SIAMO ALLA FOLLIA: IL COMMISSARIO ARCURI ISTILLA PAURA FACENDO PARAGONI ASSURDI E INFONDATI TRA I MORTI CIVILI LOMBARDI DI GUERRA E QUELLI PER IL COVID-19.. PERCHE’?

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Non sono pochi quelli che hanno protestato per aver istituito delle commissioni per passare alla fase 2 composte da tecnici di e scienziati trascurando chi più di ogni altro avrebbe avuto titoli per poter entrare nella discussione della Fase 2, mi riferisco ai rappresentanti delle Regioni, dei sindaci, degli industriali, dei sindacati. Obiettivamente, chi più di loro potrebbe entrare nel merito di ciò che si dovrà fare per una ripresa corretta del lavoro. Ma, per la manifesta incapacità della politica, chi ha gestito la crisi? Un folto gruppo di scienziati, spesso in contrasto tra di loro, senza nessuno che sapesse fare una sintesi delle varie posizioni, esprimendo una visione più larga che proiettasse anche ciò che doveva essere fatto nelle varie fasi della ripresa a partire da quella che si dovrà affrontare, obbligatoriamente, domani.
E’ così: che il governo non abbia idee su quel che deve fare, secondo la precisa accusa del presidente designato della Confindustria, mi pare molto probabile, ma che ora addirittura si assista a polemiche indirette tra la pletora di esperti (240) delle 40 task force create per aiutare le istituzioni a fermare il corona virus o tra alcuni di quegli esperti e i presidenti (eletti dal popolo) di tutte le regioni del Nord per iniziare subito, seppur con la dovuta sicurezza la ripartenza mi sembrava impossibile. Invece sta clamorosamente accadendo e l’esempio più lampante viene dal commissario all’emergenza, chiamato dal premier Conte sopra la testa della Protezione Civile, Domenico Arcuri. Sarà anche un ottimo manager visto che era stato scelto per guidare di un’azienda pubblica, ma prima ha consentito quel macabro balletto quotidiano delle cifre con il numero di morti che, commisurato ai contagiati malamente accertati (150mia e passa, ma in realtà si parla di 6 milioni) sarebbe altissimo e si crea solo paura che abbassa le difese immunitarie. Ora ha avuto una uscita che in un Paese civile l’avrebbe costretto alle dimissioni. Ha, infatti, detto, in diretta polemica con il governatore Fontana che chiede di ripartire, che in Lombardia siamo ancora alla fase 1 anche per i troppi morti che ancora si verificano: e per dimostrare che ha ragione ha fatto un assurdo ed infondato paragone: 2 mila morti civili a Milano sotto i bombardamenti “tra l’11 giugno 1940 e il 1° maggio 1945”, oggi 5 volte di più per il coronavirus in soli due mesi. E’ un parallelo che non regge sia perchè i decessi attuali sono con il, ma non per il Covid-19, sia perchè anche con la normale influenza i morti sono tanti, ma in tutti e due casi vanno collegati al numero reale dei contagiati notevolmente superiore ai dati che ha ogni giorno il capo della Protezione Civile comunica sulla base di quanto a lui viene detto al punto che persino il vice-ministro della Sanità , il grillino ex-Forza Italia Silieri (contagiato anche lui): basta con queste quotidiane conferenze stampa che allarmano. A conti fatti, in sostanza i decessi in relazione ai contagiati sarà a liveli bassi per il virus appena il 4% del totale.
Perchè non si chiarisce questa realtà ai cittadini? Perchè Arcuri istilla altra paura? Di certo per convincere gli italiani a stare a casa , a sopportare questa forzata clausura che ormai sta devastando anche la tenuta mentale di non pochi e, purtroppo, lascerà traccia nei bambini come sostengono psicologi, psichiatri e neurologi.
Una clausura che per gli anziani è ritenuta indispensabile anche a maggio e, per qualche aspirante scienziato anche più in là, per garantire loro la salute, si dice, ma così non solo si deprimono, ma addirittura rischiano di aggravare le malattie che già hanno. Il professor Bernabei, componente il comitato tecnico-scientifico voluto dal premier e gerontologo di grande fama, ha detto chiaro e tondo in TV: gli anziani hanno, spesso, bisogno di muoversi, di camminare, “non possiamo lasciarli chiusi in casa” per troppo tempo.
Andate a dirlo ad Arcuri e company, a coloro per i quali la prima fase non passa mai e, per qualche attiene, invece, i più giovani andate a dirlo alla strana ministra dell’Istruzione Azzolina che non vuole riaprire le scuole, provocando la protesta di moltissime mamme che hanno rivolto una lettera a lei ed alla ministra per la Famiglia che le scuole vedrebbe bene riaperte.
Se gli anziani sono i più deboli, già da 65 anni in là, secondo gli esperti ministeriali, e vanno protetti, speriamo, non come è avvenuto nelle Case di Riposo di gran parte dell’Italia, c’è anche un’altra categoria “debole”, coloro che si trovano in età scolare: Il ritorno a scuola, sostengono psicologi e psichiatri, sarebbe importantissimo dopo la forzata reclusioni nella quale non era consentito nemmeno un’uscita veloce in un parco. Invece la ministra Azzolina ha detto no, non si può e promuovere tutti, ma lasciando i 4 ed i 5 se li meritavano, un vero pasticcio anche perchè alla ripresa della scuola a settembre nella prima fase, andranno a scuola i “4” ed i 5″”, ovviamente nella classe superiore a quella dove si trovano oggi. Dice l’Azzolina: così possono recuperare, ma chi l’ha scritto? Dovrebbero essere dei draghi a farlo in una manciata appena di giorni.
Con questo governo, ormai in totale luna calante e con gli osservatori che lo danno per morto al punto che un lungo-navigatore del Parlamento come Casini gli da non più di un mese di vita, con questo premier e non pochi ministri capitati lì per caso, quasi avessero vinto una lotteria con un pugno di voti presi sul web a Grillo piacendo c’è da aspettarsi di tutto. Come una caterva di nomine prima di dire addio alla poltrona per avere anche dopo amici potenti.
E chi attende gli aiuti promessi ancora attende con le imprese che difficilmente potranno accedere a quella sospirata liquidità per ripartire come ha dimostrato oggi Silvio Berlusconi nella lettera aperta pubblicata dal quotidiano confindustriale “Il Sole 24 Ore”.