SCIACQUONI, SCIACQUINI, SCIACQUETTE! ED ORA?

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La Cassazione con sua sentenza ha annullato il provvedimento con un suo provvedimento, ha accolto il ricorso presentato dai titolari del chiosco bar Sea Lounge, restituendo oggetti e passaggi per raggiungere la spiaggetta sottostante il chiosco.
Non mi è mai piaciuto replicare con il solito “te lo avevo detto” , questa volta non posso farne a meno: quando facevo presente, basando il mio pensiero più sulla logica che su conoscenza legale, pensavo solo al beneficio che, in effetti, poteva derivare all’utenza arrivando al mare con maggiore sicurezza e, cosa altrettanto importante, poter percorre un tratto già di per sé difficoltoso, evitando di trovarsi tra l’immondizia che in molti si sentivano tranquilli di poter depositare in un luogo dove, appunto maggiormente si evidenzia lo sconcio.
Era quello il motivo principale per cui i gestori del Sea avevano pensato giusto di mettere un ticket senza alcuno scopo speculativo, solo necessario per coprire le spese della pulizia di quel sentiero che loro avevano permesso di percorrere per raggiungere il mare, lo avevano fatto, di questo mi ero informato prima di scrivere, solo dopo aver chiesto un parere legale se la cosa fosse fattibile e, avuto parere positivo, erano partiti per il loro programma: transito con ticket, pulizia, manutenzione del percorso ed altri piccoli grandi benefit, come il diritto all’uso della toilette.
Salvati cielo, sollevamento della brigata degli ecologisti del venerdì pomeriggio, c’era stata una rivolta per lesa maestà, pure chi come me sei era permesso di esprimere solo il pensiero come fatto di cronaca, ha rischiato di essere tacciato come agente degli untori, vilipendio, assassino o qualcos’altro di inimmaginabile.
Mi spiace per l’Istituzione dello Stato che ha voluto essere più realista del re e con un po’ di leggerezza, senza aver prima preso cognizione, ascoltando solo una parte, quella che normalmente urla per tutto, si è fiondata senza minimamente pensare che loro non fanno solo una brutta figura personale, la fanno fare allo Stato che le leggi emana e a loro è solo dovuto il compito-dovere di ben conoscerle e farle applicare.
Questa volta è andata così, sicuramente chi dovrebbe non si cospargerà il capo di cenere, nessuno pretende che lo facciano abbiano però la bontà di fare un lungo respiro prima di aprire bocca e, se possibile, avviare quel motorino che da il giusto ritmo al pensiero.
Ed ora, alla prossima apertura del Sea troviamoci tutti lì a goderci con gusto il magnifico panorama magari sorbendo l’ottimo caffè shakerato che ci hanno abituato a gustare.