SANTA TERESA GALLURA: LA LEGGE E L’OPPORTUNITA

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Forse è giunto il momento che chi viene eletto dal popolo faccia valere il potere dell’elezione. Si, ritengo, e credo di non sbagliare, che il popolo sovrano, in democrazia, sia la massima espressione del potere temporale.

Chiedo scusa per il ‘pistolotto’ di apertura.

Già un anno fa, il popolo sovrano ha dovuto andare a far la pipì negli anfratti o, peggio ancora, a farla in mare con buona pace degli eco-natural-igenico-ambientalisti, wweisti compresi.

Un giorno del 2014, non uno qualsiasi, esattamente il 13 di agosto (non vorrei che la memoria mi faccia cilecca), un signore bempensante, ha ritenuto opportuno, forte del diritto di proprietà del suo terreno, ha ritenuto opportuno di sbarrare lo scorrimento di una fogna esistente e costruita su sua esplicita autorizzazione, privando così non solo un esercizio che opera nel settore alimentare  e di mescita,   ma anche, e principalmente, tutti quei cittadini cosmopoliti che normalmente, da anni (almeno cinquanta) godevano e godono della balneazione nella spiaggia di ponente dell’istmo di Capotesta.

Ieri. 27 luglio, nel pieno della stagione balneare, cosa succede? Il bis signori. Lo stesso proprietario ben pensante, con tanto di ordinanza di un magistrato e accompagnato da cotanto Ufficiale giudiziario, si, avete capito bene; si uno di quei signori che, se capita di dover eseguire uno sfratto, ha tanti di quegli impegni che bisogna, appunto mettere impegni, per disporre della sua presenza, ha di nuovo chiuso la condotta fognaria, lasciando coloro che hanno scelto Santa Teresa e che, ovviamente, contribuiscono abbondantemente alla vita dello stesso paese, senza la possibilità di poter almeno disporre del minimo della decenza.

Complimenti. A chi?

Al Proprietario del terreno che per anni, da quel che risulta, ha usufruito e tuttora usufruisce di un lauto compenso per il terreno dove poggiano i bagni privati a disposizione gratuita, di circa 3 mila persone? Lui, male, ma sta tentando di fare i suoi interessi. Non è facile capire quali, ma, poichè non è possibile entrare nella mente delle persone, bisogna lasciar fare, fatto salvo porsi delle domande e sulle stesse fare, non giudizi, ma le proprie supposizioni;

Al sindaco e all’Amministrazione comunale tutta per aver preso sottogamba, non voglio dire ma lo penso, e trascurato il problema come non fosse cosa che li riguardasse, dopo quanto era accaduto l’anno precedente? Capisco che vi è stata una campagna elettorale ma questo non avrebbe dovuto distrarre tanti signori dal fatto che il problema spiagge è fatto vitale per un paese che vive solo ed esclusivamente di balneazione, che significa turismo, che vuol dire vita e sviluppo, nonchè benessere e motivo di vita.

Se qualcuno riuscisse a spiegarmi cosa sarebbe Santa Teresa se domani si dovessero chiudere tutte le spiagge e si tornasse agli anni quaranta. Ve lo dico io: bisognerebbe tornare a coltivare gli orti di Buoncamino, trovare imbarchi sulla marina mercantile, concorrere per la carriera militare nei vari corpi. Quindi aspettare la pensione per tornare al paesello e morirci. Non era forse quella la vita di allora? Ebbene, c’è qualcuno che riesce ad immaginare qualcosa di diverso?;

al Magistrato che ha scritto l’ordinanza? Lo so la magistratura deve applicare e far rispettare la legge, per farre questo gode di totale indipendenza ed emana le sentenze con giustizia. Ma sono e rimangono esseri umani. Mi pongo la domanda: cosa sarebbe cambiato se la stessa ordinanza fosse stata resa operativa il 30 settembre? Non conosco la legge, ma poichè le leggi sono fatte, almeno dovrebbero, in favore dei cittadini (e più sono meglio è) il magistrato deve applicare la legge ( spostando i tempi di applicazione non contravveniva a questo principio) l’essere umano avrebbe potuto pensare al danno che, per un fatto di tempi, causava ad una moltitudine e regolarsi di conseguenza.

E si, la fretta, dettata non si capisce da quale infausto processo psichico, ha partorito tanti gattini ciechi. Ed ora chi paga le conseguenze? Lo sapete molto meglio di me: i primi sono i cittadini di Santa Teresa che dovranno sorbirsi le proteste di coloro che hanno speso i loro soldi per venire a trascorrere una vacanza serena e tranquilla, in una località amena, con un mare meraviglioso, in una spiaggia che potrebbe essere un fiore all’occhiello e che non lo è grazie ai tanti disservizi che vi incombono, l’ultimo dei quali è il divieto di fare pipì.

Mi piacerebbe aprire un “forum” su quest’argomento ed invito chiuque voglia farlo a non esitare, in fondo questa cosa interessa tutti.