SANTA TERESA GALLURA ED IL NUOVO CENTRO ECOLOGICO DI “BUONCAMMINO”

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Santa Teresa ha tante cose belle, il mare, le sue spiagge, i panorami, i tramonti e chi più ne ha più ne metta. c’è anche un nuovissimo di zecca “punto di raccolta e conferimento rifiuti ordinari speciali”.

Uno si aspetta che essendo nuovo tutto funzioni alla perfezione, le esperienze precedenti dovrebbero essere state sufficienti per correggere qualche carenza. Ebbene, purtroppo,non è così. Siete costretti a sostituire un forno elettrico? Poveri voi: andate in questo centro pubblico e li vi dicono: “Il centro è chiuso, non possiamo ricevere nulla”. Allora si chiede cosa si deve fare  per smaltire l’elettrodomestico. Risposta: “ In Comune c’è un ufficio competente, è presso quell’ufficio che potrà trovare risposta”. L’utente, tranquillo, prende la strada e si reca presso quell’ufficio. Viene ricevuto garbatamente da un funzionari simpaticissimo che come prima risposta dice. “Purtroppo non so che dirle, sono sorti dei problemi ed ora, almeno per qualche giorno ci troviamo con il centro chiuso”. L’utente si offre a trovare una soluzione condivisa: conferire l’involucro ad una centro privato con l’impegno che poi venga smaltito al più presto. Il funzionario si attiva immediatamente, telefona, parla con una persona si mettono d’accordo. Attacca il telefono e, con un ampio sorriso, dice all’utente: si, è desueto, ma si può fare, vada tranquillo, anzi, se vuole, le faccio un biglietto in modo che il custode del centro privato non le faccia osservazione. L’utente dice subito che non è necessario, conosce il custode che gli crederà sulla parola. Stretta di mano, saluto cordiale e parte.

Scarica l’elettrodomestico incriminato e rassicura l’addetto che sarebbe stato ritirato a brevissimo. Sorrisetto ironico: tranquillo, dico io, ho avuto l’assicurazione e l’impegno del funzionario responsabile che tutto sarebbe stato sistemato nell’immediatezza.

Passano oltre venti giorni ed il più molto citato forno è ancora nello stesso posto dove l’utente lo aveva depositato.

Attenzione,  professionisti, cittadini, utilizzatori di apparecchi elettronici (computer, stampanti, schermi, forse anche televisori) se si esauriscono, si rompono, dovete sostituirli? No assolutamente non  è possibile. Come, uno deve lavorare, lo deve usare, ormai non ne può fare più a meno, come può risolvere questo suo problema?

Acquista un nuovo apparato, prende quello vecchio ormai inutilizzabile, lo carica sulla sua auto e, via. Da buon ed educato cittadino si reca alla discarica e li trova il cancello chiuso. Ci sono degli operatori che non si girano dalla parte dell’utente che, a sua volta, rimane li in attesa in quanto sentiva delle donne chiacchierare tranquillamente dentro un casotto/ufficio, la sua speranza e che primo o poi, qualcuno si accorga della sua presenza. Ha fortuna, si apre uno spiraglio di una finestrella del container, una voce femminile che chiede cosa volesse la persona. La risposta : “devo conferire dell’ingombro”. Deve aspettare perché più di un auto per volta non può entrare. L’utente fa presente che non è necessario che entri con la macchina deve solo conferire una stampante.

E, no, la stampante non possiamo accettarla. Come? No le stampanti non possiamo accettarle, non sapremo dove metterle. Ed io cose ne faccio? Bhe, veda lei, noi non le riceviamo. L’utente dice: guardi che io sono in regola con i pagamenti. Si lei paga, ma noi non possiamo accettare materiale elettronico, Vada pure all’ufficio ecologia del Comune.

L’utente rimane sbigottito, pensa subito a quel simpaticissimo funzionario che sicuramente gli fornisce il massimo della assicurazioni che fra pochi giorni gli ritireranno la stampante: ma, riflette l’utente, e se fosse come per il forno? Oppure per uno scaldabagno messo ordinatamente su via Capotesta da tempi immemorabili ed è meglio non andare oltre.

Morale: cari cittadini, preparatevi, quando dovesse capitarvi di avere del materiale elettronico da smaltire, pensateci subito.Non si consiglia di fare nessuna class action per ottenere uno scorporo dalla imposta sui rifiuti, piuttosto, predisponete un angolino all’interno della  vostra abitazione e lì, finchè la capienza velo consente, conservate gelosamente quelle carcasse perché il Comune di Santa Teresa non vuole imbrattare le sue inimitabili bellezze, neppure il nuovo Centro Ecologico, insomma,  non prevede che certi materiali si usurino e si debbano pure smaltire.

Due parole al Signor Sindaco: sarà il caso di intervenire perché certi disservizi siano sanati? Il forno è sempre allo stesso posto, forse due parole dell’istituzione politica non cadrebbero a vuoto.