Papa Francesco attaccato da Matteo Salvini

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By giustus

Questa volta Matteo Salvini, vittima di un colpo di sole, l’ha fatta grossa. Tutto preso dal delirio d’onnipotenza per qualche voto in più, se l’è presa anche con Papa Francesco, reo di aver invitato a pregare per chi chiude le porte ai rifugiati. Evidentemente il leader leghista ha la coda di paglia sulla questione visto che ha perso la testa dicendo a Radio Padania: non abbiamo bisogno del suo perdono. E commentando: “mi piaceva, ora boh”.

Tutto perché, nell’udienza di stamani in Piazza San Pietro il Pontefice, a tre giorni dalla giornata del rifugiato promossa dall’Onu, ha voluto inviare un appello-monito. “Vi invito tutti a chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono la porta a questa gente che cerca vita, una famiglia, che cerca di essere custodita. Preghiamo per tanti fratelli e sorelle che cercando rifugio lontano dalla loro terra, che cercano una casa dove poter vivere senza timore, perché siano sempre rispettati nella loro dignità”. Infine, anche l’appello alla comunità internazionale a “prevenire le cause delle migrazioni forzate”.

Queste parole hanno fatto perdere le staffe a Salvini come era avvenuto in passato quando Papa Francescò criticò il fatto che quando prendeva l’autobus a Roma e salivano degli zingari, l’autista dicesse “Attenti al portafoglio”. Allora il leader leghista ironizzò e poi concluse così: “con tutto il rispetto dovuto, io comunque dico: buon lavoro agli autisti”. Questa volta è andato giù duro: “C’è il Papa che dice chiediamo perdono per chi chiude le porte ai rifugiati: Ma quanti ce ne sono di rifugiati in Vaticano? “Eppoi i “rifugiati veri sono un quarto di quelli che arrivano”, quindi “diciamo con rispetto al Papa che non abbiamo bisogno d’essere perdonati, pecchiamo come tutti, ma ci sentiamo buoni e generosi più di altri pseudo cattolici che dicono c’è posto per tutto il mondo”.

Ho voluto riportare per esteso le frasi salviniane perché più di ogni commento danno l’idea di un personaggio che si sente al centro di tutto, ormai lanciato verso i vertici politici e così in auge da potersela prendere con un Papa carismatico e sempre più amato e stimato non solo dai cristiani, ma anche da molti non credenti. Così il leader leghista si comporta con il Capo dello Chiesa cattolica come fa con avversari e alleati in politica. E se Francesco, certamente, sorriderà alle battute di Salvini, perdonandolo , non credo faranno altrettanto i potenziali alleati verso un impossibile scalata verso Palazzo Chigi e persino non pochi degli elettori della Lega. Il Matteo “verde” farebbe, quindi, meglio a ricordare un vecchio proverbio che dice “scherza con i fanti e lascia stare i santi”, considerato anche che, in Argentina, per molti l’attuale Papa è già santo.