FINALMENTE DRAGHI, L’UOMO DELLE SOLUZIONI

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Mi verrebbe spontaneo dire: “Ve lo dicevo che si sarebbe arrivati a Draghi”, certamente quanto ormai mi ero financo stancato di scrivere come fosse una cosa mia e molti avranno pensato che la mia mente si era offuscata su questo nome. Ebbene vi posso assicurare che non si è mai trattato di mia immaginazione, bensì frutto di suggerimenti che arrivavano dalla politica e, a onor del vero, stavo già perdendo la speranza che ciò potesse accadere, ed ora eccolo al lavoro ad affrontare, consapevole della  fatica improba che lo aspetta, quella politica che tanto lo ha invocato e che ora dovrà, obtorto collo, accettarne le decisioni che potrebbero anche apparire non consone alla linea che avrebbe auspicato.

I problemi, compito quanto mai complicato, un tris di soluzioni per i quali battersi e tentare di risolvere: la pandemia, le vaccinazioni, il piano per il rilancio economico del Paese.

La cosa,  che ritengo sia per lui più importante saranno certamente i progetti per l’utilizzo di quelle risorse che dovranno arrivare dall’Europa e dovrà portare tutto a termine nello stretto rispetto della politica, nel dialogo con le forze sociali e con tutto ciò che rappresenta la volontà popolare.

E’ di questi ultimi attimi, alla conclusione della riunione della vecchia maggioranza, dalla quale, a caldo, scaturisce un appello di Crimi per i pentastellati rivolto anche per gli altri partiti, a non disperdere l’esperienza di questo ultimo anno che li ha portati ad appoggiare il governo Conte 2.

Anche nella parte opposta sembra che sia calmata l’onda contraria della Meloni pur non ha mai abdicato all’idea delle elezioni subito.

E’ da ritenersi che la presenza di Mario Draghi serva proprio ad allontanare le elezioni. Forse la cosa più ovvia è prendere coscienza che il grave stato della situazione economica non consenta di disperdere le forze in campagne elettorali per concentrare ogni energia e porla nel fare di tutto per risollevare il Paese.

Non ci resta che attendere il programma che il Presidente incaricato andrà a proporre alle forze in Parlamento e quello che queste ultime ne trarranno. 

Quella di Draghi è una grande opportunità concessa al nostro Paese e in noi non può che maturare la speranza che le indiscusse qualità del neo Presidente del Consiglio diano il frutto sperato, le premesse vi sono tutte e ognuno di noi deve sentirsi investito di quella capacità cooperativa remando nello stesso senso nel ruolo che gli è consentito svolgere.  

BT