GOVERNO – SIAMO ALLA STRETTA FINALE ?

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Non so se sia vero, la mia fonte me lo da per ‘sicuro’, io non ho i mezzi per fare i controlli ma se fosse vero, il messaggio inviato dalla Meloni a Salvini, rispecchierebbe l’umore della quasi totalità del centro-destra e dei suoi elettori. Il testo: “Ma sei proprio convinto di quel che fai e non sarebbe meglio chiedere al Quirinale, a nome di tutto il centro-destra, di darti l’incarico per cercare in Parlamento i voti che mancano?”.
Ieri era stato Maroni in una intervista concessa al Foglio a dire che: “Se Salvini vuole essere il capo del centro-destra deve governare con il centro-destra”. E ancora: “oggi la Lega e soltanto quella di governo: la sintesi di tutto questo è Salvini purchè non getti via tutto per un’avventura con Di Maio”.
Le dichiarazioni degli interessati dicono tutto e il contrario di tutto, i due contendenti passano dal trionfalismo del grillino, alle perplessità del leghista: dal ‘abbiamo firmato il contratto’ al ‘stiamo alle ultime limature’; più o meno ufficialmente ne sono circolate almeno tre copie diverse una dall’altra. Insomma non ci si capisce molto, anzi, quasi nulla
Di veramente concreto sono i moniti, senza maschera, che ci vengono dall’Europa verso la quale sia che Di Maio che Salvini respingono, quasi fossero ignari delle conseguenze immediate che potrebbero arrivarci fra capo e collo. Ci sono dei trattati ai quali non si può, abiurare con le chiacchere, tutti ci aspettiamo che le cose cambino, tutti vorremmo che alcuni patti capestro, siano ridiscussi, molte cose non vanno, non solo per noi e da un governo serio ci si aspetta che anzichè abbordare con toni da rissa, si chieda di aprire un tavolo per rivedere quello che non va. L’Italia, rappresentata da un governo politico serio, ha le carte in regola per aprire questa discussione, qualcuno dei rappresentanti di Bruxelles ha detto chiaramente che senza il nostro Paese non esiste Europa, che l’Italia è uno dei sei Stati fondatori e non il meno importante, così, malgrado il debito pubblico, lo è ancora. Salvini, le spacconate le lasci fare a chi è abituato a farle, si scrolli di dosso il lepennismo che gli è stato appioppato, i voti che ha preso, ricordi sempre che possono essere ondivaghi, l’elettore ormai non vota più per gli ideali, vota perchè si aspetta che possa essere ben amministrato e, se a giugno dovesse vedersi aumentare la rata del mutuo sarebbe pronto a rivedere il suo voto, non accetterebbe mai di votare per chi parla in libertà magari perchè colpito dalla bulimia del potere.
I gazebo che dovrebbero essere aperti in un referendum tra gli impegnati della Lega, potrebbero dare il risultato negativo, visto che sia Maroni che Zaia non dimostrano di essere molto d’accordo con l’attuale atteggiamento di Salvini, in nostro cosa fa? Per principio si dovrebbe dimettere: perchè non lo dichiara, in fondo, Il tanto criticato Renzi l’aveva detto e poi lo anche fatto. Renzi non è un eroe e neppure da portare come esempio ma, credo, e lo dico con convinzione che sarebbe giusto trarne le conseguenze da un risultato negativo.
Salvini dice che lui ha l’obbligo di rappresentare la volontà dell’elettorato dimenticando che una buona parte dei suoi parlamentari è stata eletta anche con i voti di Forza Italia e di Fratelli d’Italia, ora non mi sembra che questi due alleati, o se lui vuole considerarli ex, siano d’accordo per fare ad ogni costo un contratto con DiMaio, visto che ogni giorno stanno rincarando la dose del dissenso. Salvini ci pensi, rifletta i leghisti della prima e dell’ultima ora riflettano quando saranno chiamati a valutare l’operato del segretario, quì non si tratta più dell’uomo Salvini, qui stiamo decidendo se mettere in mano il nostro Paese a persone che hanno voglia di cambiarlo attraverso riforme serie o a chi pensa che lo sfascio sia il metodo migliore per cambiarlo.