LA PROTESTA DI MATTEO SANNA

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Da La Nuova Sardegna del 29 settembre 2010
Presa di posizione di Matteo Sanna (Pdl) sulla crisi alla Regione
«Se in Giunta non c’è la Gallura non voterò più nessuna legge»

CAGLIARI. Nel Consiglio che affronta la sessione sulle riforme e poi ci sarà il bilancio si intrecciano le questioni della nuova Giunta. Ieri ha preso posizione Matteo Sanna, (Pdl, presidente della commissione Lavori pubblici). E senza una svolta nell’azione di governo, con provvedimenti concreti per la Gallura, Matteo Sanna minaccia di non votare più nessuna legge in Consiglio e si dice pronto a bocciare la finanziaria. «La situazione è diventata insostenibile», denuncia l’esponente della maggioranza, portavoce del dissenso del Nord Sardegna, «sembra quasi che ci siano due Sardegna, una di serie A e una di serie B. La Sardegna non inizia ad Oristano, ma va da Cagliari a Santa Teresa di Gallura. In questa Finanziaria chiediamo risposte importanti per il settore sughericolo, lapideo, zootecnia e soprattutto viabilità adeguata alle necessità del territorio. Se la Giunta non darà una svolta su questi temi», conclude Sanna, «non sono più disposto a votare i provvedimenti in Consiglio e sono pronto anche a votare contro la Finanziaria». Secondo Sanna «la Gallura è una delle zone più trascurate» dalla Giunta. A questo territorio «non è sufficiente il premio televisivo Rodolfo Valentino, e si aspetta che il Ppr venga cancellato».

Il commento

L’uscita di Matteo Sanna su La Nuova di oggi: “ Se in Giunta (regionale) non c’è Gallura non voterò nessuna legge”, più che un ultimatum sembra molto voglia di “poltrona”.
Chi mi consce sa bene che sono sempre stato un amico ed un estimatore di questo ragazzo al quale voglio bene, ma, proprio per questo devo dire con estrema franchezza che ho sempre mal sopportato quei ragazzini che per ottenere qualcosa battono i piedi per terra e strillano “lo voglio, lo voglio, lo voglio”.
Le dichiarazioni del nostro consigliere regionale, impostate come un ultimatum altro non sono che la dimostrazione di un isolamento stringente dal quale da la sensazione si sia fatto attanagliare.

Intendiamoci, in linea di principio Matteo ha pienamente ragione, la cosa in cui non credo è questo autoproporsi, perché di questo si tratta, conducendo una battaglia che sarebbe dovuta essere del Partito tutto, monolite, nel difendere i diritti di tutti in Gallura, provincia dimenticata ormai da anni, prima da Soru, ora anche dai nostri amici.
La determinazione di Matteo, così come è stata formulata, fa tanto “sciopero della fame” di pannelliana memoria, e certo non fa bene  ai galluresi, li mette di fronte ad uno stile che non è loro; noi galluresi siamo gente fiera ed abbiamo sempre fatto valere i nostri diritti con metodi molto più concreti che non proteste che riescono solo a dimostrare debolezza, si, perché un’azione isolata  non può mai rappresentare una dimostrazione di forza anche perché si presta, come ho già scritto,  a sopetto.

Se azioni vi devono essere, ai signori di Cagliari si deve far sentire il peso di tutta la provincia, della maggioranza e, se possibile, anche dell’opposizione.
Una situazione anomala come quella denunciata da Matteo Sanna dovrebbe essere sostenuta dal più ampio consenso, coinvolgendo dai partiti tutti, dall’ente Provincia, dagli amministratori comunali nonché la cittadinanza tutta. Un’azione isolata oltre ad apparite “una tantum” su dodici righe di un quotidiano locale ed avere il piacere della cronaca per un giorno, per il resto non lascia traccia e noi, purtroppo, continueremo a non essere rappresentati.
Giustus

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