Santa Teresa Gallura – Un paese meraviglioso

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Non capisco, cosa sta succedendo? Eppure viviamo in un paesino gratificato dalle sue bellissime coste e dal meraviglioso mare, una vera grazia arrivata senza alcun merito umano che, a ben vedere, ci messo tutta la buona volontà per rovinarlo. Fortuna vuole che le rocce e la natura si difendono e, malgrado tutto, la loro bellezza ne esce incontaminata.
Parlo di Santa Teresa Gallura, paese che non difficile da amare, ne fanno testimonianza la moltitudine di turisti, italiani e stranieri, molti dei quali ne hanno fatto motivo di lunghe permanenze quando anche di dimora definitiva. La sua amministrazione? Vi sono lati positivi e, come capita ovunque, non mancano gli scontenti: un discreto arredo urbano, qualche ottimo intervento per migliorarne l’aspetto, finalmente l’apertura di una terrazza che permette allo sguardo di allargarsi sul panorama suggestivo delle Bocche di Bonifacio: dopo tanto e stato demolito quell’orrendo monolite che era l’albergo ESIT, costruito negli anni cinquanta dalla Regione Sardegna per favorire lo sviluppo turistico e, a onor del vero, il suo scopo lo aveva raggiunto, ma ora? Uno obbrobrio di cui liberarsi. Ci sarebbero ancora tante cose da fare: un mercatino coperto, il restauro della vecchia fontana-lavatoio, il vecchio mulino a vento, opere secondarie che darebbero lustro al paese. Ma, tutto no si può avere.
Chi legge queste poche righe di introduzione avrebbe motivo di pensare che chi vive in questo luogo, tutto sommato gode di un vero paradiso in terra, purtroppo così non è, almeno per quel che si legge sui social. In questi ultimi tempi i post di critica si sono moltiplicati, molti lamentano una amministrazione passiva, un lasciarsi andare, un discostarsi dai problemi reali del paese che tutti vorrebbero meglio e qui nasce lo scontento.
In tempi abbastanza recenti, come nel passato, il paese poteva essere esempio per la pulizia delle strade, ora non soddisfa più. Come dare del tutto torto a queste critiche? E’ vero, una volta Santa Teresa era più curato; la Silene è oggetto di discussione per la sua gestione, financo per quella del porto, a lamentarsi sono gli operatori, coloro che portano i turisti a far vedere i punti più belli, quelli che non trovano confronto nell’intero globo terrestre e di cui tutti ne siamo orgogliosi, questi, almeno da quanto si legge sui social, sarebbero costretti ad imbarcare le persone tra le reti dei pescatori. Qualcuno fa notare che quella società, nata con scopi ben precisi per essere da traino allo sviluppo del paese, è diventata solo un carrozzone. In effetti è diventata un mostro, una specie di piovra con i tentacoli che raggiungono gli interessi più svariati, dall’incasso di una tassa di sbarco sino alla riscossione dell’imposta di soggiorno; si chiude un centro adibito ad alcuni affetti da patologie mentali e si apre uno SPAR, e così via di seguito. Tutto regolare? Per carità, almeno questo, si spera. Ma, come dare torto a chi fa notare che giunti alla fine del mese di giugno ancora non è stata istituita la guardia medica turistica, e, se dovesse succedere anche una piccolissima cosa come dover mettere alcuni punti di sutura ad un bambino, lo si deve portare a Tempio in ambulanza? Verrà fatto notare che quello è un problema ASL, certamente ma, costa troppo rendersi parte diligente e sollecitare pubblicamente l’organo preposto? Vogliamo vedere la situazione trasporti? Sempre sui social leggiamo che uno dei traghetti in servizio per il collegamento con la vicinissima Corsica è di nuovo in panne, perché non si riesce a sentire una vibrante proptesta da parte dell’amministrazione? Questo traghetto, La Giraglia della compagnia Moby, un giorno si ed uno no è ormai fermo nel porto di Santa Teresa con qualche guasto e ciò non reco solo disguido ai passeggeri ma anche qualche paura per la poco affidabilità del mezzo, senza poi contare che questo mezzo quando s resta in porto, dove stazione anche la notte, riamane con i motori in moto rilasciando gas poco benefici ma anche un inquinamento acustico di cui nessuno si interessa; non andiamo ad approfondire sulla situazione delle spiagge che, come al solito sono quelle che prima soffrono del male del nostro paese. Sono ancora sporche, disordinate, proprio da vedere.
Questo non dovrebbe succedere. Chi governa avrebbe il dovere di essere attento alle segnalazioni dei cittadini, da qualsiasi parte essi vengano ma, una amministrazione comunale è fatta da due ben definite composizioni, una maggioranza ed una opposizione. La maggioranza ha la responsabilità di non trascurare i problemi, ma che la minoranza in consiglio anziché essere il grillo parlante dell’amministrazione sia totalmente assente e che gli stessi cittadini che tanto hanno da lamentarsi e, mi si lasci dire, con ragione, si limitino solo a esprime quel flebile lamento, non si capisce se per paura di eventuali rappresaglie o altro, mi sfugge, non riesco a capirlo.
Non sta certo a chi informa suonare la carica e dire: “sveglia ragazzi, forza è tempo di muoversi, non si può lasciare un paese come il nostro a morire, i giovani, voi, fate sentire la vostra voce, tranquilli non vi succede nulla, non abbiate paura di esprimere il vostro dissenso, non temete di fare danno ad alcuno se i nostri malanni vengono esportati e portati a conoscenza del mondo esterno, siate pronti nel contestare i proclami, esprimete liberamente il vostro pensiero, portate avanti le vostre istanze, siate partecipi alla vita del vostro paese senza alcuna pretesa di voler contare su chi potrebbe aver deluso la vostra e l’aspettativa, siate voi protagonisti oggi per arrivare a quel futuro che deve vedere il vostro paese fra i grandi del turismo gallurese”. La vostra scelta di oggi potrà essere il benessere di domani

One thought on “Santa Teresa Gallura – Un paese meraviglioso

  1. giustusadmin

    Commento postato su facebook in risposta all’articolo sopraesposto
    Caro signor Giuseppe Tusacciu, la minoranza esprime i suoi dissensi con i voti contrari, seduta sugli scranni del Consiglio e attraverso le dichiarazioni di voto che può trovare allegate ai verbali dei Consigli Comunali.
    I teresini disertano l’aula Consiliare, non mi sembra di aver mai visto neanche lei seduto fra il pubblico, eccetto qualche sostenitore irriducibile della maggioranza, non vedo altri. Lei scrive, dunque, per sentito dire, un buon giornalista, come lei si è definito in più occasioni, dovrebbe stare sul campo per fare cronaca.
    I nani e le ballerine, come lei ci definì, quando, durante la campagna elettorale, sosteneva l’amministrazione Pisciottu, stanno facendo il loro dovere e hanno scelto uno stile, quello di essere sempre presenti in Consiglio e lì esprimersi, quello di non fare i voltagabbana e quello di non vendere l’anima al diavolo.
    Una scelta fatta non a caso, ma dopo aver intentato battaglie con altri mezzi: stampa, social, manifesti, petizioni…
    Pochi risultati, poco seguito alla luce del sole, qualcuno ci appoggiava pregandoci di non farne parola con nessuno.
    E allora? Vi state rendendo conto in quale stato si trova Santa Teresa? A fine giugno è deserta; siamo convinti che i turisti arrivino lo stesso anche se mancano i servizi, se è sporca e disordinata, disorganizzata e priva di intrattenimenti.
    Forse non abbiamo capito che è cambiato il profilo del turista che non è più un viaggiatore ingenuo, ma osserva, scopre, si informa, sceglie tra una immensa varietà di offerte pretendendo il meglio per la sua vacanza.
    Caro signor Tusacciu, posso solo ricordare che fra due anni si rinnoverà il Consiglio attraverso il voto, quando lei e tutti gli altri cittadini che in questo momento hanno trovato il coraggio di esprimere contrarietà entrerete nella cabina elettorale, dovrete pensare bene quale lista contrassegnare se vorrete vedere il paese risollevarsi.

    Nadia Matta
    Prima etoile… come lei mi definì dopo il risultato elettorale

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