E se fosse vera la mossa a sorpresa di Berlusconi?

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Matteo Renzi, secondo alcune Agenzie estere, avrebbe recuperato qualche sponsor internazionale, per iniziare dalla Merkel e per finire con alcuni contatti USA. E, secondo queste fonti, la riprova sarebbe nella massiccia discesa in campo di Giorgio Napolitano a sostegno del “sì” nel referendum costituzionale di ottobre. Questo malgrado  l’attacco durissimo portato al governo, con il suo estemporaneo intervento al Senato, contro l’affidamento della gestione del costituendo centro scientifico   in parte dell’area ex-Expo.

Renzi, dunque, si sarebbe riallineato ai voleri di una parte degli sponsor  indispettiti per  certi suoi atteggiamenti e, soprattutto, per certe sue decisioni  al punto da avere anche  suggerito una parte  delle accuse  al “cerchio magico fiorentino”, Carrai compreso,  comparse sul web.

Tutto questo porterebbe, inoltre, a quella mossa a sorpresa   che alcuni osservatori si attendono  da Silvio Berlusconi  e che, secondo indiscrezioni abbastanza attendibili, potrebbe addirittura consistere in un  clamoroso ritorno del Cavaliere al Patto del Nazareno ( per qualcuno una conferma)  e, quindi, al Partito della Nazione. La motivazione: contro Renzi sarebbe in atto lo stesso complotto che, nel 2011 costrinse l’allora  premier a lasciare il campo al governo Monti, fatto smentito, anche nei giorni scorsi, da Napolitano, ma avallato  da fonti americane.

Riferisco queste voci, secondo le quali starebbero anche  per arrivare documenti esplosivi dagli Usa,  perché se avessero un fondamento cambierebbero profondamente il quadro politico italiano  e troverebbero una spiegazione nell’atteggiamento aggressivo e provocatorio della ministra Boschi  che alcuni vedono come aspirante, in un futuro più o meno lontano, a Palazzo Chigi.

Di certo, la rottura determinata da Silvio Berlusconi nel centrodestra  a Roma, con Salvini infuriato e  la Meloni fortemente delusa, non è senza significato anche se il Cavaliere  polemizza con Renzi e dice che intende ricostituire il centrodestra , ricevendone, comunque dinieghi dal leader leghista . Né va sottovalutato che i renziani ,nell’attaccare i partiti dell’opposizione  ,vanno molto soft nei confronti di Forza Italia. Si dirà: ma questo partito sta implodendo. A parte il fatto che negli ultimi sondaggi è quasi alla pari della Lega, è vero che i big del Nord  hanno mal sopportato la rottura di Roma anche perché senza i leghisti molti di loro non verrebbero rieletti  con l’Italicum, mentre , soprattutto nel Sud, altri leader sono tentati di andare con l’Ala di Verdini  per essere così nella maggioranza parlamentare  e sperare nel futuro.

Il rischio, quindi, che Forza Italia imploda  rimanendo sulle attuali posizioni è evidente, ma tornare al Patto del Nazareno e, di conseguenza, al grande Partito della Nazione, obiettivo al quale Berlusconi potrebbe non aver, in realtà, mai rinunciato, ricompatterebbe i forzisti, riaprendo la strada, oltre  alla rielezione, addirittura posti di governo e presidenze parlamentari future. Ecco un’altra importante motivazione dell’eventuale clamorosa giravolta berlusconiana. Aggiungete che negli Usa, Donald Trump , che non nasconde le sue simpatie per il Cavaliere è ormai certo d’essere il candidato repubblicano, mentre la Clinton sta perdendo, giorno per giorno, colpi,   sì che potrebbe andare alla Casa Bianca, fatto che creerebbe non pochi problemi anche in Europa, ma che consentirebbe a Berlusconi di portare in dote al segretario-premier, sostenitore della candidata democratica sconfitta, un prezioso collegamento con il nuovo presidente Usa.

Fantapolitica? Tentativo di distogliere, con voci messe in giro ad arte, l’attenzione sui veri problemi  con gli ordinativi delle industrie  e, dunque, con un calo della produzione industriale, con la stagnazione che permane, la lenta ripresina che non decolla, l’Ue che ci attende al varco  con la finanziaria 2017 dove dovremo fare i conti con il debito e con la restituzione dei miliardi ottenuti oggi  grazie a  che sono, di fatto, prestiti   e con il Fondo Monetario Internazionale che   ritiene, sì,  positive le riforme del governo, ma non  dimentica il flop del Jobs Act e  mette in guardia dal cambiare, se non in peggio per chi deve andare in pensione, la legge Fornero ?

Può anche essere. Il fatto certo è , comunque, che le influenze  “esterne” sono state  sempre forti e lo sono ancor più oggi sulla politica italiana. Siamo, non va dimenticato, una portaerei sul Mediterraneo , serbatoio energetico ed area di interesse di varie grandi potenze , dunque l’Italia è in una posizione strategica  oltre ad essere un Paese fondatore dell’Ue, c’è da meravigliarsi se in molti cercano  di condizionare non solo la nostra  vita politica e, magari, spesso ci riescono?

Tutto, dunque, può accadere,  come, ad esempio, che rispunti un Enrico Letta  che il duo Prodi-Bersani sta tentando di rilanciare  con il sostegno – ecco la novità, di un Massimo D’Alema  che, con la sua Fondazione e quella socialista Europa, che presiede,  sta preparando la sua rivincita  su Renzi e qualcuno lo vede già ministro degli Esteri in un futuro governo Letta, che, non dimentichiamolo, ha anche i consigli dello zio Gianni Letta, vero consigliere e braccio destro di Silvio Berlusconi e ben introdotto in quel Vaticano dove considerano il segretario-premier un “voltafaccia”.

Sì, nella politica italiana  tutto può, davvero, avvenire. Anche che il Cavaliere faccia un ribaltone nel ribaltone.