Silene – inchiesta per i pontili

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Ricevo e pubblico.

Caro Blog,
abbiamo letto  su “L’Unione Sarda” di venerdì 2 ottobre, a pagina 38 –
Provincia Gallura, un pezzo di Andrea Busia con il titolo “La Silene sotto
inchiesta per i pontili”.  Come  ti è noto, la Silene Multiservizi s.u.r.l. è
la società di servizi costituita dal Comune di Santa Teresa Gallura ai tempi
dell’amministrazione di sinistra per la gestione del porto turistico, poi ha
preso un altro indirizzo, cioè quello di asso piglia tutto.
Gli amministratori di allora si sperticarono in assicurazioni, ci
raccontarono che quella società sarebbe stata il toccasana per tutti i mali di
Santa Teresa: l’economia, il turismo, l’allungamento della stagione estiva, e,
perché no, con un po di buona volontà avrebbe risolto pure le avversità
atmosferiche. Così, malgrado le forze politiche di opposizione, nonché gli
operatori turistici di tutti i settori, fossero contrari, la Silene prese vita
e, così come era stato previsto, alla fine divenne una società tuttologa che,
nel corso degli anni è arrivata a fare una concorrenza spietata a tutti coloro
che operano nel settore cantieristico, dei parcheggi, giardinaggio, sicurezza e
quanto si presenta appetibile per un privato. Non vi è settore dove possa
sorgere un’idea che subito vi si fionda Silene. Ovvio, inutile protestare. Come
può un politico rinunciare a qualche poltrona da distribuire? Pertanto, guai a
disturbare il manovratore: non si può e non si deve.
Eravamo  in molti a credere che con il cambio di amministrazione sarebbero
cambiate le cose. Perché pensavamo questo?  Semplice: alla caduta dell’
amministrazione di sinistra fu grande il contributo dato dalle denuncie fatte
sulla gestione della Silene. Mi ricordo che Alleanza Nazionale fu in prima
linea a tenere informata la popolazione su quanto avveniva in quella società.
Questo fu fatto in modo sistematico e, alle elezioni, infatti, diede i suoi
frutti. Quindi, era ovvio pensare  che le cose cambiassero visto che i nuovi
amministratori si trovavano con una connotazione politica totalmente opposta
con chi li precedeva. Nulla, negli ultimi quattro anni le cose non solo  non
sono migliorate ma, per certi aspetti si potrebbe dire che sono peggiorate.
Dove si nota il peggioramento?
Ogni tanto si sente parlare a gran voce di utili prodotti dalla Silene, il
paese non se ne accorge, perché di benefici evidenti non se ne vedono: allora
sorge qualche dubbio e si pensa di andare ad esaminare il bilancio (che è cosa
pubblica), se si ha fortuna ci si imbatte su quello di due anni prima.
Tempo fa raccontavano che un Consigliere di minoranza ebbe la dabbenaggine di
chiedere che gli venisse fornito il bilancio della Silene e lo chiese
direttamente al Sindaco, che è titolare dell’intero capitale sociale. La
risposta? Non lo danno neppure a me!.
Forse questa è una barzelletta che veniva raccontata al bar tanto per fare
una risata. E’ mai possibile che l’unico quotista della società che deve
approvarlo il bilancio non possa disporne di una copia? Un fatto è certo, quel
consigliere il bilancio non l’ha mai avuto.
Ora ci sentiamo dire che Silene produce utili: non stentiamo a crederlo,
qualche dubbio ci viene se quegli utili siano più o meno sotto esposti.
Spieghiamo: siamo certi che Silene (pigliatutto) sfrutti al massimo la
potenzialità che gli è stata affidata? Da dove vengono gli introiti? Dalle
attività: allora, quanto produce il porto turistico? Quanto gli proviene dagli
affitti della stazione marittima? Quanto incassa dai parcheggi? Quale è l’
introito proveniente dai passeggeri in transito per la Corsica? Quanto riceve
per la cura del verde pubblico? La cittadinanza spesso si pone queste domande,
anch’io ogni tanto me le pongo e non chiediamo cose complicate, noi saremmo 
felici se riuscissimo ad  essere messi a conoscenza del c.d.s., che sta per
‘conto della serva’. Cose semplici ma forse impossibili.
Camminando per il porto ogni tanto mi cade lo sguardo su quella costruzione
che fu quasi un simbolo degli anni migliori di Santa Teresa, il Marina
Aquarius. La precedente amministrazione, partecipando ad un asta la fece
propria. L’operazione, secondo il parere di molti, era discutibile anche
perché, forse se fossero stati più illuminati avrebbero rivolto lo sguardo ben
oltre per cose di cui il paese avrebbe potuto trarne maggiori vantaggi, ma
andiamo sulle cose fatte. Dicevo, il Marina Aquarius, locale di tutto rispetto,
venne acquistato, restaurato ad un costo che, si diceva allora, abbastanza
esoso, affittato a trattativa privata per riportarlo al suo vecchio splendore,
ma forse  l’imprenditore che lo prese non era quello giusto e la cosa finì
miseramente.
Con il cambio di amministrazione, anziché darsi da fare per trovare l’
imprenditore, almeno questa volta quello giusto, è stato ritenuto più opportuno
lasciarlo chiuso, anzi, i magazzini sembra siano stati affittati per non si sa
cosa fare, così la struttura in legno sta di nuovo andando in malora, tutto
questo benché, si dice, che vi sono dei seri imprenditori locali che ne hanno
fatto richiesta ed ai quali non è mai stata data risposta, tanto è che,
sembrerebbe, sia stata iniziata una azione per conoscere il motivo di tale
silenzio.
La cosa diventa anche più grave se si pensa di voler allungare la stagione
turistica.  Santa Teresa
è carente di servizi di svago, il Marina Aquarius è stato un locale che oltre
alla ristorazione faceva anche musica e, per chi lo ricorda era ben
frequentato, riportarlo a quei tempi avrebbe come significato quello di fornire
un servizio, oltre, ovviamente, trarne l’utile dell’affitto. Ma, tutto questo a
chi lo diciamo?
Altro problema per la Silene, sempre in fatto di tcuriosità. Si fa un gran
parlare di stipendi d’oro per la dirigenza. Chissà se è vero. Il Presidente da
parte sua fa sapere di aver rinunciato ai suoi emolumenti (?), nulla è dato
sapere sul Direttore e il suo vice. Sarà per un fatto di privacy? Bò. Da parte
mia si tratta solo di curiosità e non mi permetterei mai di verificarne la
congruità. In fondo si tratta di quattrini pubblici, perché non far conoscere
come vengono spesi? Il Ministro Brunetta ha pubblicato quelli di tutta la
dirigenza dell’amministrazione pubblica, quindi dov’è sarebbe il problema?
Forse per dare risposta a tutti questi quesiti ci vorrà ancora un po di tempo
visto che fra pochi mesi ci saranno nuove elezioni e, a quanto si vocifera in
giro si sarà un nuovo cambio della guardia e, si spera che i nuovi siano meglio
dei vecchi, se no dobbiamo sempre contare sulla Guardia di Finanza che è un po
lenta ma alla fine arriva, chissà se così come per i pontili  non venga aperta
un’indagine anche su queste piccole cose?
Ciao, caro Blog, grazie per la tua pazienza e per l’ospitalità.     L.G. e
amici

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