E’ VERAMENTE FATTA?

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Oggi ho voluto leggere quanto si scriveva, sul social più seguito universalmente, sul governo in dirittura di arrivo, ebbene, da non credere, seppure non direttamente , mi sono sentito addosso una diversità di aggettivi, tra l’altro scritti anche da persone insospettabili sino a ieri: io e tutti coloro che non la pensano favorevolmente con i lagastellati, saremmo diventati gufi, rosiconi, invidiosi, ignoranti e, chi più ne ha più ne metta. Tutto questo perché? Non condividiamo questo governo in pectore, non condividiamo un’alleanza che, personalmente, ritengo ibrida, un connubio innaturale, dettato più dalla sete di poltrone che per il bene degli italiani.
Ovviamente è solo una questione di punti di vista: gli accusatori, alcuni rappresentanti delle istituzioni del presente e del passato, eletti in liste di ben altra natura ed ora, con grande sorpresa ci ritroviamo questi personaggi ad inneggiare questa novità.
Sentirmi gufo o rosicone senza poter dire che non mi interessa il carro del presunto vincitore, oppure che la scelta di Salvini la trovo quasi un insulto per i voti dati al centro-destra, utilizzati per andare al governo con DiMaio che ritengo, quanto meno, inadeguato a cariche istituzionali di primo piano, per tutti quei motivi che sono stati sbandierati su tutti i giornali del mondo.
Dicono, sostengono, pontificano: lasciamoli provare. Ma cosa c’è da provare? Andare contro l’Europa? Fare la guerra di religione o fare i don Chisciotte contro i mulini a vento? Ho letto il famoso “Contratto”, leggo tutti i giornali che posso, vado alla ricerca di quel che scrivono fuori dal nostro Paese, faccio fatica a trovare qualcuno che condivida o che abbia qualche parola favorevole per il documento, neppure parzialmente. Saranno tutti scemi, saranno tutti pagati dalla casta? Va bene che io non faccio opinione, sono troppo piccola cosa ma, posso dare le massime assicurazioni che a me nessuno ha offerto neppure un caffè, eppure non ho mai lesinato critiche a questa unione che lascia tutto lo spazio per pensare che sia una scommessa a fregarsi tra di loro. DiMaio che sperava tanto che Mattarella non accettasse di dare l’incarico al signor Conte, Salvini che si augura che i veti verso Savona lo liberino da quel vincolo che si è trovato come un cappio al collo pronto strangolarlo.
Come andrà a finire, ormai, potremo vederlo a breve, lo vedremo quando il nostro signor Conte andrà a sciogliere la riserva in positivo o negativo dal Capo dello Stato, e se ci arriverà per presentare la lista dei ministri o per una rinuncia all’incarico. Io, malgrado venga inserito fra i gufi ma non mi senta assolutamente rosicone, vorrei tanto vedere Salvini rientrare in quel centro-destra che lo ha sostenuto con vera convinzione e che in buona parte è rimasta li ferma con senza tentennamenti, questo perché ritengo che il bene del Paese e degli italiani non può passare attraverso alleanze che nulla hanno in comune che giustifichi una comunione in alcun senso.