Michela Murgia e il suo rapporto con facebook

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Seguendo la lettura dei quotidiani, nazionali e locali, in una ricerca sulla notizia sensazionale della settimana, credo, spicchi fra tutte, l’unica, quella che non ti saresti mai aspettat., Eppure la nostra regione in questi ultimi giorni è stata investita da avvenimenti di grande rilievo, penso al Gay Pryde regionale che si tiene a Santa Teresa Gallura. Qualcuno si chiederà dove sta l’originalità, ma, non ve ne sarebbe alcuna se passasse come motivo di incontro tra persone, una riunione come tante altre, da quelle politiche a quelle sindacali, la notizia è che questa manifestazione ha il patrocinio ed il sostegno materiale sulla voce “cul tura” che l’amministrazione comunale ha dato come suo imprimatur.

Ma, va tutto bene perchè la nostra Isola ha fatto anche di più, pensate, in questa settimana, ha ospitato il G7, no, non quello dei Capi di Stato, quello degli altrettanto importanti ministri dei trasporti che non sono poca cosa.

Parlando di trasporti, torniamo alla Notizia quella con la A maiuscola, l’ira di Michela Murgia postata su facebook.

L’antefatto: la celebre scrittrice prestata alla politica, non certo per ricevere un futuro vitalizio -non ne ha necessità, lei ha i proventi dei suoi libri-, si trovava per lavoro a Roma dove, sembra, conduca un programma televisivo del quale non so dirvi alcunchè perchè ne ho preso conoscenza proprio in questa circostanza, senza neppure immaginare di che tratta. Dicevamo: Michela Murgia doveva rientrare con urgenza da Roma in Sardegna per partecipare alle esequie di una sua amica deceduta, ritengo, prematuramente e, a causa di una mancanza di posti sugli aerei Alitalia, posti riservati alla continuità territoriale, ha rischiato di dover saltare questo questo suo preminente impegno, perchè, neppure per lei, vip di chiara fama, consigliere regionale, seppur di opposizione, candidata alla presidenza di quella regione che l’ha battezzata del rango che gli deve essere riconosciuto per i meriti conquistati sul campo, costringendola  a spostarsi da Fiumicino aereoporto Leonardo Da Vinci a Ciampino, aeroporto di secondo ordine, dove decollano gli aerei della compagnia Irlandese Ryanair e dove ha trovato un posto low cost tra i comuni mortali e comunque tale da permettergli di adempiere al dovere delle esequie della sua cara amica.

Tutta questa vicenda  che ha fatto scaturire l’ira della nostra scrittrice premio Campiello e tanti altri, che ha augurato, sull’ormai famoso post, quanto accaduto a lei si potesse ripetere ai figli del presidente della Giunta e dell’Assessore ai trasporti nel momento del trapasso dei due due esponenti della Giunta sarda.

In effetti bisogna ben dire che c’è voluto uno sforzo di fantasia notevole per immaginare un simile quadro, sicuramente pesante sotto ogni possibile aspetto, allo stesso tempo, mettiamoci nei panni della scrittrice, non poter prendere un biglietto in continuità territoriale, rischiare di perdere la cerimonia funebre, viaggiare in volo low cost non poteva che far emergere il vero lato umano della signora, con tutte le sue debolezze, mettendo allo scoperto le sue fragilità. Come possiamo non comprendere certi stati d’animo? Come non dimostrargli tutta la nostra comprensione? Si, Signora Murgia, mi consenta di esserle vicino esprimendo la mia totale solidarietà personale e di tutti coloro che come me che, pur confessando che non mi è piaciuto il suo premio Campiello, hanno patito le sue pene di quei momenti drammatici trascorsi nel tratto Fiumicino-Ciampino, nel dubbio che in quello spazio di tempo stesse consumando il meglio di se stessa, della sua personalità del suo essere umana fra gli umani. Siamo tutti con lei.