E’ iniziato l’assalto al segretario-premier

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Ad una faccia sorniona e sorridente, irridente nei confronti dei gufi, Matteo Renzi alterna, da qualche giorno, uno sguardo serio e preoccupato. Questo, almeno, è quanto ci mostrano i teleschermi nelle costanti apparizioni del Premier. Che stiano arrivando tempi duri per Matteo? Lui e non solo lui, si danno un gra da fare per buttatre li dati su dati per dimostrare che l’Italia non solo è fuori dal tunnel della regressione, ma sarebbe, addirittura, fra i primi della classe. Ma, come andremo a vedere, non tutti sono d’accordo. Motivi di preoccupazione, Renzi, ne ha molti  perché che, che se ne dica, è iniziato l’assedio nei suoi confronti.

I segnali sono evidenti, come le critiche al patto di stabilità da parte dalla Corte dei Conti , della Banca d’Italia, della sinistra dem, mettete in conto anche quelle dell’”Osservatore Romano” e del segretario generale della Cei, fedelissimo di Papa Francesco; aggiungete  l’esplodere  di scandali che coinvolgono molti politici compresi quelli Pd con inchieste da tempo in corso, alcune da qualche anno e solo ora concluse o annunciate . Questa, insieme alle agitazioni proclamate dai sindacati, ai pensionati sul piede di guerra, ai medici che denunciano situazioni insostenibili, agli statali senza rinnovo del contratto da anni e così via, è solo la parte più evidente della situazione. C’è, però, una parte  diciamo “segreta”, una vera e propria congiura che, secondo i sussurri e grida , non sarebbe  opera dei Bersani, dei D’Alema, dei Cuperlo e degli Speranza, loro operano alla luce del sole, ma addirittura di chi è considerato renziano doc . Addirittura si tratterebbe del ministro alle infrastrutture Graziano Del Rio.

Qualche accenno di frizione con il premier c’era stato quando il ministro era sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ma tutto era rientrato e la nomina a un dicastero importante pareva dimostrarlo.

Ora, invece, sarebbe proprio lui ,l’ex-sindaco di Reggio Emilia, cattolicissimo, otto figli,un passato da dc, ad organizzare la congiura, dicono gli spifferi politici d’accordo con il Vaticano e la Cei non in sintonia con  il segretario premier   su molti punti ad iniziare dalla difesa della famiglia e ,quindi, non solo dallo scarso sostegno ad essa nella legge di stabilità, ma addirittura per il simil-matrimonio per le coppie gay nel ddl sulle unioni civili. Del Rio è sempre stato molto impegnato sul piano sociale ed oggi ha trovato in Papa Francesco una guida eccezionale  e, dunque, lo segue anche nell’agire politico .

Un cattolicissimo come Del Rio non potrebbe averne tenuto conto? Io credo proprio di sì, magari non per fare congiure, ma certo per prendere l’iniziativa per un chiarimento di fondo nel Pd, come ormai chiedono in molti. Non è un caso che Bersani, dinnanzi alle dimissioni dal partito di altri tre deputati, abbia detto che lui rimane nella Ditta, ma facendo intendere che se ne andrebbe   se si trasformasse in una cosa diversa  da una forza politica di sinistra. Fatto che, a mio avviso, è già avvenuto nonostante tutte le precisazioni renziane  anche perché il loro leader, lì in tv dalla Guber, ha detto chiaro e tondo che lui ha realizzato quelle riforme che Berlusconi aveva annunciato a “Porta a Porta” e non aveva realizzato.

Comunque sia , l’assalto al segretario-premier è in corso e vi contribuiscono anche suoi ex-sponsor d’oltreoceano. I motivi sono molteplici compreso l’ultimo del viaggio in America Latina, dove  è andato a rompere le uova nel paniere degli statunitensi che, nell’accordo stipulato , sotto l’egida proprio di Papa Francesco,tra Mosca e Washington anche sulla spartizione del mondo , avevano avuto via libera proprpio in quel continente.

E’ probabile, quindi,  che tutto congiuri per una crisi  di governo, ma senza quell’election day che Renzi vorrebbe a maggio con le “politiche” insieme al massiccio turno amministrativo. Forse riteneva che , bruciato il presidente del Senato Grasso, ormai tramontata l’ipotesi Giuliano Amato, non vi fossero soluzioni alternative per un governo di salute pubblica che vada al di là del Giubileo. Previsione errata perché l’alternativa esiste come trapela da qualificati ambienti: è quella dell’attuale ministro dell’economia Padoan, che garantirebbe ampiamente i mercati  e con tutte le caratteristiche per guidare un governo tecnico-politico come fecero i Dini  e Ciampi.

Questa transizione consentirebbe , ai poteri forti italiani e stranieri ,  di preparare la strada al premier di un futuro non lontano  identificato nel prefetto di Roma  Franco Gabrielli, lunga esperienza, anche ad alto livello, nelle strutture dello Stato , esperienza politica da giovanissimo nelle file della Dc a Viareggio  con il pronostico di una brillante carriera alla quale rinunciò per entrare in polizia.  In sostanza un uomo di centro stimato da destra e da sinistra, ben visto dai cittadini  e capace di realizzare una maggioranza tipo quel partito della nazione al quale puntava Matteo Renzi.

E’, questa, fantapolitica ?  I fatti futuri lo diranno, ma io credo sia potenziale realtà  a meno di imprevisti al momento non prevedibili.