacchetto di intenzioni, ora lo chiamano “contratto”, quello di allora, prevedeva una legge per il finanziamento dei partiti (era il PCI di Berlinguer a sostenerlo, avevano perso i rifornimenti economici dell’Unione Sovietica e chiesero pure che primo di ogni passo fosse fatta una sanatoria per non avere conseguenze di alto tradimento), poi si sarebbe dovuto fare una profonda riforma della giustizia e, al primo punto vi doveva essere una piccola clausola, cioè la “responsabilità civile del magistrato”, una piccolissima parentesi in un progetto enorme. Ebbene, quella piccolissima clausola bloccò, per volontà del Partito Comunista, con il plauso della magistratura politicizzata e non, tutto l’impianto della riforma ed ancora è fermo all’epoca. Voi pensate che se quella piccola clausola fosse vigente, la capitana sarebbe uccel di bosco tanto da non potergli neppure notificare l’espulsione firmata dal Prefetto di Agrigento? Ma, le sentenze vanno rispettate e, possibilmente, non criticate.
A quella infinitesima minoranza che ha cantato vittoria vorrei ricordare: io non lesino il mio accordo per battaglie sacrosante, a costoro chiederei un briciolo di sensibilità verso un argomento attualissimo che tocca i nostri bambini, credetemi, non sarebbe certo tempo perso. Questo, certamente, è stare vicino sempre con chi salva la vita.