LE STELLINE DI GIUSTUSBLOG

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Questa volta il “vaffa” è volato alto e si ha ragione di credere che abbia raggiunto in pieno l’obiettivo.

Parole perentorie e inequivocabili quelle di Grillo rivolte all’avv, del popolo: “Lui  non è il Movimento, deve studiare, non è mai stato in piazza, non ha una visione, quella ce l’ho io, io sono il visionario, lui no”.

Grillo è “sbottato” proprio quando l’ex  Premier credeva di aver chiarito tutto con il comico nel corso di una telefonata. Ora? Certo, gli spazi sono ristretti, cosa rimane a Conte? Un rigurgito di dignità e la speranza che un miracolo possa riaprire la discussine ora interrotta anche per la ripartenza del Grillo dalla Capitale verso la sua residenza ligure.

In ogni caso nulla potrà mai tornare come prima: Conte sarà pure un buon parlatore, in questi ultimi anni, pochi fatti ma parole a profusione, ma di fronte a cotanto affronto, c’è da ritenere che l’unica via rimasta e che torni alla sua cattedra ed alla sua professione.

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Berlusconi non demorde: Il Partito unico di centro-destra è ormai la sua ossessione, non si è ancora capito a cosa dovrebbe ispirarsi questo fantomatico partito, lui dice di volerlo simile al partito conservatore inglese e quello repubblicano USA. Visioni, sarebbe un bluff come dimostrò  essere il PDL. Con il Centro destra unito bisogna solo vincere le elezioni  con un programma realizzabile, questo dovrebbe essere l’unico scopo.