Obama preferisce la conferma a tempo di Napolitano ed una Assemblea Costituente

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Roma – Venerdì prossimo Barak Obama dirà a Giorgio Napolitano, nel colloquio riservato alla Casa Bianca, che il caos politico italiano lo preoccupa. E che vede con favore una conferma, anche a tempo, dell’attuale Presidente della Repubblica italiana, l’unico, a giudizio degli americani, che possa imporre una indispensabile Assemblea Costituente. Indispensabile per riscrivere regole condivise, in linea con i cambiamenti avvenuti e ancora in corso a livello internazionale e tali da consentire  una vera governabilità, oltre a far emergere nuova classe dirigente. E’ quanto hanno riferito a Comunitanext accreditate fonti di Washington.

Secondo queste fonti solo così si eviterebbero gravi conseguenze per l’incapacità delle attuali forze politiche di superare una crisi che rischia di portare alla violenza. I partiti politici oggi sulla scena, in sostanza, non sarebbero in grado di uscire da una “guerra di vent’anni” e di collegarsi con le trasformazioni che obbligano a costruire un nuovo Stato,una nuova società.

La situazione sarebbe estremamente grave anche perché, a livello di Unione Europea ,non si comprende – sostengono le citate fonti- che le misure imposte ai Paesi membri determinano  depressione economica , non a caso premi Nobel per l’economia , ad iniziare da Sen e Krugman ,hanno anche di recente sottolineato come l’austerità non abbia  mai portato alla crescita.

Il fatto è che la tecnologia, con  importanti scoperte scientifiche, sta cambiando la nostra realtà e le stesse istituzioni, compreso lo Stato nazionale, vanno ripensate, tenendo presenti le molte novità intervenute. In questo contesto – si osserva in qualificati ambienti statunitensi – si dovrebbe tener presente la lezione offerta da Obama che ha fatto tesoro, nella campagna elettorale presidenziale, prima, e nel discorso di insediamento, poi, dell’influenza  di talune scoperte scientifiche sulla politica e sul rapporto politici-cittadini.  E, forse, sarebbe opportuno prendere, finalmente, in considerazione quei nostri scienziati autori di ricerche straordinarie  tali da influire sui nostri stessi comportamenti. Tra questi spicca proprio un consulente di Obama, inserito negli Usa tra i 12 grandi scienziati esistenti, mi riferisco al candidato Premio Nobel Giacomo Rizzolatti che ha scoperto i neuroni a specchio, li abbiamo nel nostro cervello e ci indirizzano- ovviamente volgarizzo –  verso un linguaggio empatico, intuitivo tale da migliorare la nostra vita.

Rizzolatti, oltretutto, insegna in Italia( università di Parma) e con altri neurologi, ad esempio il professor Pinessi dell’ateneo torinese,   promuove e sviluppa studi che già offrono positivi risultati sui bambini autistici. E grazie ai neuroni a specchio si tenta addirittura di recuperare la vista!

La nostra attuale classe dirigente, purtroppo,è lontana , troppo lontana, da queste realtà scientifiche che stanno modificando il nostro stesso modo di percepire la realtà e, quindi,m di vivere. Che incidono in ogni settore dell’attività umana, determinando trasformazioni che se non percepite  possono provocare dannose contrapposizioni tra vecchio e nuovo. Per fortuna, centri di studio e ricerca come la Fondazione Comunità, avvertono l’esigenza di collegare la ricerca scientifica , con le sue innovazioni, alle varie discipline per modernizzarle e adeguarle alla nuova realtà.

Sarà possibile anche in Italia far tesoro della “lezione Obama”? Auguriamoci di sì, possibilmente con Giorgio Napolitano ancora per un po’ al Quirinale e un’Assemblea Costituente che abbia, al suo interno, una rappresentanza di chi sa positivamente innovare.

Sergio Bindi

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