INCIDENTE SUL MOLO DI S. TERESA GALLURA – ANCORA II “BASTIA” . GIANNI USAI DICHIARA…

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Il giovedì, a Santa Teresa è giorno di mercato e, come avviene ormai abitualmente da anni, da Bonifacio sono in tanti ad attraversare il breve tratto di mare che separa la Corsica dalla Sardegna. Ieri, come tanti altri giovedi, in molti hanno deciso di fare visita al mercatino. Purtroppo l’arrivo al porto sardo è stato cruento.

Sette feriti sono il bilancio di un incidente avvenuto ieri sul porto di Santa Teresa Gallura. Alle ore 09.30, il traghetto della Moby di apprestava ad ormeggiare nel porto teresino quando, per una errata manovra, almeno così sostiene la Compagnia, andava ad urtare con violenza sul molo, provocando lo sconquasso tra i passeggeri che si apprestavano allo sbarco. Di questi ultimi, sette hanno riportato traumi tali da consigliarne il ricovero in ospedale. Una signora francese avrebbe riportato la frattura del femore, per gli altri ricoverati, tutti di nazionalità francese, traumi più lievi. Tutti avrebbero lasciato l’ospedale nel pomeriggio per fare ritorno in Corsica.

Da Santa Teresa, Gianni Usai, ex presidente del Circolo AN “Franco Boccognani” con una sua dichiarazione, sostiene che l’incidente occorso al traghetto Bastia sia solo l’ennesimo di una serie e che si tratta di un incedente annunciato. Di seguito riportiamo il testo del comunicato nel quale, tra l’altro, richiama le autorità politiche, colpevoli, secondo lui, di non essere mai intervenute per evitare che certi incidenti potessero ripetersi. 

 

“In seguito all’ultimo incidente accaduto alla motonave Bastia della società di navigazione Moby Line, in servizio trasporto passeggeri tra Santa Teresa Gallura e Bonifacio in Corsica, Gianni Usai, Ex Presidente del Circolo  di Alleanza Nazionale “Franco Boccognani” di S. Teresa Gallura, ha voluto precisare che “questo incidente è l’ultimo della serie. Già lo scorso anno sulla stessa linea e con la stessa nave, erano successe gravi anomalie causate, da quello che è dato sapere, dal cattivo funzionamento delle apparecchiature di bordo. Infatti: un primo incidente si era verificato sulla scogliera dell’ingresso del porto di Bonifacio recando solo danni alla prua, senza per pura fortuna causare nulla ai passeggeri; analogo incidente, dopo circa un mese,  si è verificato in manovra, all’ingresso del porto di S. Teresa, andando a cozzare sugli scogli causandosi la perdita delle eliche. Anche questa volta la dea bendata ha assistito la compagnia di navigazione. Oggi, sempre in fase di manovra, la stessa nave, andava violentemente contro la banchina e nell’urto, questa volta ha provocato danno ai passeggeri di cui, sette sono stati condotti all’ospedale.

E’ chiaro che quanto accaduto può definirsi “annunciato”. Una nave vecchia di non si sa bene quanti anni non poteva che arrivare alle conclusioni cui è arrivata. Ciò che meraviglia è come mai ancora sia mantenuta in servizio, in una tratta che merita certamente ben altro visto che va a toccare due porti la cui maggiore e unica attività è quella turistica. Nel caso specifico, anche per la stagionalità che quella Compagnia compie, dà tanto la sensazione del “mordi e fuggi”. Cioè, mi spiego meglio: i passeggeri in transito da e per la Sardegna, sono utenti da fruttare attraverso il pagamento del passaggio, non certo di favore, dopodichè, quel che succede, succede.

Che la compagnia di navigazione usi tale metodo può anche trovare motivazioni, dal suo punto di vista, valide. Quello che invece risulta strano è che le autorità politiche locali, non si siano mai accorte di tutto ciò e che non siano intervenute presso gli organi preposti e presso la stessa compagnia per avere un servizio non solo più adeguato ma anche e principalmente più sicuro a garanzia dei passeggeri e dell’immagine della cittadina che rappresentano.

L’augurio che faccio a me stesso ed anche ai cittadini di S. Teresa, è che non si voglia attendere incedenti ben più gravi per porre rimedio. La vita delle persone ha certamente un valore inestimabile., cerchiamo, anzi, auspico che chi ha la facoltà ed il dovere di intervenire lo faccia  porre senza indugio”.

 

Gianni Usai”

 

I RIFORMATORI DI SANTA TERESA NON DEMORDONO

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IL TEMPISMO DELLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE  E’  VERAMENTE STRABILIANTE

Evidentemente convinta che lo scandaloso  stato di abbandono del nostro paese non fosse già da se sufficiente ad arrecare fastidi, disagi e cattiva immagine verso turisti e residenti, ha ben pensato di avviare in piena stagione un cantiere di lavoro proprio in località già ora altamente frequentata quale è   CAPO TESTA.
Tutto ciò è sconvolgente e ancor più denota la mancanza di tutela e rispetto verso ciò che è la nostra principale risorsa  economica, il Turismo.
Il 10   aprile  scorso è  stata   bandita  una gara di appalto relativa alla riqualificazione dell’aerea SIC, la quale prevede interventi finalizzati alla realizzazione di opere varie (percorsi pedonali, barriere dissuasive, zone pic-nic, bagni, docce, box informazioni, ecc. ecc.) ma ancora una volta (nonostante la spesa superi il Milione di Euro) alcuna area parcheggio!!!
Trascurando  il  fatto che dette opere,  senza  alcun  dubbio indispensabili, avrebbero dovuto essere  realizzate parecchi anni fa, si rileva la stranezza della tempistica attuale evidenziata soprat¬tutto dalla   clausola  contrattuale  che impone alla ditta appaltatrice l’inizio lavori entro 45 giorni  dalla firma dello stesso e quindi in piena stagione.
Il tempo utile di ultimazione lavori è fissato in giorni novanta,  cioè l’intera  estate con un cantiere aperto, con tutti gli inevitabili disagi che ciò comporta primo fra tutti sin da ora, la mancanza di parcheggi, piuttosto carente ancora prima  dell’installazione del cantiere in una delle poche aree  disponibili.
AL  SIGNOR SINDACO, AL VICE SINDACO NONCHE’ ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI  E  AL  RESPONSABILE UNICO  GEOM. GIOVANNI BROZZU si chiede di fornire spiegazioni sull’opportunità  e  l’urgenza  di iniziare questi lavori  di  riqualificazione    proprio in questo periodo;  quale è la logica? 
A  noi pare  proprio una volontà  specifica per remare  contro l’immagine  e l’economia    del nostro paese.
SEMPRE Al  SIGNORI SU CITATI si chiede di spiegare anche alcuni strani  aspetti relativi al progetto Cofinanziato dall’Unione Europea riguardante il consolidamento della Falesia  retrostante la spiaggia Rena Bianca e la sistemazione idraulica sul Rio Lucianeddi in zona artigianale.
Detto progetto prevedeva l’inizio lavori nel settembre 2008 per entrambe le finalità e probabilmente “Fine lavori mai”…
Si  è constatato infatti che i lavori per la sistemazione idraulica sul Rio Lucianeddi sono effettivamente iniziati più o meno nella data prevista ma, interrotti dopo circa due mesi costringendo tuttora gli    artigiani e tutti i  frequentatori  della zona a  subire  la chiusura  di una  via  di comunicazione interna, SINO A QUANDO?
I  lavori per il consolidamento sulla falesia della Rena Bianca viceversa hanno avuto inizio nel maggio  scorso, con un deposito in bella vista di  materiali  vari (granito, attrezzature, cartellonistica) nonché immondizia di  ogni genere in  una delle più  belle aere del nostro  territorio già  mortificata e trascurata.
PERCHE’ SI E’ FATTO IN  MODO  CHE LE DUE AREE  PIÙ RAPPRESENTATIVE, RENA BIANCA E CAPO TESTA SIANO IMPRESENTABILI IN UN PERIODO IN CUI AL CONTRARIO LA LORO BELLEZZA DOVEVA ESSERE ESALTATA?
Sollecitiamo per  tutti i quesiti risposte valide ed esaustive, dovute a tutta la cittadinanza e in modo particolare ai  turisti, i quali nonostante  tutti i problemi della nostra località, ancora continuano ad onorarci con la loro presenza (anche se in realtà sempre meno numerosi) proprio in virtù delle esclusive bellezze naturali del nostro territorio non certo per i servizi offerti…

Riformatori Sardi
Santa Teresa Gallura
Coordinatore Cittadino
Gian Mario Grindi

RIFORMATORI – SINDACO BARDANZELLU. Grindi avanti tutta

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Nulla da aggiungere meglio lasciar parlare gli interessati. I commenti a voi.

Egr. Signor Sindaco

e.p.c.
Giunta Comunale

e.p.c.
Consiglio Comunale
Santa Teresa Gallura

e.p.c.
Al Coordinatore Provinciale
Riformatori Sardi della Gallura
Assessore Regionale al Turismo
Onorevole Bastianino Sannittu

e.p.c.
Al Coordinatore Regionale
Riformatori Sardi
Onorevole Michele Cossa

Ho avuto la Sua lettera e, preso atto del contenuto non posso fare a meno di rilevare che le argomentazioni contenute, tutt’altro che con¬vincenti, rispecchiano unicamente il tentativo di convincere i cittadini di Santa Teresa sull’efficacia della Sua amministrazione.
La realtà è ben diversa e per Sua “sfortuna” sotto gli occhi e orecchie di tutti perciò non mistificabile o falsificabile.
Tengo a precisare che alcun rilievo è stato da me mosso in merito al PUC, conosco bene i motivi che ne hanno determinato il ritardo nell’approvazione, non è questo il merito della questione e sia chiaro, non disdegno l’edilizia in se considerata ma indubbiamente prediligo realizzazioni di grande pregio e qualità, quali ad esempio strutture ricettive diversificate, campi da golf, resort, ville con piscina e giardino, queste si in grado di attirare turismo di qualità che garantirebbero un determinato indotto e stabilità lavorativa. Non amo certo l’edilizia che pone come unico obbiettivo la realizzazione di monolocali, bilocali e trilocali in prevalenza come è avvenuto sinora, di scadente qualità, privi in molti casi anche dell’abitabilità (che qualcuno poi affitta o vende…) che ben poco portano all’economia del paese considerato che, proprietari, imprese, materiali e arredi, nella maggior parte dei casi arrivano da fuori “regalando” quindi ad altri la possibilità di ottenere grandi introiti mentre a noi resta un territorio sfregiato da orrendi complessi condominiali che niente hanno a che fare con un armonioso sviluppo turistico.
Questi ultimi quattro anni così come i precedenti li ho vissuti proprio qui, con i piedi ben piantati per terra, cercando,con il massimo impegno di mandare avanti le mie attività nonostante gli ostacoli e nonostante tutto, impegnando risorse economiche non certo attinte dalle casse comunali e nell’intento di realizzare attività che diano lavoro anche ad altre persone ed è proprio evidente, che Lei non ha mai dovuto far quadrare bilanci legati ad aziende proprie altrimenti avrebbe capito le difficoltà con le quali ormai a Santa Teresa tutti i titolari di aziende grandi o piccole sono costretti a destreggiarsi per non af¬fondare e forse avrebbe cercato di risolvere anziché ostacolare.
Non ho certo mai asserito che il Turismo sia una mia “Invenzione” così come Lei lo ha definito, ma senza alcun dubbio ho più titoli di Lei per conoscerne il contesto e per discuterne le varie problematiche che ne opprimo¬no lo sviluppo; i fatti e le mie attività lo dimostrano ampiamente.
Quando vuole posso mostrarle corrispondenze con Tour Operator che non desiderano più che i loro gruppi soggiornino da noi, quando vuole posso elencarle le cause che hanno portato alla quasi totale esclusione di Santa Teresa da determinati circuiti, quando vuole posso portare a Sua conoscenza tutto ciò che turisticamente è stato mortificato nel territorio.
In quanto alle responsabilità attribuite (anche alla Sua amministrazione) è vero e incontrovertibile, aldilà della globale crisi economica, vi sono chiare responsabilità e ribadisco, conseguenziali al tipo di scelte fatte in relazione al nostro incomparabile territorio divorato da egoismi e interessi individuali in totale spregio del benessere dell’intera collettività.
Dica quali sono le categorie di imprenditori sostenute e quali proble¬matiche ha risolto nell’interesse della collettività; spieghi in che modo ha dato lavoro a centinaia di persone in un periodo caratterizzato dalla forte crisi globale che per alcuni versi assume a pretesto e per altri invece è riuscito a fare miracoli!!
Lei definisce i miei sogni utopistici come dire quindi che la civile con¬vivenza, non subire imposizioni, sopraffazioni o scelte senza alcun con¬fronto democratico, che i cittadini non siano più mortificati nelle loro aspettative, che il paese cresca in tutte le direzioni ma, soprattutto che chi amministra lo faccia con capacità, intelligènza e imparzialità è una utopia e perciò un sogno irrealizzabile, forse è vero ma, che tristezza dover vivere senza sogni!!!
In quanto al tornaconto personale dica chiaramente quale sarebbe, ma attenzione non faccia confusione con quello di qualcun’altro; io non ho alcuna necessità di collocarmi e tanto meno ho problemi personali o familiari da risolvere.
Dice di non mettere in discussione la mia titolarità a rappresentare il partito dei Riformatori Sardi ma lo ha fatto e nel modo più sbagliato (senza peraltro dire quale è oggi il partito che Lei rappresenta) utiliz¬zando un contorto percorso per far pervenire al sottoscritto i più svariati insulti, ripetuti anche in quest’ultima missiva e che anche stavolta si commentano da sé.
Non si illuda, la richiesta di dimissioni non è personale e strumentale ma, espressione di volontà maturata in questi quattro anni in tutti i Ri¬formatori Sardi (e non solo) presenti nel territorio; Lei però ha colto al volo l’opportunità dì rivolgersi al sottoscritto perché sa che l’ho protocollata e non dica che in tutto ciò non c’è ostilità personale poiché se così non fosse, la Sua risposta visto che la politica sa farla meglio, avrebbe dovuto essere indirizzata al popolo dei Riformatori non a me personalmente.
Ciò comunque poco importa, non mi spaventa, se questo era l’intento, confrontarmi e in quanto al termine “Immacolato” da Lei utilizzato non si sa bene a quale proposito, potrebbe verificarsi che qualcun’altro debba dimostrare di esserlo e, non vorrei proprio che tutto ciò che Lei ha messo in movimento porti proprio a questo.
In merito al sonno ipnotico Le ricordo che proprio Lei ne è stato vittima per oltre 20 anni; è Lei che in questo lungo tempo è stato assente dalla vita politica, assente dai problemi della gente e dalle problematiche del paese e, improvvisamente quattro anni fa si è presentato come il risolutore di tutto, è Lei che ha imbastito tutte quelle promesse ed è sempre Lei che le ha completamente disattese e anche ora evita di entrare nel merito delle contestazioni rivolte e, lasci perdere il consenso ottenuto dal centrodestra nell’ambito Regionale, ognuno conosce i problemi in casa propria e alla fine premia o punisce; Le rinnovo l’invito a fare un sondaggio sul Suo personale gradimento, vedrà che il risultato la sorprenderà!!
Nel ricambiarle, ancora più rafforzata la mia disistima per il Suo modo di amministrare (in tanti avevamo creduto nel suo slogan “Insieme per Cambiare” e in tanti siamo stati fortemente delusi) allego per Sua conoscenza e di rimando a tutti i componenti la maggioranza firmataria per inerzia delle Sue personali elucubrazioni, alcune, tra le tante foto significative (nello specifico scattate intorno al 20 maggio 2009 nel parcheggio pubblico in prossimità della Spiaggia Rena Bianca) e anche se, per Lei l’interlocuzione è terminata, visto che sono stato volutamente provocato nell’intento evidente di giustificare e avvalorare con gli altri determinate sue azioni e fino a che non deciderà di metter fine alle sue rivalse personali immotivate e gratuite, poiché non sono disposto a porgere l’altra guancia, continuerò periodicamente ad inviarle documentazioni fotografiche attestanti tuttora la realtà sconfortante dell’intero territorio.

Riformatori Sardi
Santa Teresa Gallura
Coordinatore Cittadino
Gian Mario Grindi

Santa Teresa Gallura, li 05.06.2009

g.grindi@alice.it
Gian Mario Grindi
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RIFORMATORI – BARDANZELLU. LA STORIA CONTINUA

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Come rinunciare  a dare spazio ad una “querelle” cittadina ad un anno dalle elezioni amministrative? Il Sindaco Bardanzellu non lascia passare nulla scivolnado sul piano inclinato della polemica. Noi una nostra idea l’avremmo pure ma preferiamo che ad esprimersi siano i cittadini che vivono la realtà paesana, tutti i giorni, sulla loro pelle.

giustus

COMUNE DI SANTA TERESA GALLURA
Provincia di Olbia Tempio
Piazza Villamarina – 07028
Tel 0789 740901 fax 0789 7547941740968
sindaco@comunestgi.it
Ufficio del Sindaco(348.6116750)

S.Teresa Gallura 29/05/09

Al Sig. Gian Mario Grindi
Coordinamento Riformatori Sardi
Via Tibula- S.TERESA GALLURA
e.p.c.
Segreteria Regionale Riformatori Sardi
Via Firenze,20-CAGLIARI

Egr. Sig. Grindi,
forse per effetto di qualche buon consiglio, nella seconda lettera è passato dall’assalto “lancia in resta” a forme di espressione che vorrebbero presentarsi in modo più “sottile” ; sempre,però, coh~Ì’Tntehto di attribuire ad altri alcune caratterizzazioni che, invece, Le appartengono totalmente. Entrando nello specifico delle sue “significative (?) motivazioni” osservo:
1/2) Con tutta probabilità, negli ultimi quattro anni Lei ha vissuto altrove oppure non si è accorto di quanto è avvenuto sotto l’aspetto politico amministrativo a livello regionale, con conseguenze che si sono riverberate anche in sede locale. L’esempio più eclatante e significativo (questo lo e sul serio e non costituisce alcun pretesto! ) è rappresentato dal mancato adeguamento dei Piani Urbanistici Comunali al contestatissimo Piano Paesaggistico Regionale. Non è un caso che in tutta la Sardegna soltanto due piccoli comuni (Elini e Girasole) siano riusciti a chiudere il PUC mentre tutti gli altri sono stati costretti a segnare il passo. Ora qualcosa comincia a muoversi ma i tempi tecnici costringeranno ad ulteriori attese prima di poter sbloccare la situazione. Pur con una pianificazione ingessata , Santa Teresa , che si distingue per la laboriosità della sua gente ( con la sola eccezione di qualcuno che ringhia e insulta) è riuscita ad assicurare lavoro è occupazione no soltanto a lavoratori locali ma anche a svariate centinaia di persone provenienti dalle zone interne della Sardegna e persino dai paesi esteri che oggi fanno parte dell’Unione Europea. L’amministrazione che presiedo non privilegia il “solito settore”, come lo definisce Lei, che,forse, si ritiene un “immacolato!’, ma si preoccupa di sostenere attività imprenditoriali serie e di dare ancora delle speranze a chi attraverso attività dirette e indotte, anche nel “solito settore” si batte per evitare di ingrossare le file dei disoccupati. In un contesto siffatto, anche Turismo. del quale Lei pontifica come se si trattasse di una Sua personale ed esclusiva invenzione,ha subito dei contraccolpi non lievi.
Dice di riconoscere la crisi globale che attanaglia la comunità internazionale ma vorrebbe imputare le cause della recessione turistica locale all’attuale amministrazione comunale. In realtà, Lei vaga in un mare fatto di contraddizioni e qualunquismo. Facendo riferimento alla Sue false e malevoli affermazioni, che sono frutto dell’arroganza e della presunzione che vorrebbe scaricare su altri, posso affermare di avere avuto e dì continuare ad avere incontri con rappresentanti delle più diverse categorie di imprenditori e di illustrare le legittime lstanze a diversi livelli istituzionali per dare sostegno a benemerite categorie di lavoratori in un momento di grave difficoltà generale. Ed anche per questo la “CASA DI TUTTI” è sempre aperta a chiunque voglia rappresentare le proprie istanze, nell’interesse della collettività e non per il tornaconto personale!? (si faccia un esame di coscienza ! ). ‘
3) Sognare è più che legittimo, oltretutto non costa nulla. L’importante è non passare dai sogni all’utopia perdendo di vista la realtà, alta quale ogni amministratore della cosa pubblica deve fare doverosamente riferimento. Quanto alla capacità e all’intelligenza ognuno si tenga ciò che ha.
4) Visto che con l’idea fissa delle dimissioni ama convivere in permanenza .faccia uno sforzo ulteriore e risolva unilateralmente questo Suo problema esistenziale. Sono spiacente ma io non La posso accontentare! 5/6) Non metto in discussione la Sua titolarità a rappresentare a livello locale il partito dei Riformatori Sardi (del quale ho un profondo rispetto ) ma stigmatizzò soltanto l’uso strumentale e per fini personali che Lei ne fa. L’amministrazione da me guidata ha una precisa connotazione di centrodestra, che ha avuto un consenso diretto quattro anni fa e indiretto nelle diverse tornate elettorali che si sono succedute, ben oltre i Suoi calcoli effettuati con il pallottoliere. E’ quindi, perfettamente legittimata ad amministrare e non ha bisogno dei Suoi sondaggi. Quanto alle “argomentazioni politiche di spessore”, lascio libero campo agli “specialisti” come Lei. Non nutro alcuna personale ostilità nei Suoi confronti ma, ovviamente, non accetto di essere insultato soltanto perché Lei si è svegliato dal sonno ipnotico nel quale era piombato per un certo periodo ed ora ha deciso di ricuperare valenze politiche, vere o presunte( forse in funzione della competizione elettorale del prossimo anno?). Confermo, la disistima, naturalmente per il Suo modo di far politica. Per quanto mi riguarda la nostra interlocuzione è terminata.
Alla Segreteria regionale dei Riformatori Sardi, rappresentata da persone di specchiata serietà e capacità, auguro le migliori fortune.
migliori fortune.

Piero Bardanzellu


LETTERA APERTA ALL’ON. DARIO FRANCESCHINI

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Caro Dario (Franceschini),

            permettimi di usare la forma confidenziale in ricordo dei tempi passati quando ti eri un baldo giovane di grandi speranze nelle file del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana ed io, seppur di secondo o terzo livello, vivevo da circa venti anni, la vita del vertice del partito.

            Allora, da quelle parti, pur senza aule, i leaders, quelli veri, facevano scuola di vita politica e non solo. E’ pur vero che tu sei arrivato un pò tardi, ma qualche cosa hai avuto di poterla apprendere. Poi le cose sono cambiate sino ad oggi.

            La DC è scomparsa ormai da circa quindici anni, nella nuova struttura alla quale hai aderito, qualche leader lo hai conosciuto e frequentato: sono loro che ti hanno dato fiducia; nella Margherita c’erano De Mita, Gerardo Bianco, Franco Marini ed altri, da loro, con un briciolo di umiltà, avresti potuto apprendere tanto. Poi il Partito Democratico, anche li avresti potuto ancora “rubare” il modo di far politica: dai Napoletano, ai D’alema, Veltroni, Bersani, Fassino e tanti altri che la scuola l’hanno fatta veramente, un’accademia, quella delle Frattocchie. Da loro avresti potuto e dovuto apprendere che la lotta politica ha una sa etica che non può trascendere sino al “personale”. Tu sei molto giovane, benché, alla tua età certi bollori dovrebbero essersi calmati. Per ben comprendere il significato dell’etica politica, dovresti ricercare fra i vecchi documenti come si svolgevano le vecchie diatribe tra comunisti e democristiani.

            Ai tempi dell’inizio della Repubblica Italiana, ero un bambino anch’io, ti parlo dei tempi dell’attentato a Togliatti ed i nervi erano tesi al massimo –tuo padre potrebbe raccontarti-, ebbene, c’era un certo… Scoccimarro, un uomo della Resistenza, un vecchio mangiapreti, che urlava e sbraitava contro i DC, lo faceva sulle piazze, sull’Unità, quando questi era un giornale che per loro valeva come il Vangelo, lo faceva alla Camera; poi c’era… un certo Giancarlo Paietta,anch’egli resistente, altro urlatore: quest’ultimo ha conosciuto tempi migliori attraverso la tv ed i dibattiti sulla “Tribuna Politica”  di Granzotto, di Vecchietti, di Jader Jacobelli, attaccava gli avversari duramente riuscendo ad acquisire un indice di ascolto il cui livello non trova paragone neppure con i migliori spettacoli di intrattenimento di oggi. Ebbene, costoro, ti posso assicurare, non sono mai scesi sul personale e, credimi, non erano teneri, eppure lo scontro, spesso, anzi quasi sempre,seppur brusco, ruvido, non travalicava mai il limite della politica.

            Di questi personaggi che hanno fatto storia, purtroppo, forse perché non li hai conosciuti, tu non hai preso nulla. Nell’illusione di un pugno di voti che comunque non arriveranno, stai portando la politica ad una rozza funzione.

            Scusami se ti parlo in questo modo. Io da vecchio democristiano non pentito, non sono mai stato un grande estimatore del Premier: l’ho votato perché inserito in una coalizione. Per la tornata che ci aspetta avevo pensato di non votare, una piccola forma di protesta la mia, non mi piace il metodo di gestione del PdL. Secondo me, questo nuovo partito che voi definite di destra, è troppo “socialista”, il craxismo è troppo invadente e pertanto non rispecchia il massimo dei miei convincimenti politici, ciò nonostante, ora, dopo aver sentito il tuo martellare, spesso scomposto, contro la persona di Silvio Berlusconi, tutti i giorni, in modo costante, con tono diventato monocorde, solo ed esclusivamente sulla persona e non verso altri, e non sulla proposta politica, ebbene ho deciso di andare al voto che, inevitabilmente darò a lui.

            Se fossi un tuo collaboratore, mi batterei per non esporti nel modo come stai facendo. Con l’attacco ultimo che ha colpito i figli, hai toccato il fondo e lo hai pure raschiato. Forse, ormai, preso dalla foga, non sei più nelle condizioni di renderti conto del danno che hai provocato a te stesso ed al partito che rappresenti.

Dal mio punto di vista dovrei gioire ma, non ci riesco.

Pur non condividendo le idee della sinistra, ho provato un certo piacere vedere una persona con la quale in passato avevo condiviso un’ideale, assurgere ai vertici della nuova entità politica che rappresenti: ho provato piacere tanto quanto ho sofferto nei tempi che lo hanno preceduto, quando vedevo delle belle menti formatesi nella Democrazia Cristiana, trovare in Rutelli una sintesi per rimanere uniti. Ripeto, pur non condividendovi, ero orgoglioso di te che riscattavi tutto il popolo democristiano. Mi ero costruito una mia convinzione, quella che tu saresti potuto essere colui che sarebbe stato capace di portare a termine il sogno di Aldo Moro: redimere il vecchio PCI ed i suoi adepti. Oddio, che errore la mia era solo un’illusione: purtroppo, con la tua azione lo stai facendo ricrescere dalle sue ceneri,lo stai facendo rivivere e pure in modo barbaro, così come barbari sono i tuoi attacchi a Berlusconi.

Se fossi un tuo consigliere, a poco più di una settimana dall’apertura delle urne elettorali, mi sentirei di chiederti, per il tuo bene, di abbandonare la scena. La scusa? Inventa un malore, vai in una clinica fuori del nostro Paese, lascia ad altri la gestione dell’amarezza e parte della responsabilità della sconfitta, stai fuori un po di tempo, non tanto, poi rientra in punta di piedi e cerca di riciclarti. Sei giovane, sei intelligente quindi, con molta buona volontà, facendo una attenta valutazione degli errori commessi in questi ultimi mesi, puoi riuscire  a reinserirti e dare qualcosa di buono a questo nostro Paese così bello e così stanco.

Beppe (Tusacciu)