MOBY RIPRENDE LE CORSE? SARA’ NELLE CONDIZIONI DI ASSICURARE IL COLLEGAMENTO?

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Credo che questa volta i teresini sentano l’obbligo di ringraziare il loro consigliere regionale in accoppiata con il consigliere Satta per la brillantissima operazione e l’impegno con cui si sono prodigati in favore del disagio che hanno dovuto subire gli autotrasportatori che sino a pochi giorni fa transitavano per il porto gallurese che collega la Sardegna con Corsica in regime di continuità territoriale.
Non so se il ringraziamento deve essere esteso o meno alle istituzioni cittadine, di queste non posso dire nulla, forse i loro interventi sono stati talmente silenziosi da sfuggire all’attenzione degli osservatori, anche a quelli molto più oculati del sottoscritto. Ma, pazienza, in fondo per Santa Teresa,perdere quella tratta è poca cosa, una nave vecchia, qualche camion, pochi passeggeri, in cambio di un bel po di spazio in più in banchina e la possibilità di ospitare qualche barca di prestigio, possono ben compensare la perdita di una tratta di poco conto, in fondo basta fare in modo di incentivare qualche licenza di servizio taxi. E si può sempre raggiungere l’isola consorella.
È bello scherzare, lo è sicuramente un po’ meno quando ci si ferma un attimo e si constata che, con un colpo di mano si rischia di perdere una tratta storica che ha sempre dato il prestigio ad un paese che poco altro può vantare in fatto di servizi da fornire ad una utenza che merita maggiore è migliore attenzione.
Non è, comunque, solo la parte italiana, anche la sponda corsa, Bonifacio, sta subendo lo stesso dramma teresino, anche li c’è chi cerca di pescare nel torbido e cerca in qualche modo di denigrare le capacità del porto francese ad ospitare un traffico commerciale, preferendogli Porto Vecchio.
Sembrerebbe che domani riprenda il servizio il vecchio mezzo della Moby, il Bastia, del tutto inadeguato a svolgere il servizio.
Nel frattempo quesiti decina di giorni di grave disagio subito dall’utente incolpevole, disagio seguito danni tangibili, chi sarà chiamato a risponderne? È il danno di immagine che ne è derivato al paese chi lo risarcirà? Non sarà forse il caso che i due consiglieri regionali così solerti nello intervenire per trovare un porto alternativo a quello di Santa Teresa, usino i loro buoni uffici per disdire il contratto in essere con la Moby per manifesta inadempienza e sollecitare una nuova gara, ponendo clausole più severe sulla qualità dei mezzi e dello stesso servizio.