Poveri pensionati sempre più tartassati !

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Non mi torna semplice scrivere di pensioni in quanto parte in causa, d’altra parte credo siano in molti coloro che vivano lo stato di disagio messo in essere dagli ultimi governi, nessuno dei quali regolarmente eletto e voluto dai cittadini (Monti, Letta, Renzi docet). Mi è anche difficile tacere quando, si può ben dire, che le pensioni hanno sostituito i carburanti in quel calderone dove il governo del momento, ora quello Renzi, può impunemente appozzare le mani tutte le volte che vi è da ripianare malversazioni, ruberie ed incapacità ad amministrare.

Andiamo ai fatti: non solo il governo non ha restituito ai pensionati il maltolto , come ha stabilito la Corte Costituzionale per il passato blocco delle indicizzazioni, ma addirittura   insiste a tagliare il “caro-vita” alle pensioni da 1500 euro mensili in su, per dare qualche spicciolo in più a quelle bassissime. Così, come dicevo, si colpiscono sempre i soliti e non c’è da meravigliarsi per la fuga dei nostri pensionati in Paesi dell’Ue   dove la pensione non è tassata  al punto che ora il governo pensa di studiare un qualche provvedimento che fermi o almeno rallenti questo fenomeno in continua espansione . Sì perché con mille euro al mese in Bulgaria o Portogallo potete vivere benissimo , mentre chi sta in Italia su quei mille deve pagare le tasse ed è facile prevedere che con quel che gli rimane non riesce a a superar , bene che vada, la terza settimana del mese.

Meno male che abbiamo i sindacati, per loro i pensionati sono solo un numero da spostare quando vi è bisogno della massa. Comunque ora, speriamo sia per il bene comune, Cgil, Cisl ed Uil sono sul piede di guerra  per la nuova sberla data dal governo agli statali. Niente nuovo contratto, atteso da sei anni, ma solo pochi euro. Così a novembre sciopero  generale del pubblico impiego e manifestazione a Roma   e nello stesso mese, sempre nella Capitale, proteste dei metalmeccanici, anche degli studenti e, sicuramente, di altre categorie, magari, ancora una volta, delle forze dell’Ordine sempre più  non sostenute e con mezzi notevolmente inferiori al necessario.

Nel contempo, però, la fiducia dei consumatori aumenta ed il premier Renzi parla di ripresa , quella ripresa che un importante imprenditore come Diego Della Valle non vede e critica il governo. Aggiungete il sindacato dei magistrati  che si sente delegittimato dalla politica, la sinistra dem che, di nuovo, non convide molte decisioni del governo  e crea, così, problemi anche in Parlamento al segretario-premier. Che , secondo sussurri e grida, ha aumentato gli avversari tra i poteri forti e che ha varato una legge di stabilità che pare suggerita, in gran parte, dai berlusconiani, i quali, invece, la contestano.

Sì, è proprio una grande confusione ed il leader di Scelta Civica Zanetti, che è anche vice-ministro dell’Economia, vuole la verifica della maggioranza  perché lui voleva le dimissioni  della  direttrice dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, difesa, invece, a spada tratta dal ministro dell’Economia Padoan. Pensate un po’ all’assurdo di un partitino (Scelta Civica è valutata allo 0,5%) che si permette di fare un mezzo ricatto politico (per i numeri del Senato) al premier segretario del più grande partito italiano solo per una questione di lana caprina, come si usa dire, probabilmente, per cercare un po’ di visibilità mediatica . mentre si rischia di mandare in fumo per sterili polemiche gli accenni di ripresa che non saranno corposi come sostengono i renziani, ma che sono visibili.

C’è da meravigliarsi se, poi, tanti italiani disertano le urne ?