NECESSARIO RIVEDERE IL BELLICISMO NATO

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La politica interventista del Presidente Obama sta diventando sempre più invadente, sollecitando la NATO ad un “bellicismo” ai limiti del suo stesse statuto, che, come ben si sa, prevede essere un istituto difensivo. Pertanto, dovrebbe mantenersi lontano da interferire nel dialogo tra Paesi occidentali ed in particolare dell’Unione Europea e la Russia. Invece, sotto l’impulso del presidente Usa, s’è dato il via alle manovre militari nell’ovest dell’Ucraina sotto il comando degli Stati Uniti e con la partecipazione di 1300 soldati di Paesi dell’Alleanza (per fortuna non ci sono italiani), ma, quel che è grave, di nazioni “esterne” come, ad esempio, Azerbalgian,Georgia e Moldavia.

Questa operazione, criticata anche dallo staff del Presidente USA, è’ un’esercitazione che proseguirà sino al 26 settembre per varare una forza di rapido intervento e , nell’intento di Obama e della Merkel (ha mandato suoi militari, mentre gli americani sono 200), dovrebbe preoccupare, insieme alle assurde sanzioni che penalizzano l’Ue, il presidente russo Putin. Che ( ritengo) se ne ride alle spalle degli strateghi Nato visto, che intanto, l’Ucraina decide di dare una certa autonomia alle aree del Paese a maggioranza di etnia russa,prendendosi il consenso di Mosca.

La politica internazionale di Obama e della Unione Europea Merkel-dipendente ( ma la cancelliera non comprende che il suo autorevole collega, al quale ora s’è strettamente collegata, vuol far saltare lei, l’euro e la Ue ?) appare, ad essere ottimisti, incerta. In realtà è sbagliata. Qual è, infatti, oggi il nemico numero 1 da fronteggiare? Gli estremisti islamici, quelli del presunto Califfato che ora usano persino una comunicazione televisiva sofisticata come s’è visto nel video con il quale minacciano New York. Evidentemente stanno ricevendo non solo aiuti di manovalanza guerriera e di armi, ma grazie ai proventi della vendita del petrolio dai pozzi che hanno conquistato possono anche assumere esperti in vari campi , proseguendo in una strategia militare e in un proselitismo sempre più incisivi . E possono contare su cellule “nascoste” in molti Paesi, ad iniziare da quelli europei, grazie anche al continuo e massiccio afflusso di rifugiati , tra i quali possono agevolmente celarsi filo-jiadisti.

Ora, secondo voi, sarebbe stata o no essenziale la presenza della Russia nell’ampia coalizione voluta da Obama (anche con chi sino ad ieri finanziava gli estremisti)?

Se gli Stati Uniti non cambiano politica finisce che, a livello internazionale, troveremo una vera grande coalizione euro-asiastica. L’accordo, dopo anni di tensioni, tra India e Cina, segue all’intesa sul gas tra Cina e Russia che, nell’antartide sta facendo trivellazioni che consentono di acquisire veri e propri tesori naturali . Se considerate che i cinesi controllano da tempo in Africa le aree (perse dagli Usa o dall’Europa) che offrono materie prime indispensabili per le nuove tecnologie, aggiungete che in America Latina i sentimenti anti-USA sono diffusi, mentre la Cina sta lentamente posizionandosi al punto che, ad esempio, s’è garantita l’importazione quasi esclusiva di grandi quantità di stagno dal Venezuela (l’accordo fu fatto da Chavez), avrete un quadro, sia pure approssimativo . delle nuove realtà internazionali. Che vedono gli Stati Uniti ben lontani dalle presidenze definite “imperiali” quando erano indispensabile punto di riferimento persino degli avversari.

Il mondo sta cambiando, i rapporti di forza mutano di continuo, il terrorismo è una variante impazzita delle relazioni internazionali, talvolta alimentata addirittura da chi, poi, è costretto a combatterla. Proseguire con la vecchia mentalità , considerando gli antichi e superati equilibri significa imboccare una strada senza uscita: Ed una strada per di più pericolosa che può portarci  –Dio non voglia- verso quelle tre guerre mondiali locali citate dal Papa e che qualcuno ha identificato con un segreto di Fatina .

C’è ancora tempo per tornare indietro, per recuperare quell’indispensabile dialogo UE-Russia-Usa che comporta il rafforzamento della pace grazie anche ai positivi rapporti con la Cina e l’India . In questo contesto il ruolo dell’Europa per collaborare con l’America Latina e, in particolare, dell’Italia per una vera, incisiva politica mediterranea risulta estremamente importante. Auguriamoci che lo comprendano un Obama in fase calante ed una Merkel che sta rischiando molto. . Papa Francesco ci aiuta sulla via di una pacifica convivenza tra i popoli, indicando a tutti la strada da seguire