LETTERA APERTA ALLA COSIGLIERA DI MINORANZA SIGNORA NADIA MATTA

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Gentilissima Signora Matta, normalmente quando scrivo, cerco di farlo guardando sempre al futuro ma, questa volta non posso esimermi da tornare a rimembrare cose passate, messe agli atti, nella cartella “da dimenticare”.
Andiamo per ordine:credo di aver capito che mi si rimprovera di aver appoggiato alle ultime elezioni amministrative la lista Pisciottu. Ebbene, è vero e, a suo tempo motivai anche quella scelta, se cerca trova un mio articolo dove contestavo la vostra lista perché associata alla sinistra, anzi, direi, pilotata da quella sinistra più intransigente: cosa fare? La mia scelta, da cittadino, non da cronista, non poteva che andare verso quella meno intransigente, ciò non significa che questo mi impedisca di criticare scelte che ritengo non condivisibili. A lei posso tranquillamente confessare che, alla luce dei fatti, la scelta di allora, malgrado tutto, rimane la più sensata.
Il “buon giornalista” lo dice lei, io ho sempre chiarito quando sono state fatte allusioni maliziose come quella sua attuale, che posso vantare il titolo di giornalista in quanto scritto regolarmente all’Albo nella sezione di Roma e Lazio da moltissimi anni, tutto questo senza mai, ripeto, mai assumermi il merito di essere un “buon giornalista”, le valutazioni sulla mia persona le lascio agli altri, a chi mi legge. Mi scusi ma questa è sempre stata una mia regola dalla quale non ho mai derogato.
Vede, gentilissima Signora, lei mi rimprovera che scrivo per sentito dire e mi duole rimproverarle che lei mi legge in modo piuttosto distratto: se avesse fatto maggiore attenzione a quanto scritto forse si sarebbe risparmiata tutta la tiritera dei malesseri di Santa Teresa. Si è accorta che ha ripetuto pedessequamente quanto io lamentavo? Il sollecito alla minoranza, ai giovani, voleva essere solo un incentivo a combattere a viso aperto. Lei, i suoi colleghi siete presenti in Consiglio e votate, bontà vostra, contro i provvedimenti della maggioranza, tutto riportato sui verbali ad uso e consumo del Sig. Prefetto al quale poco importa di quanto avviene nel nostro Consiglio. Si lamenta che la cittadinanza diserta le vostre riunioni, mi spiega perché dovrebbe venire? Forse per ascoltare il vostro flebile lamento che finisce su un verbale degno di poca cronaca? Si è messo il problema che i cittadini devono essere informati? Quante volte lei si è rivolta alla stampa (non Dico a Tusacciu), per fornire la sua versione su argomenti trattati, per spiegare il senso dei suoi interventi? Io l’unica cosa che vedo è l’informazione della maggioranza, del Sindaco. Eppure gli argomenti non mancano anche quelli trattati fuori dal Consiglio, Si rende conto che Lei, la minoranza non esiste? Vuole che prosegua, vuole che sia io ad indicarle quali sono i problemi che avrebbero dovuto essere trattati con vigoria? No, questo no, non è possibile.
Mi ricorda che fra due anni si ritorna al voto e mi fa supporre che la vostra lista intende ripresentarsi, sarà appunto l’elettore a dire la sua e valuterà in rapporto ai risultati.
Concludo, Gentile Signora, assicurandole che, allora, definendola “Etoile” voleva essere una distinzione in positivo, mi dispiace che abbia creduto diversamente. Mi creda sempre suo.