LE STELLLINE DI GIUSTUSBLOG

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Domenica scorsa si sono tenute delle elezione “primarie” per la scelta alla carica di capolista di una lista per le elezioni comunali di Santa Teresa, lista che in teoria, vorrebbe essere aderente al Partito Democratico. Questa la cornice, il fatto: un caro amico mi telefona e mi dice: “Ieri ti ho visto che andavi a votare per le primarie del PD”. Non gli do tempo, ho capito dove vuole arrivare e subito gli faccio presente che io sono andato a votare benchè li miei ideali poco collimano con quelle predicate da quel partito, ma, in una discussione tra amici si parlava appunto dell’idea di procedere in tal senso sostenevo che l’idea era abbastanza buona, una espressione di democrazia e in quella occasione mi venne fatto presente che si sarebbe trattato di una elezione aperta a tutta la popolazione. In effetti, in un primo momento ho trovato strano che ciò avvenisse a livello “universale”, cioè, superando gli schieramenti politici, riflettendo, trattandosi di elezioni comunali la cosa ci poteva pure stare e, sin da allora, tempi della discussione, dissi che se avessi intravisto un candidato, a mio parere valido, avrei partecipato al voto.
Dopo la lunga premessa, ieri, un caro amico mi telefona: “Allora, alla fine sei andato a votare, ti ho visto mentre andavi al seggio, ho pure visto che i soliti posteggiatori elettorali ti guardavano un po con meraviglia ma con un certo compiacimento, almeno una certa parte, quella progressista: quindi devo dedurre che hai trovato un candidato che ritieni valido per amministrare il nostro paese”.
Certamente se sono andato ad esprimere un voto è evidente che su tre candidati, uno che a mio parere, qualora la vittoria dovesse andare alla sinistra, e poichè mi era concesso di poter esprimere una mia preferenza l’ho fatto convinto che nella persona alla quale ho dato il mio voto sia un moderato, che abbia le idee chiare per risollevare un paese che, non possiamo nasconderlo, è arrivato ad un punto di quasi non ritorno da uno oscurantismo endemico, e possa fare qualcosa per risollevarlo e tentare con la collaborazione di tutti di riportarlo sul giusto binario del progresso e del buon gusto.
“Quindi -mi riprende l’amico- avresti individuato quella persona”.
Lo stoppo subito: io avrei individuato la persona che rappresenta la sinistra più vicina caratterialmente a quegli scopi, probabilmente potrà esservi anche chi al centro o centro-destra abbia le caratteristiche che dovrebbero essergli proprie, sempre nella direzione che anticipavo prima. Ma, quelle sono cose che vedremo quando sarà possibile un confronto.
Solo alla fine di questo discorso ho capito dove voleva andare a parare questo amico, conosceva bene il mio pensiero e voleva farmi bere fino in fondo il calice amaro: così chiude annunciando che mi ha chiamato per comunicarmi una cosa che forse avrebbe potuto interessarmi. Chiedo di che si tratta: dice che preferisce mandarmi una nota per WhatsApp. ci salutiamo e aspetto.
Passati pochi secondi sento il campanellino che mi annuncia l’arrivo del messaggio. E’ lui, lo apro e che trovo un inciso di discussione chatt, si tratta di un intervento dell’amico Tomaso Visicale, responsabile provinciale del PD gallurese, dove sostiene che le elezioni sono state “una bellissima festa democratica…ahimé macchiata in maniera inequivocabile, dalla mano di discutibili personaggi della destra Teresina, peraltro tutti di basso…bassissimo profilo, che hanno strategicamente sporcato col pennarello indelebile l’esito delle primarie… scegliendo a “chi banda dassi”. E prosegue ringraziando il comitato organizzatore e quanti si sono prodigati in merito. Conclude con la firma.
Un proverbio sardo dice “A cabaddu tuccatu la sedda li pizzichighja”. questo proverbio che pur non si addice alla mia persona, l’ho voluto anticipare intanto per dire che in mio incedere è stato sempre quello di tenere la schiena dritta e la testa alta, comunque a scanso di equivoci, da eterno democristiano senza alcun motivo di vergogna, sono andato a votare a delle votazioni aperte, apprezzando per una volta un atto di vera democrazia locale che potrebbe aver espresso una novità eleggendo un giovane che si sta affacciando alla politica cittadina, dico questo non per simpatia, mi riferisco solo alla scelta che è derivata.
All’amico Tomaso vorrei dire che aver messo la faccia andando a votare uno dei tre candidati ritenevo di aver dato un contributo alla ricerca di una soluzione democratica, l’eletto, é stata una giusta scelta? Non mi riguarda. Ciò che maggiormente mi ha dato fastidio è l’accenno ai “Profili” più o meno bassi. Quanto è bello essere umili una volta gli specchi deformavano l’immagine, ora non più, riflettono esattamente ciò che vedono: sarà basso…bassissimo? Beh ognuno ha il suo. L’importante è specchiarsi.
Vorrei ancora aggiungere al rappresentante politico provinciale: perchè non andare a vedere i risultati elettorali delle elezioni provinciali, regionali, nazionali, di Santa Teresa Gallura, forse sarebbe stato illuminato dal fatto che a Santa Teresa Gallura, nessun sindaco di sinistra potrebbe essere eletto senza i voti del centro-destra. aggiungo ancora, così tanto per girare il coltello nella piaga: anziché imbrattare le primarie di sinistra con altre ideologie, da bravo e convinto dirigente di partito avrebbe potuto far votare gli iscritti, va bene ne sarebbe uscito un risultato da piattaforma Russeau, dove 48.000 clik influenzano decisioni che riguardano sessanta milioni di individui, in fondo avrebbe risparmiato tempo, se la sarebbe potuto cavare con un alzata di mano, e ne sarebbe uscito “puro” senza imbrattarsi e con un profilo smilzo ma integro.