CONTE SI SCHIERA CON IL M5S E RIPETE IL NO DEL GOVERNO AL MES CHE FA PARTE DELL’ACCORDO REGISTRATO ALL’EUROGRUPPO ( giudicato ottimo da Gentiloni e Gualtieri Più tardi conferenza stampa dl premier)

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Un caro amico mi faceva notare che in troppi parlano di MES senza neppure sapere di cosa si tratta. Credo che non possa esserci risposta più lapidaria di quella che mi è venuta spontanea: “Cosa sia MES te lo dico in pochissime parole: ricordi cosa è successo alla Grecia qualche anno fà, ebbene, è quanto, la Germania di Merkel e qualche altro staterello imbroglione (vedi Olanda e qualche altro) vorrebbero farne dell’Italia. Questo è il MES”. Il resto, chiacchiere. Sono sempre stato convinto che un’Europa unita, quella che voleva Spinelli, quella realizzata da DeGasperi e dagli altri membri fondatori, sarebbe stata il toccasana per essere competitivi ed avere voce in capitolo nei vari contesti internazionali. Certo nessuno allora poteva prevedere che un giorno in Germania arrivasse con l’unificazione, costata tanto cara a quell’Europa, una certa signora Merkel tanto egoista da consentire ad un paesucolo come sono i Paesi Bassi, intanto, di divenire un ‘paradiso fiscale’ e poi di voler condizionare, nei momenti di disgrazia i due Paesi fondatori di quell’Europa che hanno profuso tutti i loro sforzi per unificare e rendere grande quella Germania che ora vorrebbe, se gli si consentisse, di divenire proprietaria del Colosseo e, perchè no, anche di Versailles, magari come ha fatto con il Partenone.
Il M5S si scatena contro l’inserimento del Mes, pur senza vincoli, nell’accordo trovato all’Eurogruppo, giudicato positivamente dal commissario italiano Gentiloni (PD) e ritenuto un ottimo primo tempo dal ministro dell’Economia Gualtieri(PD) che quell’accordo ha accettato. Il capo politico del Movimento, Vito Crimi dice, a brutto muso: ” chiariamo bene una cosa : il Mes non è stato attivato. Chi lo dice fa male al Paese. E’ stata fatta solo una proposta. Noi non accettiamo il Mes”. E sul blog grillino la base è ferocemente all’attacco al punto che si è dato spazio ad un attivista che dice apertamente: meglio far cadere questo governo. Ovviamente il riferimento indiretto, ma addirittura di far del male all’Italia e Gentiloni e Gualtieri, due superbig dem, ha eccitato ancor più la base, oltretutto accomunando, di nuovo, gli stelluti a Salvini che ha parlato di “Caporetto italiana”, mentre la Meloni accusa addirittura il governo di “alto tradimento”.
Il premier Conte, che sull’argomento Mes ha cambiato spesso opinione dal sì iniziale al Fondo Salva Stati ( 25 miliardi spendibili per l’Italia nel settore della Sanità secondo l’intesa all’Eurogruppo senza i vincoli prima previsti), è intervenuto via web per sostenere il no grillino e l’ha fatto a nome di tutto il governo, annunciando una conferenza stampa a breve. Leggere alcune sue frasi: “Io ho una sola parola: la mia posizione e quella del governo non è cambiata e non cambierà.” Ossia vuole gli eurobond, non il Mes, pur liberato dai precedenti vincoli.
Il ministro Gualtieri, imputato numero 1 dei grillini, ha cercato di gettare acqua sul fuoco, sostenendo che l’accordo raggiunto nell’Eurogruppo “è un’ottimo primo tempo. Ora la battaglia si sposta nel Consiglio Europeo per gli eurobond” che l’Olanda e la Germania non vogliono e che ora anche Macron, abbandonando Conte e sostenendo l’intesa di ieri, non sostiene più. Tra i quattro cardini anti-crisi, infatti, oltre ai prestiti Mes per le spese sanitarie, ci sono i crediti della Banca Europea i degli Investimenti(BEI) per le aziende, un fondo per la disoccupazione (SURE) e un fondo per la ricostruzione legato al bilancio pluriennale europeo: di fatto la proposta francese di “creare un fondo finanziato da obbligazioni congiunte per finanziare il rilancio dell’economia” come ha specificato “Il Sole 24 Ore” , -ossia anche con “strumenti innovativi” può essere questo uno spazio per rilanciare gli eurobond ?
Non pare semplice se non accettiamo anche il Mes che, secondo Crimi, avrà per forza i vincoli perchè li prevede il Trattato, dimenticando, però, che, ad esempio, stiamo facendo debiti molto al di là delle norme esistenti che sono state momentanea sospese.
Da qui al 23, giorno nel quale si svolgerà il Consiglio Europeo, lo scontro politico italiano sarà, quindi, sempre più aspro. Già tra Di Maio e Gualtieri si è arrivati alle urla per la gestione dei fondi per l’emergenza e la mediazione di Conte, soprattutto i 5o miliardi di euro dati per Di Maio per sostenere il nostro export aveva momentaneamente calmato le acque. Ora, però, s’è aperto un fronte che rievoca il Conte giallo-verde e dai grillini, ma anche da una parte del Pd, Gualtieri viene considerato un accentratore che si consulta pochissimo con gli altri e va spesso per la sua strada forte della sua esperienza di europarlamentare e dei suoi buoni rapporti con i vertici di Bruxelles.
Se a questo si aggiunge la crescente insofferenza dei settori produttivi nei confronti del premier e dei suoi costanti “no” alla riapertura delle aziende e per i movimenti di manodopera in agricoltura necessarie alla raccolta dei prodotti che rischiano di marcire, beh, la situazione rischia di precipitare aggravata dagli altri 15 giorni di clausura che il Comitato tecnico-scientifico ha sollecitato, mentre l’insofferenza a rimanere chiusi a casa aumenta, aggravata dal bel tempo ormai primaverile e dai gravissimi ritardi negli aiuti a chi non ha risorse nemmeno per mangiare. Pasqua e Pasquetta saranno una dura prova per gli italiani, abituati al “Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi” ed alla gite fuoriporta per Pasquetta. La ministra dell’Interno ha adottato controlli severissimi sul “tutti a casa”, ma sono già aumentate le fughe dai grandi centri verso le casa di vacanza. In una famosa cittadina ligure sul mare molti dei locali si sono lamentati con le forze dell’ordine per l’arrivo di famiglie lombarde nelle abitazioni di loro proprietà su quel litorale con il rischio di portare contagi. La risposta è stata desolante: controlliamo le autostrade, devono aver preso strade di campagna.
L’ordine da Roma è ora, di fare controlli quasi casa per casa e comminare le multe previste e , magari, anche lo stato di salute degli occupanti. Non sarà facile e non sempre si potrà provare che il trasferimento sia avvenuto dopo il “tutti a casa”, né è possibile violare la privacy,senza un mandato della magistratura. Alcuni avvocati si sono già mobilitati per proporre a chi ha subito una multa o addirittura un arresto non motivato di far causa per abuso di potere e quant’altro.
Siamo proprio nel caos ed ora dovremo sorbirci un’altra mega conferenza stampa (ma sempre con solo 4 giornalisti 4 che pongono domande?) per ripetere: o l’UE fa come diciamo noi o faremo da soli, e per spiegarci perchè dobbiamo stare altri 15 giorni in clausura, mentre il governo non è in grado di superare le vecchie abitudini burocratiche e gli aiuti tanto sbandierati ad affamati, disperati, disoccupati, famiglie ed imprese tardano assurdamente ad arrivare.
Una crisi di governo in piena emergenza non è mai augurabile, ma se servisse ad evitare il baratro verso il quale stiamo velocemente andando forse è preferibile, non vi pare?