Il mondo ha un capo: Papa Francesco

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“Io non ho invitato il Sindaco Marino. Chiaro? Ho chiesto e neppure il Comitato lo ha invitato”.
Questo è ha comunicato Papa Francesco dialogando con i giornalisti, in aereo, durante il viaggio di ritorno a Roma da Philadelfia, a conclusione della lunga fatica che lo ha visto a Cuba e negli Stati Uniti. Come si potranno mai dimenticare quelle giornate, racchiuse in pochissime parole:

“Santità, grazie di fare storia !” gli ha detto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, mentre per il presidente degli Stati Uniti Obama è il capo spirituale del mondo. Della grandezza di Papa Francesco – è di lui che si parla –hanno detto in molti tra i big mondiali della politica e delle diverse religioni. E i suoi due viaggio americani, l’ultimo concluso ieri a Philadelfia hanno dimostrato, anche visivamente come hanno mostrato le televisioni, il suo carisma e la sua popolarità, mettete anche in conto la standing ovation del Congresso Usa e i ripetuti applausi al suo discorso dell’assemblea dell’Onu.

Se, oggi, i rapporti tra Cuba e Stati Uniti si sono normalizzati, dopo tanti anni di tensioni e Fidel Castro ha riscoperto la fede cattolica lo si deve a lui come si deve a lui se Obama non intervenne militarmente in Siria contro Assad , commettendo lo stesso errore, anche in questo caso d’intesa con i francesi, della Libia oggi devastata dalla guerra e sempre più infiltrata dai fondamentalisti islamici .

E se tra il presidente Usa e Putin si tornerà, com è probabile, al dialogo e persino alla collaborazione contro il terrorismo e l’Isis , molto si deve al Papa argentino, ma con sangue italiano. Un Papa che, con il sorriso sulle labbra, con la sua mimica più espressiva delle parole, con la sua “golden rule” del “fare agli altri quello che vorreste fosse fatto a te”, con il suo chiedere “casa, lavoro, terra e libertà” per tutti è diventato, di fatto, non il Capo di una religione, ma del mondo. Questa è la realtà.

L’immagine del repubblicano John Boehner, speaker del Congresso, che piange a dirotto per la felicità d’essere accanto al Papa, è l’immagine stessa di un grande potere laico che si inchina dinnanzi a Francesco: e Boehner, che a quel potere, poi, rinuncia, dimettendosi dalla carica politica perché non potrebbe corrispondere ai suoi doveri di cattolico, offre la misura di quanto questo pontefice venuto da lontano, come lui stesso ha detto, influisce sulle coscienze individuali. Il fatto è che indica anche ai governanti la strada da seguire, denunciando “il malgoverno dell’economia mondiale, guidato unicamente da guadagno e potere.” Ed ammonendo sul fatto che “la crisi ecologica, insieme alla distruzione della biodiversità, può mettere in pericolo l’esistenza stessa della vita umana”; una vita che, invece, chiede “un rispetto assoluto “ sin dal suo inizio. Di grande forza, ancora, il suo no alla guerra, “negazione di tutti i diritti” e l’appello alla “pace in questo vasto mondo che Dio ci ha dato come casa di tutti e per tutti.”

Sorride Papa Francesco all’accusa che alcuni stolti gli rivolgono d’essere comunista perché da voce agli ultimi, ai poveri, agli emarginati, a coloro che non fanno notizia se non per eventi drammatici . “Io seguo semplicemente il Vangelo” commenta e potrebbe aggiungere che, semmai, può convertire chi, come Fidel Castro,si dichiarava comunista.

E’ umile il figlio di emigranti piemontesi che ha conosciuto le difficoltà di chi cerca un lavoro e rifugge da una pomposa esteriorità che mal si concilia con il Vangelo. Nel contempo, però, sa anche essere uomo di potere, non a caso diventa capo dei gesuiti in America latina a soli 37 anni, e può, quindi, imporre alla Chiesa cattolica un profondo necessario rinnovamento, nonostante la cauta opposizione di una netta minoranza di porporati .

“La Chiesa ha un capo” scrisse il laico Le Monde , commentando l’elezione al soglio pontificio di Karol Woytjla. Il mondo ha un capo” potrebbe scrivere oggi, riferendosi a Papa Francesco . Un Capo che – come ha detto il sindaco di New York, l’oriundo italiano Bill de Blasio – “ci sta mostrando e insegnando che possiamo realizzare molto più di quel che pensiamo. Sta cambiando l’idea di ciò che è possibile.”